“Rinascita Guardiese” :Accadde oggi: 2 giugno 2001

L’associazione RINASCITA GUARDIESE continua la pubblicazionedi documenti inerenti la nostra storia per coltivare la memoria e… progettare il futuro partendo dal passato

Il 2 giugno, ricorrenza della nascita della Repubblica, torna a essere festa di serie A

Sacrario comunale – Via S. Antuono

Dopo più di vent’anni, il 2 giugno, ricorrenza della nascita della Repubblica, torna ad essere un giorno festivo e il Sindaco Ceniccola chiama a raccolta il popolo guardiese per ricordare e onorare i padri della Costituzione.

Fonoregistrazione del discorso pronunciato dal Sindaco Ceniccola  il 2 giugno 2001

     Amici e concittadini,

un Paese senza memoria non può avere un futuro. Il futuro di un Paese affonda le radici nel passato e noi oggi siamo qui per vivificare il nostro passato  e farlo diventare il punto di forza per progettare il nostro futuro. Abbiamo il dovere di ricordare perché la memoria corta genera i mostri (per dirla con il filosofo George Santayana).

    Nell’ormai lontano 2 giugno 1946 il popolo italiano scelse, tramite un referendum popolare una nuova forma di governo, decidendo di passare dalla Monarchia alla Repubblica e dando, in tal senso, immediato mandato all’assemblea Costituente. Era da tempo che la Repubblica non celebrava degnamente l’anniversario della propria nascita, come se si trattasse di un evento scontato o di poca importanza. Mentre è bene ricordare, soprattutto ai più giovani, che l’istituzione della nostra Repubblica è stata invece una conquista difficile e contrastata. Anche dopo la proclamazione dei risultati del referendum non era affatto scontato che i Savoia se ne sarebbero andati pacificamente. Quando il Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi si recò dal re per proporgli la delega dei poteri, irritato dalle protratte resistenze, uscì dal Quirinale dicendo al ministro della Real Casa Falcone Lucifero: “E sta bene: domattina o lei verrà a trovare me a Regina Coeli o verrò io a trovare lei”. E questo mi piace ricordarlo per far capire a tutti il clima di incertezza che regnava sul nostro Paese. 

   E, invece, ha già più di 50 anni e ha realizzato traguardi di emancipazione politica e sociale che nessun regime precedente aveva neppure tentato. Da paese sconfitto, povero, deriso, l’Italia è diventata, con la Repubblica e grazie alla Repubblica, una democrazia europea forte e rispettata. Per questo motivo, dobbiamo oggi e sempre festeggiarla e rafforzarla con il nostro impegno nelle Istituzioni.

    Oggi che, giustamente, a mio avviso, questa data storica è stata ripristinata come festa nazionale per volere espresso nel novembre scorso dalla Presidenza della Repubblica è nostro dovere ricordare, con riconoscenza ed orgoglio, i padri della Costituzione e della Repubblica Italiana assieme a tutti i nostri militari caduti per la difesa della Patria.

    E non posso nascondere che sono addolorato nel dover costatare l’assenza (ingiustificata) di tutti i consiglieri della lista “Per Guardia” ad una manifestazione così nobile. Questa manifestazione vuol sottolineare il grande significato politico, ideale e culturale di quel 2 giugno 1946 e onorare, nel contempo, il ricordo anche dei valorosi cittadini guardiesi che per l’amata Patria, si sono sacrificati in nome della libertà.

Viva la Repubblica! Viva la democrazia! Viva l’Italia.

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