Solo un pareggio del Benevento nel derby con l’Avellino

Benevento-Avellino 2 a 2. Un pareggio, tutto sommato, giusto, ma pompato, oltre ogni ragionevole dubbio, nei giorni precedenti. Un pareggio caratterizzato da un ottimo ricordo del regolamento(art.11) dell’arbitro Calzavara di Varese, ma non dal suo assistente di linea e, forse, da qualcosa di più grave capitato in area di rigore irpina, negli ultimi minuti della partita.

Una gara finita alla pari, pure con gli ammoniti. Per sommi capi, la cronaca può racchiudersi nella descrizione delle quattro reti e di un paio di azioni di rilievo. Il Benevento al 34’ va in vantaggio .Tiro di Manconi, in piena area di rigore irpina,il pallone sbatte sul palo e sul “tap in” lestissimo Lanini a battere a rete.

Dopo due giri di orologio l’Avellino agguantava il pari, con colpo di testa di Frascatore, da calcio d’angolo. Al 40′ la capitolazione giallorossa, con un gol contestatissimo dai giallorossi, ma che, per regolamento, era più che regolare, essendo il pallone a D’Ausilio che, seppure in fuorigioco, era stato rimesso in “posizione geografica” dalla schiena di un avversario.

All’89’, infine, bella azione di Starita, che, sulla fascia destra, entrava in area e serviva a Viviani un pallone da deporre solo in rete. Questa la sintesi delle quattro reti che fanno testo per il risultato finale.

Da evidenziare, comunque, che dopo il vantaggio dei verdi al 45+1′ il pallone , calciato da Simonetti, impattava sulla traversa.

Nella ripresa al 47’sbalorditivo balzo di Iannarilli, che deviava in angolo una punizione battuta dalla trequarti di Lamesta. Poi Auteri iniziava le sostituzioni; al 56’ Acampora al posto di Simonetti , al 61’ entrano Borello e Starita al posto di Lanini e Lamesta. Al 78′, in campo Viviani e Viscardi al posto di Tosca e Prisco .

Un Benevento, tutto sommato, poco organico e troppo lezioso, soprattutto nel secondo tempo, con passaggi in orizzontale noiosi e inutili, con l’Avellino arroccato in doppia linea difensiva, a saltare addosso al portatore di palla. Palla, trattenuta troppo , mai un passaggio di prima, mai un’azione in velocità. Il derby finisce con troppo nervosismo e sono immagini poco edificanti. La mancanza di tifosi irpini, ve n’erano una ventina nella curva Nord, evidentemente quelli fuori dalla provincia irpina.

La regola dei divieti dei tifosi in trasferta sta diventando, purtroppo,  una moda. E questo fa male al calcio.

Infine, sabato 23 novembre, il Benevento scenderà in campo alle 15, in quel di Taranto.

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