Ponte: l’opposizione critica la scelta di chiudere le scuole senza preavviso per 4 fiocchi di neve
Il gruppo consiliare Ponte Futuro interviene con una dura nota lamentando l’improvvisazione e l’irrazionalità dell’amministrazione comunale pontese, che sabato 13 febbraio ha chiuso le scuole senza alcun preavviso e creando grossi disagi alle famiglie.
Per quanto ci sforziamo spesso di mordere il freno, di evitare di stigmatizzare gli obbrobri amministrativi che vediamo rincorrersi davanti ai nostri occhi, con tutta la buona creanza per la quale ci imponiamo di fare attenzione a non sparare sulla Croce Rossa, la sconfortante realtà di infortuni quotidiani vince i nostri buoni propositi.
Sabato mattina abbiamo assistito all’ennesimo episodio di irrazionalità ed incapacità cronica della giunta di Marcangelo Fusco.
Decine e decine di genitori hanno accompagnato regolarmente i propri figli alle nostre scuole non avendo avuto nessuna comunicazione preventiva di chiusura, e non vedendo di fatto la neve ma soltanto una normale pioggerellina.
Arrivati davanti ai plessi hanno trovato la sorpresa della chiusura. Pare che il sindaco abbia preso il provvedimento qualche minuto dopo le 8. Ovviamente l’orario non ha consentito una tempestiva comunicazione ai genitori. E come è naturale che sia, parecchie famiglie hanno dovuto improvvisare cambiamenti di programmi e di impegni.
Immaginiamo che la difficoltà principale sia stata dovuta alla difficoltà della maggior parte degli insegnanti non residenti a Ponte di raggiungere la scuola venendo da paesi alle prese con la nevicata.
Ora, siamo nel 2021, e anche gli anziani più arzilli hanno uno smartphone con le app meteo, che ormai hanno una precisione estrema nelle previsioni entro le 24/48 ore.
Era così difficile immaginare i disagi questa mattina? I nostri amministratori sono rimasti alla tecnologia dei Flinstones? Leggono i giornali? Sanno che a Benevento Mastella da 2 giorni ha già deliberato la chiusura fino a mercoledì?
Non chiediamo ai nostri di essere così estremi come il sindaco made in Ceppaloni, ma neanche ci pare possibile una improvvisazione così dilettantesca.
Eventi come questi sono la cartina di tornasole della inadeguatezza conclamata ed ormai cronica di un gruppo di persone che amministra navigando a vista; anzi no, alla cieca: prima sbatte e poi cambia direzione.
Ha però un pregio: la testa dura, durissima. Talmente dura da resistere ad ogni schianto, e capace di ripartire come nulla fosse accaduto.
E come nulla fosse accaduto andiamo avanti senza piani di emergenza per la pandemia, con una Protezione Civile che consuma denaro pubblico per divise e gadget senza essere mai presente ed attiva, autorizzando un Carnevale di cui proprio non si sente la necessità e soprattutto l’opportunità.
Non apriamo i capitoli più vecchi e sensibili per non prolungare questo scritto e farlo diventare interminabile.
Achille Antonaci
Domenico Scrocco
Pietro Stefanucci