Unifortunato: tesi di laurea sull’opera della Fondazione Benedetto Bonazzi di Benevento

Nell’ultima sessione di Laurea, la studentessa Marianna Tomei (nella foto), ha brillantemente conseguito presso l’Università Giustino Fortunato la Laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza con un’interessante tesi, rientrante nel progetto di Ateneo “TUA Tesi (Tesi Università Azienda)”, approfondendo come caso studio l’opera della Fondazione Benedetto Bonazzi dell’Arcidiocesi di Benevento.
La Tesi in Diritto ecclesiastico dal titolo: “Libera fruizione e valorizzazione dei beni culturali di interesse religioso. Il caso del Museo diocesano di Benevento – Fondazione Benedetto Bonazzi” è stata guidata dal Prof. Paolo Palumbo.
Il progetto “TUA Tesi” si propone di coinvolgere imprese, enti, ordini, istituzioni nella stesura di elaborati accademici di giovani laureandi che abbiano come oggetto aspetti di peculiarità e/o di eccellenza di cultura aziendale e professionale. 
L’idea di fondo è di valorizzare, da diversi punti di vista disciplinari, le valenze (gestionali-organizzative, tecnologiche, culturali, etiche etc.) delle imprese. 
In questo modo si punta ad accrescere la consapevolezza degli enti su loro caratteristiche positive, anche in un’ottica di comunicazione interna ed esterna; a favorire la visibilità e la circolazione in ambito associativo di prassi ed esempi di buona gestione; ad innescare processi di reciproca conoscenza e collaborazione università-impresa istituzioni; ad avvicinare gli studenti universitari al mondo dell’impresa.
L’indagine della Tomei ha riguardato, non solo in generale la preservazione del bene culturale di interesse religioso alla luce della normativa concordataria ed internazionale, ma anche la libera fruizione dello stesso, prendendo in esame l’assidua e qualificata attività svolta negli anni dalla Fondazione “Benedetto Bonazzi” di Benevento a tutela del rilevante patrimonio culturale centrale della Chiesa beneventana, costituito dalle testimonianze custodite dalla Cattedrale “Santa Maria Assunta”, dal Museo diocesano, dalla Biblioteca Capitolare, dalla Pubblica Biblioteca Arcivescovile “Francesco Pacca”, dalla Biblioteca “Pio XI” del Seminario Arcivescovile, dall’Archivio storico diocesano “Benedetto XIII”.
Lo studio si è concentrato sulle numerose azioni poste dalla Fondazione per la conservazione materiale e la tutela dei beni, della loro sicurezza, dell’integrità, del valore; per la facilitazione all’accesso di questi beni e per la partecipazione diffusa della loro conoscenza;
Soddisfazione per il lavoro svolto e per il risultato raggiunto è stata espressa anche dal Direttore Direttore dell’Ufficio Cultura e Beni Culturali dell’Arcidiocesi, Prof. Mario Iadanza.

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