Fiorenza Ceniccola :”Una transizione ecologica graduale e sostenibile”

Domani martedì 27 febbraio si riunisce il Parlamento Ue per votare la Legge sul ripristino della natura nell’ambito del cosiddetto Green Deal che rischia di avere gravi ripercussioni collaterali per l’agricoltura europea eper quella italiana (anche quella sannita).

   A tal proposito, con la speranza di non disturbare gli ambientalisti “senza se e senza ma”,  mi auguro che i rappresentanti del Parlamento Ue e, in particolare, quelli del Partito Popolare Europeo sappiano fare tesoro dei dati e delle stime Eurostat diffuse nei mesi scorsi sulle emissioni di anidride carbonica dei paesi dell’Unione europea nel 2022 e di cui quasi nessuno finora ha parlato perché smentiscono gli eco-allarmisti: “… in Europa calano i gas serra”. Per farla breve, secondo Eurostat: “le emissioni di anidride carbonica sono già scese del 2,8%. E’ la Cina a inquinare il pianeta”. L’Eurostat fotografa infatti un calo delle emissioni di anidride carbonica per usi energetici nell’Unione Europea del 2,8% rispetto al 2021, una diminuzione analoga a quella avvenuta in Italia. Eppure, a fronte dei dati positivi che arrivano dal vecchio continente, lo scorso anno le emissioni globali sono cresciute dello 0,9%. Ciò significa che, a fronte del comportamento già virtuoso dei paesi europei, ci sono nazioni che aumentano (e no di poco) le proprie emissioni. Se l’incremento negli Stati Uniti è pari allo 0,8, a fare la parte del leone è la Cina che ha aumentato le emissioni del 4,2% e che aumenteranno ancor di più nei prossimi anni a seguito delle decisioni assunte: “Pechino ha concesso permessi, pari per 106 gigawatt, pari a due centrali a carbone nuove a settimana”. Dinanzi a questi dati una domanda nasce spontanea:- A che serve continuare a “stressare” i cittadini europei con un regolamento che prevede la rimozione di argini e dighe da 25mila chilometri di fiumi in tutta Europa per lasciarli liberi di esondare con l’indicazione di abbandonare circa 1,5 milioni di metri quadrati di terreno agricolo, pari al 10% della superficie totale?– Che senso ha riumidificare le torbiere e le paludi dopo aver fatto tanti sacrifici per bonificarle per far in modo che in quelle zone si potesse vivere e lavorare?

Nel porre idealmente queste domande ai componenti del  Parlamento Ue, nel contempo, mi auguro che tutti i rappresentati del Partito Popolare Europeo sappiano fare “muro” e votare contro queste eco-follie che rischiano di dare un colpo micidiale alla nostra agricoltura e all’intera filiera agroalimentare della comunità europea.

 Infine, i giovani berlusconiani si rifiutano di colpevolizzare gli allevatori come nemici dell’ambiente e si rifiutano di considerare le mucche alla stregua di fabbriche inquinanti e propongono al Parlamento Ue di approvare una direttiva per avviare al più presto una piantumazione capillare del pianeta (per dirla con il grande botanico, Stefano Mancuso) per catturare la CO2 senza provocare danni economici  in alternativa all’ambientalismo ideologico della sinistra e dei Verdi che rischia di portare acqua solamente al mulino delle grandi lobby fintamente green.

Benevento  26 febbraio 2024            

                                                              Fiorenza  Ceniccola

                                     Consigliere Comunale – Guardia Sanframondi

                                    Coordinatrice Forza Italia Giovani – Benevento

                                   Vice Segretario Internazionale Forza Italia Giovani

                   Ambasciatrice della Commissione Europea per il Patto Climatico

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