“Auser Filo d’Argento” – I racconti di Patrizia Bove e la voce di Francesca Curti hanno incantato il pubblico presente
In una sala strapiena, conquistati dai racconti di vita di tante donne nate dalla penna di Patrizia Bove e affascinati dalla magnifica voce di Francesca Curti Giardina che si librava senza alcun bisogno di microfono, soci dell’ Auser Filo d’argento, amici ma anche persone incuriosite dalla notizia dell’evento apparsa su quella stampa locale sempre puntuale ed attenta a ciò che si muove sul territorio, hanno vissuto un pomeriggio particolare ed originale. Con gran piacere si prende atto dell’interesse che l’attività associativa che presenta sempre spunti nuovi e coinvolgenti suscita. Tutto ciò avviene nell’ ambito di una programmazione poliedrica e pluralista ma fortemente indirizzata a rendere concreta la mission di Filo d’argento che promuove l’invecchiamento attivo e la formazione lungo tutto l’ arco della vita.
“Dodici note. Storie di donne e musica”
Il canto è come un respiro soave che prende armonia e si riversa ovunque per sedurre il mondo. La musica è donna, perciò sa come legarsi alla bellezza del canto, farlo suo e diventare, così, una cosa sola. Patrizia Bove ha imparato a parlare con le note, le ha fatte sue trasferendole in ognuno dei racconti, ha fatto in modo che la sua anima rimanesse in ascolto, alla ricerca della voce giusta da narrare. Il suo sguardo ha cercato con attenzione e infine è entrato nella vita musicale di dodici donne creando voci e quadri viventi che insegnano e fondono Arte e Bellezza. Vite di donne che si snodano attraverso sfaccettature e caratteri diversi, accompagnate ogni volta da una nota musicale in esergo. Uno sguardo, quello di Patrizia Bove, che cerca la verità, che dice il non detto, che svela i sogni di Maria Callas, di Marylin, della Malafemmena e di tutte le donne che hanno viaggiato su di un pentagramma che l’autrice, con il suo stile originale e caldo, ci consegna in maniera avvincente, visionaria e realistica al tempo stesso. Una messinscena corale di molte storie che affascinano il lettore e tengono la pagina tesa e viva tra le sue mani. (dalla prefazione di Maria Rosaria Selo)