Il Benevento non sa più vincere, solo uno sterile pareggio con il Monopoli

Benevento-Monopoli 0 a 0. Un pari senza capo né coda, senza vigore atletico, senza pepe agonistico, amorfo e deludente. Una gara che doveva essere determinante e di rilancio, si è sviluppata, invece, come avviene da inizio d’anno, da zona retrocessione. Si, perché se non fosse stato per quella “caterva di voti” , conquistati nel girone di andata, staremmo a scrivere di una squadra in fondo alla classifica. Tre punti in quattro gare è sicuramente un cammino verso la retrocessione. Invece, ora possiamo solo dire che il Benevento si sta allontanando dalla zona promozione diretta, scende in zona play off, quasi al limite. Unica “soddisfazione”….la classifica vede la squadra a pari punti con l’Avellino a quota 46.
Il Monopoli, al Vigorito, era sceso in campo per una difesa massima del pari. Atteggiamento più che giustificato, da capolista, al quale, purtroppo, il Benevento si è adeguato e non ha cercato variazioni per superare quel muro.
La cronaca, scarna, con un paio di tiri giallorossi verso la porta avversaria, ed un brivido finale.
Un primo tempo carico di nervosismo e con ingresso in campo dei sanitari ospiti, per soccorrrere atleti stesi a terra.
Il primo tiro in porta, dalla distanza, al 13′ di Lamesta che Vitale, portiere ospite, respingeva con qualche difficoltà. Poi, un paio di conclusioni a rete degli ospiti, finite con palloni in curva. Al 36′ un cross in area di Oukhadda per Lamesta che, di testa, colpiva bene, ma la palla sorvolava, di pochi centimetri, la traversa.
La ripresa inziava con un po’ di vigore giallorosso , ma bisogna arrivare al 57′ per trovare un’azione degna di nota. Ci provava Manconi, dal limite dell’area, ma da posizione defilata, palla di poco oltre la linea di fondo.
Poi iniziava la serie di sostituzioni, al 60′, con Acampora al posto di Viviani. Sei minuti dopo (66′) Lanini e Prisco uscivano per Perlingieri e Agazzi. Al 77′, invece, dentro Starita e Borello per Lamesta e Simonetti. Alla conclusione, un paio di tiri di Perlingieri e Oukhadda, che terminavano oltre il fondo.
A chiudere la cronaca era, invece, l’unica vera azione degli ospiti che metteva i brividi sugli spalti. Un cross(87′) di Falzarano, dalla sinistra, che veniva raccolto, con una bella rovesciata, da Bulevardi. Il pallone, rasoterra, attraversata tutta la linea della rete giallorossa, senza interventi dei difensori e terminava, con un sospiro di sollievo generale giallorosso, oltre la linea di fondo a pochi centimetri dal palo. 
In rovesciata(89′), tentava di chiudere a rete Manconi, ma Vitale respingeva. 
Ora, a calciomercato chiuso, forse nello spoglatoio ci sarà un’aria meno tesa, e per quelli, i cui nomi hanno riempito pagine di ipotesi di vendita, probabilmente ci sarà più serenità e magari più voglia di impegnarsi. In pratica, sulla graticola “partenza” era finita mezza squadra, che certamente preoccupava il singolo giocatore.
Ora, al di là di queste ultime quattro gare si potrebbe, alla fine, pure cercare di recuperare il terreno perduto. Due punti dalla vetta, non sono poi tanti. Restano ancora molte gare(12) da disputare e punti in palio.
La prossima gara, contro la Juventus U23, in trasferta, alle 12,30 di domenica 9 febbraio. Una gara e un ricordo che può essere da stimolo. In un passato, non troppo lontano, i giallorossi ebbero la ventura di espugnare lo stadio bianconero. Ma quello …..potrebbe essere un bis.

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