Verso il Giubileo della Speranza con la Parrocchia di San Gennaro in Benevento


di Mons. Pasquale Maria Mainolfi 

Si avvicina a grandi passi l’inizio dell’Anno Santo 2025. Il prossimo 24 dicembre l’apertura della Porta Santa di San Pietro. Lo scorso 9 maggio Papa Francesco ha pubblicato la bolla di indizione del Giubileo che reca il seguente titolo: “Spes non confundit” (La speranza non delude). Il tema della speranza ci accompagnerà per l’intero Anno Santo. Tra tante guerre e disgrazie che ci sovrastano c’è veramente tanto bisogno di speranza. La crisi morale e antropologica, la violenza diffusa a livello planetario, i disastri scaturiti dalla pandemia, i cambiamenti climatici, il dramma delle migrazioni, lo spettro terrificante della guerra, sono solo alcuni dei drammi che in questo Giubileo 2025 ci rendono “Peregrinantes in spem” , pellegrini, della speranza che non delude. Il poeta francese Charles Péguy scrive: “la fede che mi piace di più è la speranza. Sperare è dolce, più dolce che credere, più dolce che sapere. La certezza ti appaga, la Fede ti illumina ma la speranza ti incanta”. Il poeta afferma che tra le tre virtù teologali di fede-speranza-carità, la speranza è la sorella bambina, sembrerebbe che venga sostenuta dalle sorelle più grandi, la fede e la carità, ma in  realtà è la piccola speranza che sostiene la fede e spinge la carità. La Porta Santa, di San Pietro sarà chiusa il 6 gennaio 2026. Saranno aperte anche le altre Porte Sante di Roma: San Giovanni in Laterano il 29 dicembre, Santa Maria Maggiore il 1° gennaio, San Paolo fuori le Mura il 5 gennaio ed ancora una Porta Santa in un carcere come segnale di delicata attenzione verso il degrado che avanza nelle carceri, oltre il limite della decenza. Non si apriranno Porte Sante nelle diocesi ma la bolla dispone che il 29 dicembre in tutte le cattedrali e concattedrali i vescovi diocesani celebrino l ‘Eucarestia come solenne apertura dell’Anno giubilare che nelle Chiese particolari terminerà domenica 28 dicembre 2025. Ed anche le altre porte di Roma saranno chiuse nella stessa data. 
La parrocchia di San Gennaro in Benevento, lo scorso 9 settembre, prima dei festeggiamenti in onore dei celesti patroni San Gennaro e San Pio, ha programmato una serie di iniziative per l’Anno giubilare e pastorale 2024-2025. Sotto il tema “In Maria Pellegrini di Speranza “, si snodano tre serie di appuntamenti: 
1.Con la luce della parola: “Ignoratio Scripturarum ignoratio Christi est” (San Girolamo). Incontri biblici mensili con relazioni che attraversano tutta la Bibbia, dall’Antico al Nuovo Testamento, i Libri Profetici, i Salmi, i quattro Vangeli, le lettere di San Paolo e la presenza della Vergine Maria nel Libro Sacro e ispirato.
2.Con la bellezza dell’Eucaristia: “Fons et Culmen” di tutta la vita cristiana ( Lumen gentium n.11 ). Soste di Adorazione nel triduo in onore di San Gennaro e San Pio, in occasione delle “24 Ore per il Signore”, nel Giovedì Santo, le Sante Quarantore durante la Quaresima in preparazione alla Pasqua di Resurrezione ed a conclusione del Mese Mariano.
3.Con i pellegrinaggi parrocchiali :
” Camminiamo infatti nella fede e non nella visione ” (2 Corinzi 5,7). Esperienze di evangelizzazione e fraternità. Il 26-27 ottobre a Isola del Gran Sasso (San Gabriele), Giulianova (Madonna dello Splendore) Castelfidardo (Città della fisarmonica), Loreto (Santa Casa) e Ascoli Piceno ( Capitale della cultura); il 13 novembre a Pozzuoli ( chiesa del martirio di San Gennaro) e Pompei (per l’annuale discesa del quadro della Madonna del Rosario); Dopo Pasqua a Roma (visita basiliche per lucrare indulgenza Anno giubilare); in giugno Medjugorje e in settembre Lourdes. Parola- Eucarestia- Evangelizzazione per crescere come discepoli e testimoni, pellegrini di speranza, immersi in Maria Madre della Chiesa poiché “Non si può essere cristiani senza essere mariani” (Paolo VI).
E dall’orizzonte il sogno di realizzare un segno di squisita carità per persone sole o in difficoltà con la Comunità Novella Pentecoste nell’antico Palazzo Bove in Cervinara, ricevuto in dono e che necessita di un puntuale restauro per divenire dimora della fraternità animata dalla Comunione garantita dallo Spirito Santo.

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