“Altra Benevento” : Scuole Torre-Sala, “sorprese” prevedibili e Variante oscura 


Il progetto per l’abbattimento e la ricostruzione delle scuole Federico Torre e Nicola Sala finanziato dal PNRR con 17 milioni di euro è davvero un concentrato di sorprese previste e prevedibili
 che il Comune inventa per giustificare ritardi e strani pagamenti senza la necessaria Variante.  

Come annunciato dall’assessore ai Lavori Pubblici, Mario Pasquariello, dovrebbero riprendere oggi i lavori di abbattimento del piano interrato e delle fondazioni della scuola Federico Torre interrotti da due mesi perché il dirigente Antonio Iadicicco ha scoperto le “travi rovesce” che invece erano esattamente indicate nella Perizia del 2018. 

Però non è ancora pronta la famigerata Variante Tecnica che lo stesso Pasquariello annuncia come imminente da agosto 2024 per recuperare il grave ritardo. Secondo il cronoprogramma concordato tra Comune e Ministero dell’Istruzione, la ditta avrebbe dovuto cominciare i lavori il 31 marzo 2024 e tra un mese completare la costruzione della scuola elementare Sala da mettere a disposizione di alunni e professori da settembre 2025. 

Invece la nuova scuola non c’è e neppure si sa ancora dove si terranno le lezioni. Altri disagi si aggiungeranno per famiglie e docenti già costretti al superaffollamento delle classi nel convento ex Scolopi e alla puzza  del plesso Pacevecchia.

Il ritardo di oltre nove mesi sarebbe stato causato, secondo l’amministrazione Mastella a motivi “imprevisti ed imprevedibili”, cioè: le attività didattiche concluse a giugno 2024, come da calendario; il trasferimento di banchi e attrezzature, organizzato tardi; le ferie estive della ditta; la scoperta delle pluviali di amianto da tempo conosciute; le fondazioni delle travi rovesce indicate nella perizia e, addirittura, anche le guaine di catrame sulla copertura. 

Questa ultima “scoperta” è indicata nella Determina di pagamento Settore Lavori Pubblici n. 120 del 16 aprile 2025 che contiene anche alcune altre interessanti informazioni. 

Si legge, infatti, che il Direttore dei Lavori il 3 e il 17 settembre 2024 con gli “ordini di servizio n. 1 e 2” ha invitato la Ditta ad eseguire lavori non previsti, tra i quali anche la “rimozione dello strato di materiale contenente catrame in copertura, rinvenuto inaspettatamente” da inserire nella “redigenda variante”.

Possibile mai? 

Nessuno si era accorto durante i sopralluoghi per il progetto di abbattimento che sulla copertura, in bella vista, c’era una guaina impermeabilizzante di catrame?

Ancora più curioso il riferimento in quell’ordine di servizio del Direttore dei Lavori  alla“redigenda variante”, annunciata il 26 agosto 2024 ma finora non approvata. 

Il Comitato Consultivo Tecnico lo scorso 27 marzo “ha invitato formalmente il RUP a procedere al pagamento del corrispettivo” perché “le stesse lavorazioni saranno ricomprese nella variante” che tardi ad arrivare ma tutti sono convinti che si farà perché si tratta solo di una formalità.

Infatti, il dirigente Iadicicco appena assunto anche l’incarico di RUP dopo le dimissioni/sostituzione del tecnico precedentemente incaricato, ha pagato alla ditta altri 159.000 euro che si aggiungono a quelli già liquidati per un totale oltre 480.000 euro, cioè la metà del fondo previsto per l’abbattimento, neppure completato.

In questa settimana, finalmente, la Giunta Comunale approverà una nuova modifica al progetto appaltato nel 2023, cambiato a marzo 2024 e che adesso dovrà essere ancora stravolto: il Dirigente vorrebbe aggiungere all’area di intervento l’Oasi della Tenerezza della Chiesa di San Gennaro; il sindaco vuole togliere l’Auditorium ma non riesce comunque a ridurre la volumetria in eccesso ed invece l’assessore Pasquariello continua ad assicurare che “è tutt’apposto”, bisogna solo risolvere qualche problema economico con la ditta.

Aspettiamo la variante e poi verificheremo se il Ministero della Istruzione, finora molto paziente e comprensivo con il Comune di Benevento (ha concesso il finanziamento di 17 milioni per un indice sismico modificato misteriosamente e non ha ancora concluso gli accertamenti sulle violazioni urbanistiche cominciate con l’ispezione del 25 settembre), riuscirà ad autorizzare le ulteriori modifiche del progetto per sanare numerosi errori e completare i lavori di abbattimento e ricostruzione entro il 31 marzo 2026.

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”

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