A Messina un pari giusto per la Strega
Messina-Benevento 0 a 0. Un pari praticamente giusto, ma, che lascia l’amaro in bocca, per il mancato risultato pieno. Si dirà che, per le occasioni capitate, un paio decisamente favorevoli, il Benevento avrebbe meritato i tre punti, ma, alla fine, la squadra è rimasta purtroppo incartata e, soprattutto, non ha saputo sottrarsi alle asfissianti marcature, soprattutto a centrocampo. Qui, la grave pecca, poiché è mancato il passaggio di prima, un tocco di troppo, che finiva, sistematicamente, con il ritrovarsi addosso due o tre avversari. Ed infine, e questa è un’altra grave pecca, praticamente ignorato il lato sinistro dello schieramento giallorosso, con pochi palloni giocati in quella zona.
Gli spunti di cronaca, nella prima parte della gara, si aprono con un tiro di Perlingieri, solo davanti al portiere, al 6′ su assist di Oukhadda che veniva fortunosamente deviato in angolo.
Fase, cosi detta di studio, con un equilibrio quasi matematico. Palla che staziona soprattutto nella metà campo, alternata.
Al 22′ Lamesta concludeva, da dentro l’area di rigore, ma il tiro finiva alto. Al 24′ la prima parata di Nunziante, su tiro di Cominetti e poi al 35′ su tiro di Garofalo. Lavoro senza patemi, per il portierino giallorosso. Al 47′ (3 i minuti di recupero) tiro di Ortisi con palla, che impattava sul palo. Unico brivido del primo tempo.
Inizio della ripresa senza notevoli cambiamenti tattici. Il Benevento non riusciva a trovare spazi per manovrare, per l’accorto raddoppio dei giocatori di casa, soprattutto sul portatore di palla. Al 60′ rete di Perlingieri , annullata per fuorigioco. Un minuto dopo, un tiro di Simonetti finiva sul palo. Al 62′ Talia concludeva una buona azione con un tiro che, purtroppo, di poco, andava oltre la traversa.
Al 64′ primo cambio di Auteri , Lanini per Perlingieri e , al 73′, Borello per Simonetti. Al 74′ salvataggio di Berra sulla linea di porta. Re, con un tiro, colpiva il palo sulla linea , sulla ribattuta il salvataggio del difensore giallorosso.
Al 75′ Auteri mandava in campo Tosca e Viviani al posto di Capellini e Talia. All’82’ buona occasione per il Benevento su calcio d’angolo. Dalla lunetta, Lamesta batteva la palla a spiovere, sulla quale impattava malamente Manconi, spedendola, di testa, oltre la traversa.
Nei sei minuti di recupero nessuna azione di rilievo e pari e patta tra Messina e Benevento.
Il rammarico, per l’occasione perduta, nello spogliatoio giallorosso, era grande. Auteri non è rimasto soddisfatto della prestazione dei suoi uomini, evidenziando di aver perduto due punti. Due punti, che, se messi in carniere, avrebbero portato i giallorossi a quota 18, distanziando la coppia Picerno e Monopoli, che fanno compagnia al Benevento a quota 16.
Nel complesso la squadra ha sofferto troppo del pressing siciliano, ma, soprattutto, non ha saputo trovare, a centrocampo, forse, la concentrazione giusta, per allargare il gioco, e non andare oltre i due tocchi palla. Inoltre va evidenziato il mancato apporto del lato sinistro giallorosso, troppo spesso dimenticato. Domenica 13, sempre alle 15, il Benevento tornerà al Vigorito. Ospite il Latina . La squadra laziale ha in classifica 7 punti ed è al 16 posto. Ma, ancora una volta, giova ribadire che questo è solo un dato di fatto. La serie C, alla fine, diventa di difficile interpretazione.