Il Benevento batte il Foggia e vola in vetta alla classifica
Benevento-Foggia 4 a 0. Vittoria poker e primato in classifica, ma, su questo punto, ha ragione Auteri “A che serve guardare la classifica oggi”. Beh! serve per dare una prima spuntatina anche ai ricordi di (quattro, cinque) anni fa.
Serve ai tifosi sugli spalti, serve a rafforzare lo spirito sportivo nello spogliatoio. Ora, al di là di tutto e tutti, la classifica, dopo cinque giornate, è giallorossa, al vertice.
Però, corre l’obbligo anche di parlare della gara. Una partita bella, con due squadre in campo, che hanno dato vita ad un bel duello. Il risultato parla chiaro, ma il Foggia ha dato filo da torcere, anche sotto di due reti, ma anche in chiusura di gara, nonostante il grave passivo.
Ottimo l’approccio, all’inizio della gara, dei giallorossi, subito pericolosi, dopo soli due minuti, in area avversaria. Ma, appena dopo altri cinque minuti (7′), la squadra di casa era in vantaggio. Punizione calciata da Prisco dalla trequarti, diretta in area di rigore, botta di Oukhadda, in mischia, e palla a gonfiare la rete dell’incolpevole Perina.
Al 12′, una reazione degli ospiti, su azione di calcio d’angolo, Emmausso pescava in area Zunino, che di testa batteva a rete, ma il pallone volava sul fondo, di un soffio.
Altri cinque minuti ed arrivava il raddoppio del Benevento (17′). Azione corale giallorossa, iniziata da Lamesta, sulla tre quarti campo, palla a Simonetti, assist del centrocampista per Manconi che, a centro dell’area di rigore, batteva Perina per il 2 a 0.
La reazione del Foggia si concretizzava, pochi minuti dopo, con l’assegnazione di un calcio di rigore. L’arbitro, Ubaldi di Roma, ravvisava un fallo di Viscardi su Salinaes e decretava la massima punizione. Sul dischetto si portava Emmausso, che batteva a rete rasoterra e lateralmente. Nunziante, con un balzo felino sulla destra, riusciva a fermare, respingendola , la palla. Un boato e applausi per il portierino giallorosso, che sta diventando, partita dopo partita, un punto fermo, nello scacchiere giallorosso.
Nei minuti successivi, azioni alterne su i due fronti, senza troppi pericoli per i due portieri. Solo nel primo dei tre minuti di extra time era, ancora una volta, Nunziante a deviare in angolo un tiro insidioso di Emmausso.
Alla ripresa, azioni alterne sui due fronti. Prima (50′), era Perina a deviare in angolo una forte conclusione di Manconi, ma, quattro minuti dopo (54’) era l’infaticabile Emmausso, a colpire il palo alla destra di Nunziante.
Al 60′, l’arbitro vedeva in area pugliese un fallo di mano di Zunno e decretava un rigore, per il Benevento. Sul dischetto, Manconi non sbagliava ed era il 3 a 0 giallorosso, con una doppietta dell’attaccante giallorosso. Poi iniziava la serie delle sostituzioni da parte di Auteri. Al 69′, in campo Viviani e Starita, mentre uscivano Simonetti e Prisco. All’80’ l’allenatore giallorosso mandava in campo Sena ed Agazzi al posto di Oukhadda e Manconi. Nei cinuque minuti di recupero, il Benevento metteva in tasca la quarta rete, per un rigore assegnato da Ubaldi per l’atterramento, in area di rigore pugliese, di Lamesta. Sul dischetto andava Lanini, che non sbagliava per il 4 a 0 finale.
Un risultato tondo contro un’avversaria mai doma neppure dopo il pesante passivo.
In pagella tutti voti positivi, poiché ogni reparto si è espresso in modo tecnicamente ottimo. Velocità sulle fasce, penetrazioni centrali, palleggio e anticipi perfetti. Merita, comunque, un bel 10 Nunziante per i suoi interventi e per quel rigore, magistralmente parato. Una rete salvata, che avrebbe potuto dare linfa, per una rimonta, agli avversari. Ma il giovane portierino aveva chiuso in blocco la sua rete, rimasta inviolata.
Il Benevento, per il prossimo turno, infrasettimanale, è atteso giovedì a Monopoli alle 20,45. La squadra pugliese è quarta in classifica a due punti(10) dal Benevento(12).