Fiorenza Ceniccola – Diciamo NO alle ambulanze del 118 senza medico a bordo


  Sulla necessità di garantire la presenza di un medico a bordo del mezzo di soccorso 118 per rispondere in modo tempestivo alle emergenze sanitarie si è scritto e detto tanto in questi mesi; quindi, per farla breve, a mio avviso, la sperimentazione avviata dall’ASL di Benevento è sbagliata e … dannosa.

    E’ sbagliata perché, in tal modo, si fa aumentare il costo del servizio urgenza/emergenza (è di ieri la notizia che il costo di ogni automedica è di ben 300mila euro annui -compreso il personale impiegato (autista e infermiere)-  e, nel contempo, sicuramente si fa diminuire l’efficacia della prestazione che si offre al cittadino in uno stato di emergenza, in uno stato di codice rosso.

Inoltre, è dannosa perché abbiamo già dovuto registrare due gravi episodi (con la morte dei pazienti) avvenuti nei mesi scorsi a Cusano Mutri e San Lorenzello.

Quindi, possiamo dire che con la demedicalizzazione delle ambulanze dell’ASL  di Benevento, il servizio 118 è peggiorato per i seguenti motivi:1) Sono aumentati i tempi dell’intervento medico sui codici rossi.2) Non di rado i pazienti gravi in codice rosso sono trasportati con ambulanze senza medico a bordo.3) E’ diminuita la funzione di filtro sul territorio con sovraffollamento dei Pronto Soccorso ospedalieri.4) Frequentemente i medici della Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) sono stati chiamati a svolgere la funzione di medico dell’emergenza 118.5) Nei casi di incidenti stradali ( e/o interventi in codice rosso) l’automedica e l’ambulanza raramente arrivano simultaneamente e si deve attendere l’un l’atro con aumento dei tempi di soccorso.

Considerato tutto ciò, è chiaro che c’è qualcosa che non quadra in questa sperimentazione che si vuol mettere in campo per far fronte alla cosiddetta carenza di medici da utilizzare sulle ambulanze del 118. A tal proposito, nel ricordare che i 48 medici in servizio riescono ancora a ricoprire tutti i turni di servizio senza nemmeno ricorrere alle cosiddette “prestazioni aggiuntive” previste dall’art.115, comma 2, del CCNL dell’Area sanità del 19/12/97 , una domanda nasce spontanea:- L’utilizzo delle auto medicate senza medico a bordo è veramente la soluzione più giusta per far fronte alla situazione che si è determinata in merito alle ambulanze del 118?

Da parte mia, mi limito semplicemente a sottoporre all’attenzione del Consiglio Comunale quanto dichiarato nei giorni scorsi dal dott. Mario Balzanelli, Presidente della Società Italiana Sistema 118, in merito alla sperimentazione avviata dall’ASL di Benevento: “ Va chiarito che anche nei confronti di una situazione clinica più sfumata ma che il paziente lamenti come emergenza percepita è il medico che fa diagnosi, che può dire: tu rimani a casa oppure no. Chi decide se un quadro minore nasconde un insidia potenzialmente letale per la vita? E ce ne sono tantissimi di esempi, le cronache sono strapiene oppure che una situazione più eclatante invece meriti, in qualche modo, di essere governata e gestita a domicilio; in stato acuto questo chi lo decide? E’ straordinario che si discuta dell’importanza del medico a bordo del sistema 118 da parte di soggetti che medici non sono. Non è accettabile e ricevibile. Il medico non può essere sostituito e salva la vita tutti i giorni. La SIS ha supportato un disegno di legge che prevede l’incentivazione dei medici, degli infermieri e degli autisti soccorritori mediante il riconoscimento di indennità specifiche di rischi ambientale e biologico. E’ necessario considerare l’importanza del medico ma anche i rischi, lo stress, la qualità di vita che lo stesso in qualche modo sceglie e patisce decidendo di lavorare in un sistema territoriale 118. Per questo auspichiamo che il legislatore sia premiante nei confronti di tutti coloro i quali adottano e privilegiano questa scelta vocazionale. Non piuttosto dimenticandoli edisincentivandoli in ogni modo”.

        Credo che non ci sia niente altro da dire. Nient’altro da aggiungere.

Guardia Sanframondi 13/03/2024

                                                               Fiorenza Ceniccola

La consigliera Ceniccola si era già interessata più volte del problema delle ambulanze prive di medico a bordo . Pubblichiamo un suo intervento in consiglio comunale di Guardia Sanframondi risalente allo scorso mese di gennaio.

                                           AL SINDACO DI GUARDIA SANFRAMONDI

                                       AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Ordine del giorno: Richiesta al Direttore Generale ASL Benevento

                                  di non demedicalizzare le ambulanze del 118    

                                  dei PSAUT di Cerreto Sannita e San Bartolomeo in Galdo. 

    La sottoscritta Fiorenza Ceniccola, Consigliere Comunale del gruppo Forza Italia

AVENDO APPRESO che l’ASL di Benevento ha redatto un progetto sperimentaledi riorganizzazione del servizio 118 in cui si prevede la “demedicalizzazione”  anche dell’ambulanza presso la postazione SAUT/PSAUT  di Cerreto Sannita e di San Bartolomeo in Galdo con grave penalizzazione dei cittadini dell’intera alta valle del Titerno e del Fortore nelle richieste di emergenza sanitaria;

CONSIDERATA l’orografia del territorio e le condizioni della rete viaria di queste aree che rappresentano la zona di confine del Sannio verso il Molise e la Puglia;

PRESO ATTO che il personale medico attualmente in servizio (48 medici) non è sufficiente per mantenere la medicalizzazione in tutte le postazioni;

IN ATTESA dell’espletamento di nuove procedure concorsuali per il reclutamento del personale medico;

CONVINTA di ben interpretare lo stato di preoccupazione dell’intera cittadinanza

CHIEDE

al Consiglio Comunale di approvare il presente ordine del giorno da inviare al Ministro della Salute e al Direttore Generale dell’ASL di Benevento al fine di ottenere il ritiro del progetto di “Attivazione sperimentale di N.2 automediche,che proroga tale sperimentazione per tutto l’anno 2024  con  una spesa ulteriore di euro 5.753.430,06 e che appare in contrasto con quanto previsto dall’art.10 della legge 56/2023 che dispone: 

“Le aziende e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale SSN, per affrontare la carenza di personale medico e infermieristico possono affidare a terzi i servizi medici ed infermieristici solo in caso di necessità e urgenza, in un’unica occasione e senza possibilità di proroga, a seguito della verificata impossibilità di utilizzare personale già in servizio e di espletare le procedure di reclutamento del personale medico”. 

    Infine, se le “prestazioni aggiuntive” ed il numero dei medici disponibili non fossero sufficienti a scongiurare la demedicalizzazione di tutti i mezzi di soccorso in servizio nel Sannio, si

CHIEDE

di non demedicalizzare le ambulanze presso le postazioni SAUT/PSAUT di Cerreto Sannita e di San Bartolomeo in Galdo come già previsto dalla Regione Campania e come richiesto dall’Assemblea dell’Associazione “SANNIO SMART LAND” con Deliberazione n°1 del 04.05.2023”.

Guardia Sanframondi 31 gennaio 2024                    

                                                                                  Fiorenza Ceniccola

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