Grande successo a San Lorenzo Maggiore per la prima della rappresentazione teatrale: “Dopo Pasqua…é festa ancora”

Ieri sera, in piazza Largo di Corte, applauditissimi gli attori della locale associazione culturale: “A. Lamparelli” attiva sul territorio da ormai 14 anni. L’affiatato gruppo teatrale ha aperto i festeggiamenti per il santo patrono San Lorenzo, con una commedia in dialetto laurentino scritta e diretta da Domenico Gillo, già primo presidente dell’associazione.

La trama dell’opera è presto detta, un piccolo paesino del sud, in un tempo indefinito tra il secondo dopoguerra e oggi, è sconvolto dell’apparizione della Madonna a una giovane compaesana. A dire il vero, l’apparizione non pare autentica a tutti ma anche chi non crede alla visita della Madonna alla giovane, ritiene che la faccenda possa giovare ai propri affari. Quale maggiore attrattiva degli interessi? La tranquilla vita di paese è sconvolta dalla faccenda e la casa di Antonio e Maria, una coppia di anziani del posto, diventa teatro di sotterfugi, intrighi, confessioni e momenti di profonda saggezza popolare, regalando al pubblico anche genuine risate e sani spunti di riflessione su temi sentiti da tutti gli abitanti dei piccoli paesi dell’entroterra italiano quali la difficoltà per i giovani di realizzarsi restando in paese e l’importanza, per chi è partito, di non dimenticare le proprie radici. Il pubblico, numerosissimo, ha aderito con entusiasmo all’iniziativa e oggi si replica. 

Di seguito l’elenco degli attori in scena: Mario Pengue, Giovanna Paolella, Domenico Gillo, Areobaldo Meoli, Francesco Marciano, Ornella Meoli, Luciano Di Libero, Sandra Garofano, Giuseppe Meoli, Anna Maria Tommasiello, Laura Pengue, Marina Ruggiero, Mario Limata, Giovanni Ciarleglio. A questo elenco va aggiunta una lista altrettanto lunga di altri associati o semplici simpatizzanti dell’associazione culturale e della comunità laurentina che in diversi modi hanno contribuito alla riuscita della manifestazione. Staff tecnico, trucco e parrucco, luci, audio, fotografia e riprese, suggeritori e assistenti di palco, addetti alla vendita dei biglietti e all’accoglienza del pubblico e ancora tanti altri che con piccoli gesti hanno permesso che ancora una volta, in una sera di agosto, oggi come 14 anni fa, la piazza si fa popolo e il popolo si fa teatro.

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