Mastella risponde a Perifano: “basta a questa sequela di ipocrisia”
In riferimento alla nota dell’avvocato Luigi Diego Perifano, il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, ha rilasciato sempre sul caso Luminosa la seguente dichiarazione:
“Se Luminosa non avesse avuto il via libera con quel primo atto del 2002 del Comitato Direttivo dell’Asi non si sarebbe rincorso per anni una procedura divenuta man mano più complicata. Evocare la storia di Luminosa non significa compiere azione di mancanza di stile contro qualcuno che non c’è più ma rispettare la giustizia e il divenire di una realtà mistificata diventata, ad arbitrio, velenoso movente elettorale. Si è atteso anni anziché stoppare sul nascere la proposta Luminosa. E’ evidente, ormai, che nella inerzia politica era diventata un elemento di pubblica utilità definita dal Governo nazionale per fini energetici al pari di tante altre opere strategiche. Senza dimenticare che l’Asi ha perso un cospicuo contenzioso con la Luminosa per la restituzione degli oneri incassati a suo tempo. E che fosse ormai un asset strategico nazionale lo dimostra il fatto che due ministri di orientamento politico diverso, il primo di Forza Italia l’ultimo del Movimento Cinque Stelle, non hanno certo bloccato l’iter procedurale per l’avvio dei lavori della centrale ma lo hanno sospinto. Per quanto ci riguarda, invece, come abbiamo già detto più volte e ribadito ieri, faremo la nostra parte politica, istituzionale e giuridica ma diciamo basta a questa sequela di ipocrisia. Noi avremmo occupato il potere negli ultimi anni? Da una ricostruzione storiografica di questa provincia negli ultimi dodici anni, meno quelli che ci vedono protagonisti, Perifano ed i suoi amici hanno occupato tutte le poltrone possibili, dall’Asi a Sannio Europa, dall’Asea alla Samte, tutte lasciate super indebitate, con quest’ultima finita in malora nonostante le milionarie, calcolate in lire, parcelle dell’avvocato Perifano. Noi faremo tutto quanto è doveroso fare. Ed io come sindaco utilizzerò tutte le mie prerogative per bloccare, fosse anche per ragioni sanitarie, la costruzione della centrale Luminosa. Per il resto io non propizio nessuno. Se propiziare nel lessico forse segreto con cui nel segreto l’avvocato Perifano discute con i suoi amici significa bocciare io ed il Consiglio abbiamo bocciato quanto ignobilmente mi viene addebitato. Altri che Perifano conosce molto bene hanno tentato invece di propiziare qualcosa, scomodandosi dalla propria poltrona per raggiungermi nella mia abitazione in pieno primo lockdown e non certo per amicizia. Intanto ho chiesto un parere all’avvocatura del Comune sulla procedura in corso”.