Chi ha depredato … la sanità pubblica?

La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, da qualche mese, non perde occasione per lanciare un’accusa odiosa al Governo: “Basta tagli alla Sanità” con il malcelato intento di far credere ai cittadini più distratti che si stia facendo “macelleria sociale” per motivi di bilancio e/o per finanziare il “ReArmEurope”.
Pertanto, per impedire che qualcuno possa continuare a diffondere questa falsa narrazione anche in sede locale arrivando ad affermare che: “… La sanità pubblica è stata depredata di 37 miliardi di euro” siamo obbligati a prendere carta e penna per dare a ciascuno il suo. A tal proposito, è doveroso ricordare che i tagli lineari al bilancio del ministero della Salute, più il blocco totale del turnover del settore, più il taglio di 27 mila posti letto negli ospedali fu deciso nell’anno 2012 dal governo presieduto dal professore Monti (dopo aver mandato a casa il Presidente Berlusconi con un complotto politico-finanziario) e proseguito nei 9 anni successivi con Enrico Letta, Matteo Renzi e Paolo Gentiloni. E parlando di sanità pubblica non possiamo non ricordare quanto deciso da Romano Prodi con la Finanziaria 2007 e che obbliga icittadini che con urgenza sono costretti a recarsi al pronto soccorso dell’ospedale e/o alle cure di un medico specialista a sborsare ben 25 Euro di ticket per le prestazioni d’urgenza non urgenti (il cosiddetto codice bianco) e 22,91 euro per una visita specialistica ambulatoriale. A questi scippi realizzati dal Presidente Prodi con la Finanziaria 2007 bisogna aggiungere il ticket di 1,50 euro per ogni medicina fino ad un massimo di 3 euro a ricetta deciso la sera del 30 dicembre 2006 dal Governatore Bassolino per far fronte alla voragine impressionante della sanità pubblica campana. Una misura che, al di là della sua formulazione tecnica e del modo frettoloso in cui fu adottata (nottetempo e senza alcuna concertazione), rivela una vergognosa incoerenza di chi si era sempre ferocemente schierato contro a qualsiasi ipotesi di ticket nella sanità.
Chiudiamo gli occhi per un attimo e cerchiamo di immaginare che cosa sarebbe successo se i ticket di 25 euro sul pronto soccorso, quello per le prestazioni specialistiche e/o quello di 1,50 euro per ogni scatola di medicinali li avesse proposti il ministro Schillaci; come avrebbero reagito tutti i difensori del cosiddetto “diritto alla salute” sancito dalla Costituzione?
Infine, per amore di verità, è necessario ricordare la spesa sanitaria è salita nel 2024 del 5,8% rispetto al 2023, toccando il 6,4% del PIL (un livello mai raggiunto prima e nonostante le gravi difficoltà finanziarie provocate dai superbonus edilizi del governo Conte) per il 2025 il Fondo sanitario nazionale ha raggiunto uno stanziamento record arrivando a 136,5 miliardi di euro e ad una spesa pro-capite di 2.317 euro. Inoltre, con gli Accordi di Coesione stipulati con le Regioni il Governo ha messo a disposizione un miliardo e 300 milioni di euro per gli investimenti negli ospedali e con la revisione del PNRR ha liberato ulteriori 750 milioni di euro da investire sempre sulla sanità, senza parlare delle risorse messe a disposizione sul rinnovo del contratto dei dirigenti medici e del personale del comparto e per valorizzare il personale, a partire dalla detassazione delle retribuzioni per le prestazioni aggiuntive che servono ad abbattere i tempi delle liste d’attesa.
Ai cittadini di buona volontà, le dovute considerazioni e a tutti i professionisti al servizio della salute il ringraziamento più sincero da parte dei giovani berlusconiani per l’impegno, la competenza e la professionalità che dimostrano ogni giorno a servizio dell’umanità sofferente.
Benevento 16/03/2025
Fiorenza Ceniccola
Consigliere Comunale Forza Italia – Guardia Sanframondi
Segretario Forza Italia Giovani Benevento
Vice Segretario Internazionale Forza Italia Giovani