“Altra Benevento”: ’Scuola Torre, Mastella minaccia le famiglie invece di riparare ad errori e violazioni’

Oggi il sindaco di Benevento, on. Clemente Mastella, annuncia a mezzo stampa che se il Comune dovesse perdere il finanziamento per l’abbattimento delle scuole Nicola Sala e Federico Torre, gli alunni dovranno frequentare i doppi turni in tre scuole diverse della città. 

Che cosa hanno fatto di male gli scolari e le famiglie per meritare questa punizione? Perché Mastella teme che il Ministero possa revocare il finanziamento di 17 milioni di euro? 

In realtà il pericolo è reale ma solo per responsabilità del Comune che ha approvato il progetto con numerosi errori, contraddizioni clamorose e violazioni urbanistiche.

Nonostante le ripetute segnalazioni del movimento “Altra Benevento è possibile” e del Comitato “Salvare le scuole Sala-Torre e il quartiere Mellusi” l’amministrazione comunale non ha voluto correggerli, anzi, per coprirli ha prodotto ulteriori false attestazioni (Validazione e Delibera di GC 63 del 15 marzo) ed ha consegnato il cantiere alla ditta pur sapendo che proprio gli errori di progetto comporteranno interruzioni ripetute, blocco dei lavori, impossibili varianti, revisioni dei prezzi e contenziosi che non consentiranno di concludere i lavori entro il 31 marzo 2024 (già si registra un ritardo di 5 mesi sul cronoprogramma) con il rischio concreto di perdere il finanziamento PNRR.

Grazie a questo disastro “amministrativo” e al rifiuto ostinato di Mastella e del suo assessore Mario Pasquariello di rivedere le sciagurate decisioni, il quartiere Mellusi rischia concretamente di ritrovarsi senza le scuole e con un cantiere abbandonato.

Di certo la responsabilità non è degli studenti, delle famiglie, dei professori, del personale scolastico, dei residenti, dei commercianti e di chi lavora in quel quartiere!

Hanno responsabilità evidenti, invece, gli assessori super indennizzati del Comune; i dirigenti e i tecnici comunali che hanno firmato gli atti;  i consiglieri di maggioranza e anche quelli di opposizione (ad eccezione di Farese che ha procurato alcuni documenti) che hanno solo balbettato qualcosa nelle costosissime commissioni consiliari senza produrre le denunce necessarie per impedire questo disastro; le forze politiche cioè Fratelli d’Italia, Forza Italia, PD, Azione, Verdi-Sinistra e il Movimento 5 stelle (pare sia prossimo solo un intervento della Lega); i parlamentari e i consiglieri regionali Matera, Rubano, Abbate, Mortaruolo; i sindacati e il Comitato di Quartiere. 

Tutti sono rimasti finora in silenzio per non apparire responsabili della eventuale “perdita del finanziamento” senza capire che il rischio vero è la cattiva utilizzazione dei soldi pubblici (a vantaggio solo dei tecnici, della ditta e degli avvocati) senza realizzare l’opera e con un disastro al centro del quartiere, vicino ad importanti uffici pubblici. 

Sono rimasti in silenzio o defilati, finora, anche gli ignavi della tranquilla Benevento, quei cittadini e soprattutto professionisti e commercianti abituati a “non apparire” per non inimicarsi il “politico che può sempre servire” lamentandosi in privato ma senza “mischiarsi” con il Comitato Civico che coraggiosamente e con impegno, studia, informa e si ricorda che le città civili sono tali quando c’è “cittadinanza attiva”.

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”

P.S. Gli esposti al Ministero sono pubblicati su www.altrabeneventopossibile.it/

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