Appello del PD Sannita: Non abbandoniamo Telesia

«Il recente crollo delle mura di Telesia, in uno dei tratti più imponenti e notevoli, per la originalità a “mesopirgi” dell’intero manufatto della cinta muraria, richiede una riflessione attenta ed una iniziativa urgente della politica e delle Istituzioni locali, regionali e nazionali.
Telesia, con la sua estesa area archeologica, rappresenta la memoria antica dell’importante Città Romana, fondata sulla Via Latina , al tempo del dittatore Silla, intorno all’80 a. C., o , secondo alcune ipotesi di ricerca, già in età dei Gracchi, intorno al 130 a.C..
La sua fondazione, con la deduzione di Coloni Latini, rappresenta il definitivo dominio di Roma sul territorio, dopo l’esaurirsi delle ultime resistenze sannitiche .
Era una “Città Territoriale”, dai larghi confini, che andavano dagli attuali Ponti della Valle al territorio del Comune di San Lorenzo Maggiore, tra i Massicci del Matese e del Taburno, nel cuneo formato dai corsi d’acqua del Calore e del Titerno, che sfociano nel Volturno, inglobando amministrativamente i villaggi sanniti che si sono evoluti negli importanti centri storici che ora costituiscono la bella immagine della Valle Telesina.Telesia , dunque, ha rappresentato il primo ordinamento economico-sociale- istituzionale di governo unitario e di sviluppo del territorio, attraversata dalla Via Latina, che la collegava direttamente a Roma e, a Benevento, attraverso l’innesto con la Via Appia Traiana, ai porti di Egnazia e di Brindisi, verso l’Oriente.

La sua area archeologia, oltre alla cinta muraria di circa 2700m, conserva i siti dell’Acquedotto con Cisterna di approvvigionamento idrico, del Teatro, delle Terme, dell’area pubblica e religiosa con Foro, Curia, Templi, di un grande Anfiteatro fuori le mura ; e poi lunga la via Latina e sue diramazioni, abbiamo i siti di Ville rustiche, Mausolei, Santuari e necropoli.
E’ stata studiata e, nel tempo, parzialmente scavata, da grandi studiosi e archeologi, Italiani ed Europei, a cominciare da Theodor Mommsen più volte ospite nel nostro territorio, alla fine dell’800 per la sua ricerca epigrafica di Telesia, raccolta nel CIL (Corpus Inscriptionum Latinarum) vol. IX.
Ora, nel mentre, con le grandi opere dell’Alta Capacità Ferroviaria e con il raddoppio della Telesina, il suo territorio potrebbe ritornare ad essere al centro, con l’intero Sannio, dell’antica rete di sviluppo territoriale tra Oriente ed Occidente, Telesia è lasciata nel più squallido abbandono, fino a vedere crollare le sue antiche strutture, storia e memoria a fondamento del nostro popolo.
Occorre intervenire presto e mobilitarsi per salvare l’antica Telesia, che ha costituito il primo ordinamento di governo unitario del territorio, a cui è necessario ispirarsi oggi, per programmare politiche e progetti di grande rilievo per uno sviluppo territoriale atteso e condiviso dai giovani e dalle comunità di Valle Telesina, a cominciare da un Museo multimediale di Telesia e da Poli scolastici- Campus, in rete con le Università, degni ed in grado di reggere la sfida culturale del nostro tempo, nazionale ed europea.
Il PD Sannio prossimamente si convoca nell’ Area archeologica di Telesia per una iniziativa politica ad essa dedicata».Prof. Raffaele Simone
Resp. Cultura, Culture e Memoria PD Sannio