Viale degli Atlantici – Gennaio 2025 : Una grande opportunità persa
Anche questa volta l’Amministrazione non si è fatta tutrice del VALORE STORICO-ESTETICO dei PINI del Viale degli Atlantici, muovendosi come se si trattasse di semplici alberi di un qualsiasi giardino .
Ancora una volta il Comune non si è mosso a realizzare un progetto di RESTAURO delle oltre 130 piante di Pinus Pinea che da quasi 100 anni caratterizzano la passeggiata del Viale degli atlantici, dall’ex Carcere di San Felice a salire fino alla Chiesa dell’Angelo. Eppure il Viale è urbanisticamente il prolungamento del Centro Storico della città di Benevento.
L’approccio è invece radicale con il taglio di alcune piante che sfortunatamente non rientrano in parametri generici , tabellari, applicabili a qualsiasi albero.
La cecità logicamente non è solo dei politici ma anche e forse principalmente dei tecnici.
Alla diagnosi oramai nota e più volte confermata, si aspettava stavolta una prognosi meno infausta, capace di coniugare la sicurezza dei cittadini con la salvaguardia dei PINI. Così non è stato. Era chiaro oramai che per una grande parte di Beneventani questi alberi fossero importanti: perché allora non prevedere alcun intervento conservativo?
E’ risaputo che nell’ambito della conoscenza non tutto è spiegabile con la sola logica delle parole e che spesso dinanzi a particolari scenari la nostra percezione sconfina nella dimensione magica. Questo è quello che avviene per chi ascende lungo il Viale nel pomeriggio, quando i raggi bassi del sole provenienti da Occidente, dalla Valle del Sabato, illuminano tutti i fusti ed i rami dei PINI, quasi dal basso. Lo spettacolo è emozionante. Lo stesso è per il profumo di resina o per l’assordante frinire delle cicale , durante l’estate…. e così ancora ripescando tra i tanti ricordi.
Possiamo dire che dopo questo cruento intervento, che dilapida un vero tesoro, tutti saremo più poveri.
Intervenire su questi PINI significa manomettere l’unica passeggiata panoramica della città di Benevento. Ecco perché piuttosto che adottare la via più radicale , il taglio delle piante , andava progettato e proposto un vero Progetto di Restauro in grado di salvare il maggior numero di piante possibili, anche le più vecchie e deboli. Nuovi marciapiedi , nuove aiuole , nuovo fondo stradale drenante, supporti e presidi di sicurezza applicati lì dove necessari direttamente sui PINI, non ultimo la possibilità di chiudere al traffico il Viale in caso di vento forte, con un sistema semaforico ed una nuova viabilità con il Viale Mellusi : un progetto integrato e capace di preservare le storiche piante e garantire la sicurezza dei cittadini.
Un intervento pilota quindi, in grado di sperimentare nuove soluzioni, compatibili con la fruizione della città e la salvaguardia degli alberi, un progetto da prendere come esempio per le tante analoghe situazioni nel resto d’Italia.
Nella introduzione metodologica dell’ultimissimo agronomo, in senso cronologico, coinvolto dall’attuale Amministrazione a pagina 12 si legge :
“La valutazione del rischio determina quindi la scelta delle cure colturali e/o della terapia da adottare per l’albero oggetto di studio. E’ bene comprendere però che la realizzazione degli interventi prescritti può e spesso deve modificare il giudizio di rischio: ad esempio un intervento di riduzione della chioma può autorizzare, se correttamente realizzato, a modificare il giudizio di pericolosità dell’albero e conseguentemente quello del rischio.” ( il grassetto e la sottolineatura è mia)
Certamente il brano ha un valore generico tuttavia esprime la filosofia di fondo dell’arboricoltura che si pone tra i vari obiettivi la salvaguardia dell’albero, ad esempio riducendo l’esposizione al vento, e quindi il pericolo di ribaltamento, con la riduzione della chioma.
Al PAESAGGIO STORICO del Viale degli Atlantici forse andava applicata questa strategia.
In questi giorni si è letto che la sonda spaziale “Voyager 1” lanciata nel lontano 1977 ancora viaggia e che raggiunto lo spazio interstellare, dove neanche il vento solare arriva , invia tuttora informazioni: questa sonda rappresenta il sogno dell’uomo.
Ebbene solo un infinitesimo delle capacità contenute in questo progetto sarebbe bastato a salvare in NOSTRI PINI .
Benevento 17.01.2025
Maurizio SALOMONE MEGNA, architetto.