Benevento, città cardioprotetta meglio tardi che mai! 

Apprendiamo dalla stampa che domenica scorsa si è svolto nella città di Benevento il primo evento formativo organizzato dall’amministrazione comunale e finalizzato a fare acquisire competenze base per l’uso salva vita di presidi defibrillatori e nell’esprimere il nostro più sincero compiacimento non possiamo non ricordare quanto fatto già da ben 12 anni a Guardia Sanframondi nel più completo disinteresse dei governanti locali e provinciali e che oggi si dicono orgogliosi per l’evento che “rappresenta un’avanguardia in positivo sul piano regionale”.

    Verrebbe da dire che trattasi di “un’avanguardia che arriva con ben 12 anni di ritardo” rispetto a quanto realizzato a Guardia Sanframondi e nelle scuole del circondario  su iniziativa del dott. Amedeo Ceniccola e per far parlare i fatti basta rileggere il comunicato stampa pubblicato il 5 giugno 2012 all’indomani della cerimonia di presentazione del progetto 100 defibrillatori nel Sannio” e dell’associazione:

             Associazione “SannioCuore”

                                               COMUNICATO STAMPA

“ Quante morti si potrebbero evitare nel Sannio e nell’intera regione Campania se gli spazi pubblici e maggiormente affollati fossero dotati di defibrillatori automatici e sul territorio vi fosse un esercito di cittadini capaci di usarli e in tempi brevi”. Questa la domanda rivolta dal dottor Amedeo Ceniccola al folto e qualificato pubblico accorso ad assistere alla presentazione dell’associazione “SannioCuore” avvenuta lunedì 4giugno a Guardia Sanframondi nella sede del sodalizio sita in piazza Condotto ed alla presenza di S. E. Mons. Michele De Rosa, vescovo della diocesi di Cerreto-Telese-Sant’Agata de Goti, del dott. Michele Rossi, Direttore Generale dell’ASL di Benevento, del dott. Vincenzo Luciani, Presidente dei medici-chirurghi sanniti. Hanno portato il proprio saluto il dott. Alfredo Montefusco, presidente della cooperativa Samnium Medica; mentre, le relazioni sul tema dell’emergenza e dell’arresto cardiaco sono state svolte dal dott. Pompilio De Cillis, Direttore della Neuroanestesia e Rianimazione dell’ospedale “G. Rummo” e dal dott. Marino Scherillo, Direttore della Cardiologia Interventistica e UTIC dello stesso nosocomio.In platea si è notata la presenza del dott. Giuseppe Catapano, Direttore della Neurochirurgia dell’ospedale “G. Rummo” e del dott. Pasquale Santagata, sindaco di Cerreto Sannita. Infine, nella sala stracolma di cittadini, spiccava la presenza del capitano Campochiaro, comandante della tenenza dei Carabinieri di Cerreto Sannita e del maresciallo Izzo, comandante della locale stazione dei carabinieri.

L’on. Stefano Caldoro, presidente della regione Campania, ha fatto pervenire al dott.Ceniccola, presidente dell’associazione SannioCuore, un caldo ed affettuoso augurio per “il nobile obiettivo che perseguirà con questo progetto”. 

E, a tal proposito, il dott. Ceniccola ha ben messo in evidenza che la “mission” del sodalizio è quella di avviare e coordinare il primo progetto di defibrillazione precoce sul territorio sannita per impedire la morte improvvisa dovuta ad arresto cardiaco.

“Il nostro obiettivo, il nostro sogno – ha affermato il presidente Ceniccola- è di evitare che in futuro il cuore continui ad essere fatale per i sanniti ed almeno qui nel Sannio non  vi siano più decessi per morte cardiaca improvvisa”.

Il dott. Ceniccola ha inoltre chiarito che lo scopo dell’associazione è quello di sensibilizzare la popolazione alla cultura del salvavita per posizionarli sul territorio e nei luoghi pubblici e privati di grande affluenza, come appunto le scuole, i centri sportivi, gli uffici postali, le banche, i centri commerciali, gli uffici pubblici ecc.

“Come si è diffusa la cultura degli estintori nei locali pubblici, così mi auguro che si diffonda la necessità di avere a portata di mano i defibrillatori automatici, almeno nei luoghi di grande affluenza. Solo così si può intervenire tempestivamente in attesa del 118 che porterà il paziente in ospedale per proseguire con le cure”. Il presidenteCeniccola ha annunciato che l’associazione intende avviare, innanzitutto, corsi nelle scuole per insegnare l’impiego del defibrillatore automatico. “In caso di malore e di arresto cardiaco, ogni paziente – ha affermato- è a rischio di morte o di danni permanenti se non si interviene subito, entro i primi cinque minuti. E’ molto difficile che in un territorio come quello beneventano l’ambulanza possa intervenire entro questo breve lasso di tempo. Ma se ci fosse un defibrillatore automatico, che ormai per legge può essere utilizzato anche da personale non medico, il paziente verrebbe rianimato, il sangue continuerebbe a scorrere e il cervello sarebbe irrorato senza subire danni d’organo”. Il dott. Ceniccola ha concluso affermando: “ Si tratta di una grande sfida che possiamo vincere con l’aiuto e la partecipazione di tutti coloro che hanno a cuore il destino di questa comunità, che dobbiamo vincere per salvare chi e colpito da morte cardiaca improvvisa e per tutti noi”. Il dott. Marino Scherillo nel manifestare tutto il proprio compiacimento per l’iniziativa  ha proposto di dislocare i defibrillatori in strada, come succede per gli estintori, una App per avvertire i cittadini addestrati a usarli della presenza di una vittima di arresto cardiaco nei dintorni e, infine, una teletrasmissione express dell’elettrocadiogramma direttamente dall’ambulanza al più vicino centro cardiologico. In tempi brevi partiranno i corsi diformazione promossi perché come ha ricordato il dott. Ceniccola: “Ad un arresto cardiaco si può sopravvivere.  Ad un soccorso in ritardo no.

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