All’Auditorium Sant’Agostino, Vinicio Capossela ha incantato il pubblico con il concerto ”Tra Maleventum e Beneventum”


Un trionfo di pubblico e critica per Vinicio Capossela accolto a Benevento da una folla immensa e festante di appassionati estimatori, assiepati, Venerdì sera, all’Auditorium Sant‘Agostino, dove l’artista si è esibito con il suo spettacolo “Tra Maleventum e Beneventum”, evento da mesi sold out.

Il titolo del trascinante concerto “Tra Maleventum e Beneventum”, rappresenta l’interesse del cantautore di origini irpine, per la cultura arcaica e popolare dell’Irpinia e del Sannio, come dimostra la sua vasta produzione musicale, e in particolare l’album “Canzoni della Cupa”.

Vinicio Capossela, uno dei più grandi e apprezzati artisti della scena italiana contemporanea, incanta i serpenti con la sua sapiente fascinazione, giocata a metà tra il domatore circense e il prestigiatore teatrale, eseguendo brani noti e meno noti, ma tutti amatissimi e cantati insieme al pubblico di seguaci in adorazione estatica, sempre in equilibrio volutamente instabile tra ricerca musicale, intrattenimento raffinato e analisi antropologica e sociologica, tra misteri, folclore, affanni e vita reale di un’umanità sempre ambiguamente alle prese con la sopravvivenza.

Raffaele Tiseo, orgoglio della musica locale e nazionale, eccezionale polistrumentista Beneventano di fama internazionale riconosciuta, lo accompagna suonando,magistralmente, come sempre, ora il violino, ora il piano, ora la Ribeca, antico e affascinante strumento ad arco, forse di origine araba, usato già dai trovatori e dai menestrelli medievali.

A un certo punto li raggiunge pure, a sorpresa, Vincenzo Briuolo, mandolinista, componente del gruppo musicale chiamato spiritosamente “Banda della Posta”, amico di Capossela.

Ovazioni finali tra danze e canti, con immancabile assalto per foto e autografi.

Nella stessa mattinata Capossela è stato anche protagonista di un incontro speciale con gli studenti e le studentesse del Sannio, un’opportunità unica, aperta anche al pubblico, di dialogo e approfondimento, moderato dalla professoressa Aglaia McClintock dell’Unisannio e dalla direttrice artistica dell’Accademia di Santa Sofia, Marcella Parziale, che hanno affrontato tra i vari argomenti, il tema del potere unificante della musica e della cultura come strumenti per la comprensione reciproca.

Il concerto-spettacolo di Capossela, faceva parte della Stagione Artistica, promossa da Accademia di Santa Sofia insieme a Università degli Studi del Sannio e Conservatorio “N. Sala” di Benevento. Affiancati da quest’anno, anche da Banco Bpm.

Il consueto preludio allo spettacolo è stato curato da Aglaia McClintock, Professore Associato di Diritto Romano e Diritti dell’Antichità al Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi (DEMM) Unisannio, con un bellissimo intervento intitolato “Mio è l’Oriente, mio è l’Occidente”, in cui ha ricordato la storia multiculturale della città di Benevento quando era centro nevralgico della Romanità.

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