Con Gesù e Maria nel Cuore della Quaresima

“Memento homo …” Ricordati uomo, che sei polvere e polvere ritornerai!
Siamo giunti ai “quaranta giorni “ che ci conducono alla Pasqua, convocati per l’imposizione delle Ceneri, da un forte invito liturgico: “Convertitevi e Credete al Vangelo”.
Oggi non riusciamo più a cogliere, con l’intensità affettiva e cognitiva del cuore, il significato profondo di questo momento ecclesiale e ci sfugge il Mistero della Grazia che lo ispira.
Non è più riconoscibile la Quaresima nella comunicazione pubblica per l’assenza di segni e di risonanze nel vissuto della Comunità civile.
E’ un’esperienza che non è più connessa e ispirata ai 40 giorni di Gesù nel deserto di Giuda vissuti nella preghiera incessante al Padre e infine nel confronto con il Padrone del Male.
“Ritornate a Me con tutto il cuore, con digiuno, con pianti e lamenti. Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore, vostro DIO, perché Egli è misericordioso, pietoso, lento all’ira e grande nell’AMORE … Non indurite il vostro cuore!”
Questo “grido del Cielo”, continuo, pietoso, amorevole, sembra rimanere senza ascolto e, purtroppo, restano senza accoglienza e corrispondenza le “tre opere quaresimali di pietà”: Elemosina, Preghiera, Digiuno.
Eppure escono sempre dal Cuore paterno, materno e sponsale di Dio le tre radici divine della Fede, della Speranza e della Carità per portare il “tutto” di Dio al “nulla” dell’uomo e ciascun uomo possa esclamare: “Tu, o Dio, sei mio ed io sono tuo!”
Ma la Fede è oltraggiata dall’esercizio esclusivo della razionalità egocentrica e mondana, per cui “credere non è dare più il cuore a Dio”
La Speranza è soffocata dall’istinto di possesso delle cose della Terra, per cui “sperare non è più desiderare la Vita eterna”.
La Carità è annientata dal disprezzo di Dio e del prossimo, per cui “amare non è più la Legge suprema della Vita” ed è impossibile “Amare ed Essere amati”.
La Quaresima può essere vissuta solo da chi crede, da chi spera, da chi ama e, quindi, dalla creatura “nata, nella unità di anima, corpo e spirito, ad immagine e somiglianza di Dio” e aperta, con umiltà gioiosa, pacifica, amorevole, alla “Ricerca della Verità”,al “Cammino della Libertà” e alla “Testimonianza dell’Amore”, senza cedere alla paura, alla diffidenza, alla sfiducia.
E la Verità, la Libertà, l’Amore illumineranno e riscalderanno la nostra vita nella VIA CRUCIS del mondo, quando ogni anima parteciperà al Dolore e all’Amore di GESÙe di MARIA, oppure deciderà di allontanarsene per sempre.
Mentre, con il fallimento completo della Civiltà senza Dio e senza Pace si va compiendo il Messaggio di Fatima con la “Confusione nelle Nazioni”, la “Divisione nella Chiesa, lo “Sgretolamento della Famiglia”, la “Derisione della Parola di Dio” e la “Vittoria di Satana sulla Chiesa”, è necessario vivere con coraggio le sfide e le prove degli Ultimi Tempi.
Questo è “tempo di conversione, di penitenza e di purificazione”, a cominciare dalla Chiesa che sta vedendo se stessa in tutta la sua umana debolezza e, col suo “piccolo resto”, rivive la dolorosa e sublime esperienza della Passione, della Via Crucis e della Morte di Gesù, giudicato, condannato e crocifisso dal suo popolo.
Essa verrà guarita dalla sua devastante “crisi di Fede e di Moralità” per essere liberata dalla piaga profonda dell’apostasia e dell’infedeltà, e potrà curare, amare e aiutare, senza giudicare e condannare, i figli devastati dallo spirito del Male.
E’ tempo di liberarsi e di risorgere dal Male per l’Umanità che ha costruito una “Civiltà senza Dio” e si è data una morale contraria alla Legge dell’Amore, della Misericordia e del Perdono, giustificando ogni forma di male e lasciandosi sedurre dal materialismo, dall’odio e dall’empietà.
La Chiesa e l’intera Umanità, guidate dalla “Verità tutta intera” devono smascherare l’ipocrisia e la menzogna per prepararsi alla “Illuminazione della coscienza”, alla Nuova Pentecoste, e riconoscere Gesù Cristo come unico Salvatore, perché egli è laVia, la Verità, la Vita!
Allora, umiliati e pentiti, invochiamo il FIAT VOLUNTAS TUA:
“Vieni Divina Volontà, vieni a regnare in noi!”
Nella Quaresima, cresca in tutti noi, in compagnia del Figliol Prodigo, l’intenzione evangelica di voler sempre più conoscere, adorare e servire Dio, ascoltando, amando e seguendo GESÙ e MARIA presenti nel Mistero Eucaristico e nella Parola del Vangelo.
Con amore e gratitudine, sostenuti dagli Angeli e dai Santi, invochiamo il dono del “Sigillo del Dio Vivente”, perché avvolga il nostro corpo e la nostra anima per proteggerci dal “marchio della Bestia” che la furia anticristica vuole infliggere alla nostra identità per perderci per sempre.
Tutte le famiglie, per sostenere la prova della “Grande Tribolazione”, siano consacrate ai Sacri Cuori uniti di Gesù e di Maria per trovarvi rifugio, forza, aiuto, alimento, pietà e con il Rosario dei Misteri della Gioia, della Luce, del Dolore e dell’Amore, chiediamo alla Chiesa il riconoscimento dogmatico della “Divina Immacolata Concezione”, perché la Madre possa schiacciare la testa all’Antico Serpente per condurre l’Umanità alla sua Divinizzazione “nei Nuovi Cieli e nella Nuova Terra”: “Il tempo della sofferenza, della malattia e della morte è finito”.
E in quel giorno, sulla Terra liberata dal Male e dalla Morte, tutti noi, figli del Padre e della Vergine Madre, fratelli del Figlio, rigenerati, vedremo, nella Nuova Gerusalemme, il Volto di Dio.