Pasquale Orlando – Solitudine, povertà e fragilità. Il volontariato non “chiude per ferie”


 “L’allungamento della vita è forse il più grande successo italiano. I problemi e le opportunità che ne derivano vanno affrontati con ragionamento e scelte condivise”.

 «L’estate è il periodo più difficile dell’anno soprattutto per gli anziani che vivono da soli. Siamo vicini a loro con i nostri volontari e la nostra capillare rete sul territorio, ma la richieste che ci giungono sono tantissime e abbiamo bisogno di volontari per poter dare una risposta a tutti. Basta poco per dare serenità ad un anziano solo, una telefonata, una visita a casa, una passeggiata da fare insieme. Ecco perché ci appelliamo alle persone di ogni età, chiedendo di dedicare un po’ di tempo per essere al nostro fianco e portare un sorriso a chi è solo e in difficoltà». 

Così  Pasquale Orlando consigliere del CESVOLAB Irpinia Sannio -affinché in tanti decidano questa estate di dedicare qualche ora della settimana a chi è solo, specialmente alle persone anziane, «perché aiutare gli altri fa bene».

“Un’altra estate difficile per gli anziani non autosufficienti: non basta l’aria condizionata dei centri commerciali per battere solitudine e difficoltà di cura”.
“La nostra provincia ha un tasso di età media più alto rispetto alle altre province della Campania e deve porsi il problema di molti comuni che sembrano case di riposo, stretti da denatalità e nuova emigrazione. 

Il Volontariato, infatti, non va in vacanza. E neanche il suo spirito di volontariato e di attenzione. E molto spesso, in vacanza non ci vanno neanche tanti anziani, uomini e donne, che nei mesi più caldi dell’anno restano da soli a casa mentre i loro parenti sono al mare o in montagna per vivere qualche giorno di relax, lontani dal lavoro e dagli impegni quotidiani.

“Aperti per ferie”, dunque, è il programma di tante associazioni di volontariato per l’invecchiamento attivo che offrono una risposta articolata e diversificata per andare incontro ad esigenze di aiuto concreto, di compagnia e socializzazione.

Perché «le ondate di calore e un maggior senso di solitudine possono rendere la vita di tutti i giorni più difficile da affrontare, soprattutto per le persone più fragili e sole». 

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