“Racconti Fantastici” – Scoperta straordinaria a Benevento

  

Scoperta sorprendente nel centro storico di Benevento. Eppure molti ci passano vicino ogni giorno e, stranamente, nessuno ci ha fatto caso, finora.      Bisogna essere, oltre che buoni osservatori, anche molto attenti a tutto ciò che ci circonda. È pure vero che oggi si è portati a essere distratti per la strada, un poco perché assorti nei propri pensieri, un poco perché troppo occupati a leggere e mandare messaggi con lo smartphone, oppure si è disattenti nel chiacchierare con un interlocutore,  cosi non si presta attenzione al mondo che ci circonda. Potrebbero verificarsi scontri tra persone, con i pali della luce, cadute, considerando anche i tratti di strada e i marciapiedi sconnessi, le botole, i tombini aperti non segnalati, auto e mezzi vari. A volte non si notano nemmeno le cose enormi o insolite, ci si passa vicino, senza farci caso.      Facciamo un esempio. Chi può dire che ha notato, nel centro storico, una specie di macchina del tempo? Chi l’ha notata alzi la mano.            Certamente nessuno. Eppure c’è, esiste. Questa struttura è capace di illustrare quasi duemila anni di storia.         Ovviamente è indispensabile avere un occhio allenato, ma soffermandosi a osservarla, si fanno scoperte impensabili.      Non si confondano le idee, qui non si parla della macchina del tempo di Wells, opera scritta alla fine del 1800, né si parla del tunnel spaziotemporale di Einstein.             Infine, non si prenda per visionario chi scrive.      Questo impianto esiste a Benevento, si vede nella sua magnificenza e maestosità e parla di tutto il tempo passato, fino ai giorni nostri, quasi.      A dire il vero, fino a questa estate rovente, anche noi non ci eravamo accorti di questa macchina del tempo, va bene, chiamiamola così, nella nostra stupenda città ma, qualcuno, più osservatore di noi e studioso del fluire degli avvenimenti nel tempo, meticoloso nel lavoro, ci ha fatto scoprire questa impensabile novità.      No, non ci siamo rivolti all’astrofisico Ron Mallet, che è convinto di saper costruire la macchina del tempo, ma chi ci ha aperto gli occhi è un sannita, come noi.      Oggi, tutte le città del mondo sono tappezzate di graffiti e murales, alcuni sono dei capolavori a cielo aperto, che spesso illustrano personaggi o avvenimenti di un certo rilievo. Noi, però, sappiamo che non è una moda di oggi. Nel passato, gli affreschi nelle chiese, nei castelli, nei palazzi dei nobili e dei benestanti, raccontavano storie religiose o laiche.      A questo punto, ci proponiamo come guide per far aprire gli occhi ai nostri cari cittadini distratti.        Prof. Carmine D’Agostino    Avv. Gianluca Attanasio

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