Uno spettacolo imperdibile e curatissimo in tutti i dettagli ”Magia in Musica – Tango & Dintorni” “Candle Light by Accademia delle Opere”

A Benevento al Teatro Comunale “Vittorio Emanuele”, l’ultimo giorno di ottobre vi è stato uno spettacolo: “Tango e Dintorni”, con due appuntamenti: il primo alle ore 19,30 e la replica alle ore 21,30, 

Appena siamo entrati siamo stati accolti da duemila candele bianche, in una scenografia di luce, realizzata magistralmente da Anna Fabbricatore. Lo spettacolo è stato introdotto da Raffaella Preziosi, che ha voluto ringraziare anche tutti gli sponsor della serata, che hanno contribuito alla realizzazione della stessa.

In primis, lo Strega Alberti; la Gd Home Servizi immobiliari; il Centro Elite Moriello srl, quale scuola di formazione professionale;Pedicini Arredamenti; Anteel Ristorante-pizzeria Braceria; Babuscio, Aesse Grafica, Accademia delle Opere, Regione Campania, Comune di Benevento.

Lo spettacolo è stato un mix sapiente ed elegante di varie arti: quella della musica, del cinema e della danza. Sono state rappresentante magistralmente dall’ Orchestra Internazionale della Campania, con il suo quintetto d’archi e precisamente Valentino Milo al violoncello; Vanni Miele al contrabasso; Nazeda Khomutova al violino 2; Marco Musco alla viola; mentre Special Guest è stato Flavio Feleppa alla fisarmonica solista, con la direzione del M° Veaceslav Quadrini Ceaicovschi. 

Sulle musiche hanno ballato Marucci Odette e Hassan Eltable, della Compagnia di Balletto di Carmen Castiello, a cui si è aggiunto, Angelo Egarese, realizzando un trio eccezionale.

Allo spettacolo siamo stati introdotti dalle voci narranti di Maresa Calzone, che inizia a presentarci la musica di J.S. Bach che sarà eseguita di lì a poco e che darà inizio a questo fantastico spettacolo, abbinata alle immagini dello schermo, su cui vengono proiettati paesaggi eterei e rilassanti, mentre di K. Jenkis hanno eseguito l’Allegretto dal Concerto Grosso per archi, tratto da “Palladio”.

Non poteva mancare il ricordo di Pietro Mascagni, introdotto dall’altra voce narrante della serata, Gianni Di Chiaro, con l’esecuzione del famoso intermezzo della” Cavalleria Rusticana”, descrittaci anche con le immagini dei protagonisti sullo schermo, a cui si sono aggiunte alla fine, quelle della lava incandescente dell’Etna, un omaggio così, completo, alla Sicilia.

Con “La vita è bella” di Benigni, è stato fatto onore al sacrificio di un padre, che ha fatto al figlio il suo regalo più bello: la vita. Il film ha vinto tre premi Oscar nel 1999: quale miglior film straniero; migliore attore protagonista, appunto Benigni e migliore colonna sonora di Nicola Piovani. Infatti, non a caso questo film è” diventata una vera e propria icona sociale, si parla in questo caso, di una vera e propria venerazione, un’adorazione religiosa, giungendo così a rappresentare un elemento di riferimento, per l’intera generazione.” Un film senza tempo per il tema trattato, cioè quello dello sterminio degli ebrei.

Ne abbiamo ascoltato le musiche di Piovani, suonate dall’Orchestra Internazionale della Campania a cui si è aggiunta la fisarmonica di Flavio Feleppa, mentre sullo schermo passavano le immagini più significative del film.

Ancora la musica protagonista con la suite dal film, “Nuovo Cinema Paradiso”, di Ennio Morricone, cui ha fatto seguito la colonna sonora del film “La Califfa”, di cui abbiamo rivisto alcune sene sullo schermo.

Importante è stato l’omaggio a Massimo Troisi, con il suo film “Il postino”, di cui abbiamo visto le immagini salienti ed ascoltato le musiche di L. Bacalov. Preciso è stato così, il ricordo struggente di un grande artista che avrebbe dovuto infatti sottoporsi ad un serio intervento cardiaco, ma affermò di voler fare questo film con il suo cuore, e fu esaudito…

Ancora Ennio Morricone è stato protagonista con la sua musica, con la colonna sonora del film “Mission”, diretto da Roland Joffe e vincitore della Palma d’oro al 39° Festival di Cannes, racconta la storia di questo mercante di schiavo spagnoli che matura in sé il desiderio di riscatto e decide di unirsi alle suore di una missione fondata da un gesuita, in America Latina, con lo scopo di convertire i nativi al cristianesimo. Infatti, recita la voce narrante di Gianni De Chiaro. “Se avessi la fede e non avessi l’amore non sarei niente e non ne trarrei alcun beneficio, l’amore non conosce presunzione…”.

Hanno fatto seguito poi le bellissime musiche di Gardel, Galliano, Piazzolla, tutte incentrate su un peccaminoso ballo: il tango, un ballo che ha unito diverse razze e culture e sulle cui musiche hanno dato il meglio di sé sia Odette Marucci, che Assan Heltable, entrambi del Balletto di Benevento, diretti da Carmen Castiello.

Ad essi si è unito il bravissimo Angelo Egarese, che hanno eseguito anche un bis sulla musica di L. Cohen dal titolo “Dance me to end of love”.

Cosa si può dire a conclusione di questo commento: lo spettacolo deve essere assolutamente conosciuto, per la magia della musica, la bellezza dei ballerini, con i loro costumi, la bravura dei musicisti, quella di Linda Ocone, regista dello spettacolo, che ha saputo coniugare danza, musica, parole ed immagini dei film.

Non ultimo il ringraziamento a Francesco Tuzio, produttore di questo spettacolo, che, come ho avuto modo di dire, dovrebbe essere riproposto anche d’estate, nel Teatro Romano di Benevento, in modo da permettere a chi non lo ha potuto vedere, d’ammirarne la bellezza. Le occasioni di cultura, infatti, dovrebbero essere data a quante più persone possibili.

Maria Varricchio

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