Collocazione della targa in ricordo delle vittime dei bombardamenti – Interrogazione del gruppo consiliare ”Città Aperta”
“Dov’è finita la stele in ricordo delle vittime dei bombardamenti del ’43?”. E’ quanto chiedono Luigi Diego Perifano e Angelo Miceli, consiglieri del Gruppo “Città Aperta”, in merito alla targa che era stata posta nei giardini dell’Arco di Traiano nel 2015, rimossa dopo i lavori per realizzare il “lapidarium”.
Nel merito i consiglieri hanno protocollato un’interrogazione (che si allega), indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale di Benevento, al Sindaco Mastella, agli assessori con delega ai Pics e alla Cultura e al segretario Generale, per conoscere i motivi della rimozione della targa, il luogo dove è attualmente custodita e se si intende ricollocarla nella stessa area.
Interrogazione presentata dai consiglieri di Città Aperta:
Premesso che
- in data 19.09.2015 fu installata, nell’area dei giardini dell’Arco Traiano ove è stato attualmente posizionato un “lapidarium”, una targa con stele dedicata alle oltre duemila vittime civili dei bombardamenti aerei del 1943;
- la cerimonia, Organizzata dalla sezione di Benevento dell’Archeoclub d’Italia con il patrocinio del Comune di Benevento, e a cui presenzieranno autorità civili, militari e religiose, si svolse nell’ambito della settima edizione della manifestazione “Deleta (urbs) Beneventum” per ricordare i tragici accadimenti dell’agosto-settembre 1943;
- la violenza dei bombardamenti, e la conseguente strage di vittime innocenti rappresentano un capitolo indelebile nella memoria storica della cittadinanza;
- nel corso dei lavori che hanno interessato l’Arco Traiano, la stele commemorativa è stata inopinatamente rimossa;
Tanto premesso, interrogano la Sv per sapere: - le ragioni per le quali è stata rimossa la stele commemorativa delle vittime civili dei bombardamenti del ‘43;
- dove essa è attualmente custodita;
- se e quando sarà ricollocata al suo posto, ad imperitura memoria delle tragedie di ogni guerra.
Benevento 30/04/2024 - Fir.to Luigi Diego Perifano Angelo Miceli