Ancora Pasqua…La Pasqua resta nei nostri cuori quando viviamo nel regno della Divina Volontà
“Il Regno della Divina Volontà è retto da un Re che ha servito tutti i Suoi sudditi, ai quali si genuflette e lava loro i piedi!…
Non si era mai visto, né mai si vedrà una cosa simile!,Eppure è accaduta qui, nella nostra quotidianità: Gesù, il Re dei re è sceso dal cielo per servire tutti noi, genuflettendosi e lavando i piedi agli Apostoli. Ma, il servizio non si esaurisce qui: anzi, esso è appena all’inizio! Gesù consuma, con i Suoi apostoli, la Pasqua ebraica e la trasforma nella Pasqua cristiana, immolando Se Stesso con il Sacrificio della Croce e, risorgendo, ha riaperto a tutti noi l’accesso al Regno Eterno di Dio! L’uomo, purtroppo, è stordito e
palleggiato da due forze che si oppongono, si lottano l’una e l’altra: il bene e il male. Il bene viene da Dio e procede dall’interiorità della persona umana alla sua esteriorità; l’altra, il male, viene da satana ed è intrusiva, artificiosa e rovinosa, agendo dal suo esterno verso le profondità dell’anima, di cui si impossessa e la induce ad imboccare strade sbagliate e a peccare, trasgredendo la Volontà Divina.
L’anima ha la piena facoltà di trasgredire e di opporsi al Volere Divino, perpetuando di vivere nel peccato e rinunciando al discernimento, al perdono, alla riconciliazione. Se decide per questa seconda opzione malefica deve essere consapevole di assecondare le tentazioni di satana, pur avendo volontà d’intendere e di volere per respingerle. Non è fatuo reiterare, però, che la cessione volontaria alle tentazioni di satana è un volontario divorzio dalla comunione con Dio e provoca una evidente interruzione della relazione dello spirito con l’anima e il corpo della persona che, perciò, permane nello stato di morte spirituale, vanificando l’opera redentiva operata da Cristo che, con il Suo Sacrificio ha ridato vita al Soffio Primordiale alitato dallo Spirito del Creatore nelle narici di Adamo. Ovviamente, opino che, in tal caso, lo spirito, non muore con il corpo, ma è posto fuori causa dalla relazione con Dio ed è assegnato alla custodia divina, mentre il corpo è affidato alla sua dissoluzione.
L’uomo che abbandona la direzione del suo spirito rompendo la relazione con lo Spirito Santo di Dio, sceglie di inoltrarsi in un fitto, intrigato ingorgo in cui il male e il bene confliggono caoticamente, con un’assurda vanità e scollatura della mente e della ragione. Il morto spirituale, sia che si tratti del più erudito del mondo o che fosse il più alto dignitario del cattolicesimo, è un dissociato volontario dal Divino Volere che privilegia le voluttà della carne ed il possesso dei beni mondani, specie, quelli del vicino di casa. Le guerre espansionistiche di oggi e di sempre ce lo tratteggiano con grande eloquenza! Questo ateismo sempre più tracimante ha eroso nei secoli tutti i valori fondamentali della vita, sconsacrando l’uomo e il mondo che lo ospita. Questo è il punto di non ritorno al quale siamo pervenuti ed, ora, la storia è nell’attesa di scrivere la parola “FINE”, se l’umanità non sarà capace di fare una brusca frenata e invertire il senso di marcia. Purtroppo, è improbabile che ciò avvenga, fin quando certi poteri assoluti restano feudi inespugnabili affidati a “sepolcri imbiancati e/o a razze di vipere” come profetizza Gesù.
Quando la morte spirituale ultimerà lo sterminio globale, questo folle mondo finirà, oppure, sarà salvato una seconda volta dal ritorno di Cristo, come già avvenuto 2000 anni fa. L’allarme di S. Paolo è sempre attivo: “Per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo”. Ci dovevamo scrollare di dosso questo ingombrante marchio di traditori. Nel dare ascolto a satana, avevamo tradito la fiducia che Dio ci aveva accordato, facendoci vivere beati nel Suo Regno Eterno. Ma non potevamo assolutamente liberarci da soli. Occorreva un intervento Divino e Dio si compiaceva di fare incarnare il Suo Unico Figlio nel seno dell’unica donna pura della terra: la Santissima Vergine Maria!
Naturalmente, sarebbe stato possibile se Maria avesse accettato, perché Dio è rispettoso della libertà che ha donato all’uomo! E’ stupefacente che Maria avesse pronunciato quel meraviglioso “SI”, senza nemmeno informare il Suo promesso sposo. Grazie a Maria e grazie a Giuseppe, lo strabiliante progetto della salvezza, nonostante le vergognose implicazioni sacrificali del Martirio della vita dell’autore della vita stessa, si è compiuto. Cristo ha magnificato la regalità dell’uomo nell’universo, rendendo possibile l’impossibile: il dono dell’alito spirituale perduto per sua colpa. Gli apostoli che hanno condiviso la quotidianità con il loro Maestro, tutte le peripezie del cammino messianico, le tribolazioni dell’incredulità dominante, le persecuzioni, le paure di bere allo Stesso Calice, restano scioccati all’apparire, in carne e ossa, di Gesù Risorto, nel cenacolo a porte chiuse. Sono presi da grandi tremori nell’udire Gesù: “Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi”. Detto questo soffia su di loro e aggiunge: “Ricevete lo Spirito Santo. A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti”. (Gv 20, 19-23) Qual’ è il nostro discernimento più giusto per questa Pasqua 2024? La gioia di essere stati liberati dalla morte spirituale che ci aveva privato della fiducia, della comunione, dell’amore di Dio. La Nuova Alleanza è ristabilita. Ora, abbiamo tutti la grande responsabilità di ospitare lo Spirito di Dio che, per la seconda volta si è compiaciuto di soffiare su di noi quel primordiale alito vitale. Così, ogni Pasqua sia anche per noi una risurrezione dei propositi dello spirito soffiato da Gesù agli Apostoli e una carica all’evangelizzazione! A.M.D.G.
AUGURI DI BUONA, SANTA PASQUA A TUTTI.
Francesco Gaetano