Delizie spirituali rinvenienti da un raccoglimento purificante di Pasqua

Un persistente venticello persecutorio spira da 2000 anni, avversando il cammino spirituale dell’umanità.  E’ mantenuto vivo e attivo da alcuni nemici irriducibili, tra i quali  la debolezza della carne e la pressione dominante esercitata da satana che è molto abile a plagiare l’anima mediatica del mondo moderno.   Non c’è dubbio che Gesù fosse il Messia, mandato sulla terra da Dio-Padre per istruire l’umanità a respingere il male e a  contrastare il potere malefico.   A tal fine, respingeva le tentazioni a cui satana lo sottoponeva per ben 40 giorni e lo scacciava da Sè in modo definitivo. Reiteramente, poi, scacciava i demoni dalle anime dei posseduti.  Non c’è dubbio che Gesù fosse il più eccezionale parlatore di tutta la storia umana ed il più alto esempio di sapienza, nonché il Magnifico Maestro, in assoluto, che traccia un compiuto stile di vita, in linea con il compiacimento della Divina Volontà, preordinata a salvare l’uomo, ad ogni costo.   Le Sue stupende, pregevolissime Parabole rappresentano un insostituibile piano terapeutico, efficace e indispensabile per il nutrimento dello spirito di ciascun essere umano che voglia veramente dare un senso alla vita.   La loro attrazione colpisce, per la fortissima istigazione alla meditazione e alla capacità di operare impensabili conversioni, ritenute impossibili.    Ma, a ben riflettere, opino che questa fosse stata la causa principale della Sua persecuzione e condanna che sembra non finire mai ed è perpetuata capziosamente ai nostri giorni, come non mai. Nel nome di Dio, oggi,  si commettono i crimini più osceni, assurdi e vergognosi che la storia cristiana possa annoverare.      L’umanità, ora come allora e per sempre, è assoggettata a soggiacere al capestro nevrotico, cervellotico ed anche psicotico di chi è sul carro del potere e del comando che, oggi, è stato trasformato in carro armato o altro di peggiore.  I potenti del mondo sono la proiezione di una cultura atea che domina buona parte del mondo e tanti sconvolgimenti sta apportando alla pace e alla concordia dei popoli.  Evidentemente, queste onnipotenze egocentriche, spesso maniacali, ritengono Gesù come un’ingombrante zavorra, un grande intralcio alle loro scorribande scellerrate e nefande, per cui non esiterebbero più di tanto a sgomberare il loro cammino, processandoLo e condannandoLo un’altra volta.  Forse, si stanno già organizzando per la Sua 2^ venuta che sembra essere imminente: si parla dell’anticristo che – dicono – essere in arrivo nella città eterna.  Gesù ha scioccato tutti con la Sua comparsa silenziosa,  in un mondo incredibilmente rumoroso, litigioso, conflittuale, in cui le convenienze e i baratti hanno sopraffatto tutti i valori fondamentali della vita umana.   Naturalmente, come sempre succede, vige la moda dell’adeguamento popolare e l’andazzo assume un obbligo di fare. Vero è che Gesù aveva accettato di incarnarsi, in tutto e per tutto, nella natura umana, ma senza scalfire minimamente la Sua natura divina e, soprattutto, la Volontà del Padre che aveva deliberato anche il Sacrificio d’essere Crocifisso. Egli non aveva esitato a gridare la Sua disapprovazione per le bramosie e le tirannie del potere di questo mondo (il mio regno non è di questo mondo), per la commistione spirito/materia (dai a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio), per tutti i comportamenti che collidessero con la legge, l’etica, la morale, la dignità (Discorso delle Beatitudini).    Ecco, paradossalmente,  i veri capi  di accusa che l’ipocrisia e la miseria degli accusatori, sui quali hanno steso un lenzuolo di menzogne, coincidono con la consapevolezza di mandare a morire un giusto che per eccesso d’Amore e di Misericordia si sarebbe volontariamente  offerto al Sacrificio della Croce, onde saldare il nostro salatissimo debito contratto dalla superbia dei nostri progenitori.  Tuttavia, le reticenze sono ancora tante e non accennano ad affievolirsi, esplodendo qua e là in tutto il mondo. Il culto religioso cristiano, con le sue Celebrazioni Pasquali, rievoca quel processo infamante dalla duplice farsa processuale, la prima  nella casa del sommo sacerdote, la seconda  nel Pretorio di Pilato.   La condanna, in via assoluta, per tutti i “giudici dell’Esecuzione” e di quanti hanno avuto un ruolo, anche solo marginale nel Deicidio, è oscena, raccapricciante e senza alcuna attenuante a discarico. Quei giudici sono stati artefici della loro condanna (chi di spada ferisce, di spada perisce), imbrattando le pagine della storia cristiana con la loro pochezza morale e spirituale.  E la loro colpa è ancora più grave, perché avrebbero escogitato la grande menzogna di occultare la Risurrezione, fatta passare come accusa in danno degli Apostoli sulla sottrazione e occultamento di cadavere. Che scelleratezza!  La Resurrezione, come la Crocifissione, ha dei punti di forza concreti e di scioccante affidabilità che espugnano lo spirito di ogni persona umana anche se fosse perversa e la instradano verso la  rampa che immette sulla strada del discernimento e della conversione.  E’ il medesimo straordinario cambio immediato di rotta che l’evento della Pentecoste determinò agli Apostoli increduli e reticenti nel credere alla Resurrezione preannunciata dal loro Maestro.  La più atroce delle sofferenze di Gesù Cristo è senz’altro la cruda incomprensione della Sua Eccelsa Missione e soprattutto per quel che concerne la Sua Infinita donazione d’Amore per l’uomo, in primis per i Suoi Apostoli.  Dalla Pentecoste in poi, però, le cose cambiano radicalmente e il Cristianesimo partirà alla grande:  avrà un percorso veloce che lo affermerà in tutto il mondo, anche se sarà inondato del sangue di tanti Martiri.  Il mondo non fermerà il sanguinameno,  fin quando non collasseranno del tutto gli sfillacciamenti che tengono ancora attiva la luce della Fede nel mondo intero, tra le diffuse boscaglie di oscurità.                      A rafforzare la Fede giunge San Paolo che cristallizza: “la nostra fede sarebbe vana se Cristo non fosse Risorto”.  Aggiungerei che essa resiste tra mille difficoltà, perché è attaccata dai grandi demolitori che intendono innestare la margotta del “male” sul portainnesto del “bene” e non esitano nel mettere in atto le loro strategie perverse.  Il primordiale conflitto tra il bene e il male volge verso la sua conclusione e il campanello di allarme è attivato.  Vive in noi la .certezza che la SS. Vergine Maria schiaccerà definitivamente la testa del serpente del male e il mondo dell’avere e del dolore sarà rimpiazzato dal mondo dell’essere e della gioia.  Al momento incombe su di noi il dovere di unirci in preghiera e consacrarci alla devozione e al servizio della Regina del cielo e della terra, assolvendo al compito che Essa vorrà assegnare a ciascuno, per realizzare la Volontà Divina dell’avvento del Regno di Dio.   Questo è il migliore augurio per la Pasqua 2025.  
13 aprile 2025  (Domenica delle Palme)   

Francesco Gaetano                                        

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