“Rinascita Guardiese”: Accadde oggi: 13 luglio 1999

L’associazione Rinascita Guardiese continua la pubblicazione di  documenti  inerenti la nostra storia per coltivare la memoria e …   progettare il futuro partendo dal passato

Puliamo Guardia, puliamo la città:

Il Sindaco Ceniccola per celebrare i primi 30 giorni di vita della nuova amministrazione organizza la prima, grande giornata di ambientalismo comunitario della storia di Guardia Sanframondi ed invita i concittadini a rinunciare alla gita domenicale fuori casa per aiutarlo a ripulire le strade del paese. Un gesto simbolico contro il degrado urbano ed una dimostrazione concreta di voler essere a servizio della comunità guardiese

Villa comunale (via Parallela)

Il Sindaco Ceniccola dopo aver  ripulito  lo spazio antistante l’asilo nido in via Parallela (in costruzione da circa 30 anni ed in stato di completo abbandono) saluta e ringrazia tutti i cittadini che hanno partecipato alla più grande giornata di volontariato ambientale mai organizzata prima.

Fonoregistrazione del discorso pronunciato dal Sindaco Ceniccola  in data  13 luglio 1999

   Amici e concittadini,

nei giorni scorsi ho giurato sulla Costituzione italiana di essere il Sindaco di tutti, a servizio dell’intera comunità e quella odierna, a distanza di un mese dal voto elettorale, è stata la plastica dimostrazione di voler essere, per davvero, a servizio dell’intera comunità guardiese. In poche parole, abbiamo voluto in tal modo festeggiare il primo mese, il cosiddetto“compimese” della nuova Amministrazione Comunale che  hol’onore di rappresentare. La manifestazione odierna è stato un vero e proprio atto d’amore verso la nostra comunità e ringrazio dal profondo del cuore tutti coloro che non  hanno fatto cadere nel vuoto il nostro invito e si sono messi al lavoro di buon ora e sotto il sole cocente per ripulire le strade delnostro paese. Innanzitutto, devo ringraziare Pasquale Falluto,Marino Mancinelli e il maestro Vincenzo Di Crosta, conosciuto da tutti come il maestro Cenzino, responsabili rispettivamente del circolo  Coldiretti, del Circolo Viticoltori e del gruppo scout La Salle che hanno raccolto il mio invito e mobilitato qualche centinaio di persone per dar vita a questa straordinaria manifestazione di ambientalismo comunitario. 


Un evento mai organizzato prima d’oggi, a memoria d’uomo, nella nostra comunità e per questo motivo ringrazio di vero cuore voi tutti a nome personale e dell’intera comunità guardiese che ho l’onore di rappresentare. Inoltre,consentitemi di parteciparvi il mio stato d’animo. Sono felice, felice come solo un bambino può esserlo nei suoi momenti di vita legati al gioco. Sono felice nel vedere questa esplosione di vita e di gioia. Sono felice perché in poche ore e con il lavoro di centinaia di giovani e meno giovani abbiamo letteralmente cambiato il volto di questo borgo, di questo nostro paese che era sepolto sotto una montagna di monnezza ed appariva abbandonato a se stesso. Non posso nascondere però, che mi ha addolorato il dover constatare che nessuno degli ex amministratori, nessuno dei candidati e dei consiglieri della lista “Per Guardia” e nessun ambientalista “professionista” si è voluto sporcare le mani questa mattina assieme a noi. Questi signori che per decenni hanno governato la nostra comunitàhanno girato la testa dall’altra parte in segno di disprezzo, hanno preferito continuare a passeggiare senza rinunciare  a sghignazzare alle spalle di coloro che armati di ramazza ripulivano le strade e le piazze del paese. Io non riesco a trovare le parole per definire il comportamento di questi nostri “bravi” amministratori o di qualche ambientalista a giorni alterni e che si é permesso di definire una  manifestazione come quella odierna: … “diseducativa”.

     A mio avviso, sicuramente abbiamo dato vita ad una straordinaria manifestazione d’amore per la nostra comunità che sicuramente merita di più e di meglio.

  Quella odierna è stata, in primo luogo, un’iniziativa tendente a diffondere, rafforzare e sviluppare la sensibilità tra i giovani, soprattutto, sulle problematiche ambientali che condizioneranno sempre di più il nostro futuro, il futuro delle nuove generazioni. Ma quella odierna è stata anche una giornata di ribellione civile per sconfiggere o cercare di sconfiggere il degrado e riaffermare con forza i valori della civiltà e del rispetto per se stessi, per gli altri e per l’ambiente in cui viviamo. Sono felice perché per un giorno (e mi auguro che questo non duri solo un giorno) siamo riusciti a smentire ciò che, ormai, è quasi un luogo comune e cioè la strada e le piazze intese come luogo e occasione per mettere in essere esclusivamente fenomeni di devianza sociale.  

   Oggi abbiamo dimostrato che non sempre è così e abbiamo concretamente fatto vedere che anche le piazze possono diventare una palestra di vita sana e felice e, addirittura, anche le strade possono diventare un’aula scolastica dove poter svolgere per esempio una bella lezione di educazione ambientale. In conclusione, abbiamo voluto lanciare un segnale a tutti i cittadini richiamando ognuno alle proprie responsabilità e voglio cogliere l’occasione per invitarvi a partecipare  anche alla campagna denominata “Puliamo il mondo” promossa  da Legambiente con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente. Una grande iniziativa di volontariato ambientale che vedrà milioni di persone impegnate non solo a pulire la cosiddetta “casa comune” ma anche per ricordare chel’attenzione per l’ambiente, per il prossimo, per il proprio paese sono fondamenti indispensabili per una società moderna e civile. Io ne sono convinto e voi oggi avete dimostrato di crederci come me e più di me. E di questo ne sono sinceramente felice ed orgoglioso. 

Grazie dal profondo del cuore a tutti e buon ritorno a casa.

P.S. Per amore di verità è doveroso ricordare che l’asilo nido in via Parallela (attualmente adibito anche a sede della Protezione Civile) è statocompletato nell’anno 2003 con il finanziamento di 420milioni di lire chiesto ed ottenuto dal Sindaco Ceniccola e i nuovi amministratori hanno deciso di abbatterlo e ricostruirlo con i soldi del PNRR.

Ai guardiesi l’ardua sentenza 

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