Guardia Sanframondi – I Riti dell’Assunta nelle foto di Giovanni Mancini
E’ stata inaugurata sabato 20 luglio nella suggestiva location della Casa di Bacco in piazza Castello a Guardia Sanframondi la mostra fotografica “I Riti dell’Assunta in una Fotografia” realizzata con scatti del maestro Giovanni Mancini.
Dopo il taglio del nastro da parte di padre Fausto Carlesimo, già Prepositodell’Oratorio dei Padri Filippini e Giudice presso il Tribunale Ecclesiastico Beneventano di Appello, che ha anche tratteggiato la figura artistica di Giovanni Mancini e ricordato il profondo significato dei Riti Settennali dal punto di vista dell’antropologia teologica; mentre, la professoressa Rita Fusco ha offerto alla folta platea un’interessante interpretazione dei Riti dell’Assunta dal punto di vista dell’antropologia culturale. Il parroco Don Giustino Di Santo ha portato il saluto del Vescovo della Diocesi, Mons. Giuseppe Mazzafaro, trattenuto a Roma per inderogabili motivi diocesani ed ha ribadito la necessità di evitare un’eccessiva spettacolarizzazione dei Riti dell’Assunta che rappresentano:”una sorta di filo millenario che lega il passato e il presente della comunità guardiese e che attraverso i Riti Settennali riscrive a lettere di sangue il patto comunitario”.
“ Con questa mostra non abbiamo alcuna pretesa di analizzare i Riti dell’Assunta” -ha affermato Amedeo Ceniccola, fondatore della Casa di Bacco, “che nella loro straordinaria inattualità penitenziale rappresentano un grande patrimonio spirituale dell’umanità sofferente. Con questa mostra vogliamo semplicemente rendere omaggio all’intera comunità guardiese che li anima da tempo immemorabile e, nel contempo, vogliamo ricordare un amico, un’artista poliedrico, Giovanni Mancini, autore degli scatti che ci accingiamo ad ammirare e che, purtroppo, oggi ci guarda dall’alto dei cieli. E consentitemi di chiarire il perché, il motivo di questa mostra sui Riti nella Casa di Bacco: il vino oltre ad essere l’elemento cardine dell’economia guardiese è presente nei Riti (insieme al sangue) e, in qualche modo, li caratterizza. Viene offerto ai battenti durante la processione non per disinfettare le ferite bensì in segno di riconoscimento identitario e collettivo dell’intera comunità guardiese. Da ciò è nata al decisione di allestire la mostra nella Casa di Bacco”.
La mostra resterà aperta fino al 31 luglio dalle ore 18.00 alle 20.00.