L’Arcivescovo Serafino Sprovieri architetto della pastorale in una pubblicazione di Giuseppe De Simone
di Mons. Pasquale Maria Mainolfi
Don Pino De Simone, nato a Cropalati (CS) nel 1961, presbitero dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati, dottore in Teologia dommatica e Filosofia, ha pubblicato recentemente un volume di 256 pagine per ricordare il magistero di Mons. Serafino Sprovieri nella Chiesa diocesana di Rossano – Cariati dal 1984 al 1992. Il titolo: “Serafino Sprovieri padre, maestro e amico”, editoriale progetto 2000, Cosenza 2024.
Il testo ripercorre, attraverso una ricerca attenta e meticolosa, i primi anni di generoso ministero episcopale di Mons. Sprovieri, innamorato cantore della Madonna ed amico premuroso e sollecito dei sacerdoti. La profonda comunione con Maria sprigiona nell’attività pastorale del Vescovo Serafino una luce senza tramonto che l’autore del libro evidenzia in modo egregio ed esaustivo.
L’ Anno Mariano 1983 realizzato in Rossano, per ricordare il XIV centenario dell’Achiropita, genera una fioritura di nuove vocazioni al sacerdozio. I numerosi scritti del Pastore calabrese spaziano dai temi pastorali a quelli di ampia cultura, facendo di lui un lettore attento di eventi ecclesiali, politici e storici. Giustamente è stato definito “Architetto della pastorale” e nei 15 anni di ministero beneventano ho potuto constatare da vicino la grandezza di questo meraviglioso “uomo di Dio”.
In Serafino Sprovieri emergono: il primato dell’evangelizzazione che, grazie ad una profonda conoscenza della lingua greca gli permette una predicazione vasta, puntuale, profonda ed una catechesi organizzata sapientemente nelle 8 zone pastorali dell’Arcidiocesi di Benevento; l’attenzione alla fraternità presbiterale con incontri di aggiornamento, esercizi spirituali, pellegrinaggi, agapi fraterne, che rivelano ai sacerdoti il cuore fraterno e amabile del fine tessitore di fraternità con l’arte del consiglio, dialogo paziente ed esortazione; la premura per la famiglia riconosciuta come primaria agenzia educativa e protagonista della missione dei laici nella Chiesa locale, con una speciale cura per gli organismi di partecipazione ecclesiale, quali i Consigli pastorali parrocchiali, il Consiglio pastorale diocesano e quello presbiterale; la grandezza del dono mirabile dell’Eucaristia come sorgente di vita ecclesiale, spirituale e sociale, secondo le indicazioni conciliari nel tripode “Parola – Eucaristia – Carità”; la straordinaria devozione mariana con la valorizzazione del Rosario, dove, prima che il teologo, a parlare, è il figlio che ha preso misticamente con sé ai piedi della Croce la realtà più bella di Gesù, la Madre Maria. Come suo fedele collaboratore sento di dover tracciare in modo sintetico questo profilo umano e pastorale di Mons. Serafino Sprovieri: “Magister fidei, doctor veritatis” e annunciatore della Speranza.
Sempre consapevole che la “salus animarum”, il ministero di evangelizzazione e santificazione è, e resta, il compito principale del Vescovo. Uomo di pace. Ha cercato a tutti i costi la pace, a partire dal suo motto episcopale “Beati Pacifici”, per mostrare a tutti una Chiesa “casa e scuola di comunione”.
Un tessitore di unità, capace di discernere e sostenere tutti i carismi nella loro meravigliosa diversità. Accusato di “debolezza”, perché incapace di imporsi. Ha sempre preferito essere amato anziché temuto.
Serafino Sprovieri nasce a San Benedetto,
frazione di San Pietro in Guarano (Cosenza) il 18 maggio 1930. È ordinato sacerdote il 12 luglio 1953 da Mons. Aniello Calcara di cui diviene segretario. Direttore del settimanale diocesano “Parola di Vita” (1969 -1980) e segretario dell’Unione poeti e scrittori cattolici italiani e del Premio Cosenza. Per 26 anni (1953-1979) insegna religione all’Istituto “Pezzullo” di Cosenza. Dal 1962 rettore del Seminario cosentino e dal 1975 rettore del Pontificio Seminario Teologico regionale “San Pio X” di Catanzaro. L’11 febbraio 1978, Paolo VI lo nomina Vescovo titolare di Temisonio (odierna Turchia) e Ausiliare di Catanzaro e Squillace. Il 9 Aprile 1978 è consacrato Vescovo dal Cardinale Sebastiano Baggio. Dal 1980 al 1991 regge l’Arcidiocesi di Rossano e Cariati.
Nel 1989 fonda il mensile diocesano ” Camminare insieme”. Il 25 novembre 1991 Giovanni Paolo II lo nomina Arcivescovo Metropolita di Benevento, dove fa il suo ingresso il 1° febbraio 1992 e vi rimane fino al 2006 al compimento dei 75 anni. Va via in punta di piedi, fedele al suo stile riservato e delicato. Ritorna a Cosenza dove, il 2 gennaio 2018, all’età di 87 anni, conclude la sua vita terrena. Il suo corpo riposa nella Cattedrale di Benevento ove attende l’Angelo della Resurrezione. Il suo ricordo sia una benedizione.