“Altra Benevento” – Crisi idrica, Mastella e PD si scambiano accuse per nascondere le responsabilità comuni
Da alcuni giorni il sindaco Mastella, sostenuto dalla sua maggioranza, e i rappresentanti a vario livello del Partito Democratico si scambiano accuse per le responsabilità relative alla crisi idrica senza spiegare ai cittadini perché la fornitura è stata interrotta di notte per due mesi e quali potrebbero essere le soluzioni per fornire a tutti acqua di qualità.
I toni alti della polemica servono a nascondere le responsabilità reciproche perché proprio sulla fornitura idrica e gli affari connessi, Mastella (Noi di Centro) e PD hanno interessi convergenti.
Ad esempio, la decisione di privatizzare il servizio idrico di tutta la provincia (un affare da un miliardo di euro) è stata votata nel Consiglio di Distretto Sannita dell’EIC da mastelliani e sindaci PD; gli atti per costituire la società Sannio Acque, a effettivo controllo privato, finora bocciati dalla Corte dei Conti sono stati prodotti dalla Regione Campania e dall’Ente Idrico Campano, controllati dal PD, e condivisi in sede provinciale dai mastelliani; la cancellazione del progetto della nuova condotta per portare acqua del Biferno a tutta la città lasciando aperti i pozzi contaminati è stata decisa in Regione Campania (Partito Democratico) ma il sindaco di Benevento non ha fiatato e neppure ne vogliono parlare i consiglieri di opposizione a palazzo Mosti; la decisione di ridurre progressivamente la fornitura di acqua del Biferno e sostituirla con quella “dura” dei pozzi di San Salvatore Telesino, per due volte appaltati e devastati, è stata decisa dalla Regione su richiesta di Mastella.
Anche i lavori per riattivare due pozzi da tempo abbandonati di Solopaca e “risolvere” le crisi idriche a Benevento, sono stati concordati tra Mastella e il suo amico Fulvio Bonavitacola, vicepresidente PD della Regione Campania.
In alcuni recenti comunicati i due hanno annunciato che in soli 22 giorni quei pozzi, che sono semi distrutti da tempo, saranno pronti per fornire acqua a Benevento ma non spiegano come e attraverso quale acquedotto.
Si limitano a dire che sarà utilizzata la stessa conduttura che porta l’acqua dal Biferno ma quella è distante più di mille metri in linea d’aria dai pozzi.
Sarà realizzato un nuovo acquedotto in ventidue giorni? C’è già una vecchia conduttura di Alto Calore da modificare in pochi giorni e come? In quale partitore del Biferno dovrebbe essere regolata la pressione per immettere in rete l’acqua di Solopaca senza procurare guasti? Possibile che vogliono limitarsi a riattivare i pozzi semidistrutti senza collegarli al Biferno e tra ventidue giorni ci racconteranno che qualche diavoleria improvvisa e non immaginabile impedirà di fornire quell’acqua a Benevento?
Ci devono dare spiegazioni i due amici Mastella e Bonavitacola ma potrebbe chiarire qualcosa anche il sindaco di Solopaca, Pompilio Forgione, che è anche il coordinatore del distretto sannita dell’Ente Idrico Campano.
Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”