L’esibizione della flautista Silvia Careddu ha reso ancora più avvincente il concerto della Orchestra Filarmonica di Benevento
Grandissima serata quella a cui abbiamo assistito domenica 21 gennaio, con il concerto presentato dall’OFb l(Orchestra Filarmonica di Benevento) diretta dal M° Suppa, che ha riscosso un grosso successo di pubblico, come accade da sempre. Il segreto del successo duraturo è nel fatto che, questa nostra giovane orchestra, riesce sempre a trasportarci in un mondo ricco di suoni e di pace.
Il programma è stato incentrato sulle musiche di Jakob Ludwig Felix Mendelssohn Bartholdy, nome completo del celebre compositore nato ad Amburgo, il 3 febbraio 1809 e deceduto a Lipsia, il 4 novembre 1847. Era nipote del filosofo Moses Mendelssohn, il quale era in realtà molto povero, mentre suo figlio Abraham, padre di Felix, riuscì a diventare un ricco banchiere, tanto da acquistare un’intera orchestra per il figlio, che divenne un ottimo compositore, direttore d’orchestra, pianista e organista tedesco del periodo romantico.
Felix crebbe senza religione fino all’età di sette anni, quando venne battezzato come cristiano riformato. A soli dodici anni cominciò a comporre le sue prime 13 sinfonie per orchestra d’archi, tanto da essere riconosciuto, in giovanissima età, come un ragazzo prodigio.
Mendelssohn ebbe molto successo in Germania, dove manifestò grande interesse per la musica di Johann Sebastian Bach, che rivalutò in maniera stupefacente, nei suoi viaggi in Europa, specialmente in Gran Bretagna, dove si recò per ben dieci volte. Qui, molte delle sue opere più importanti furono eseguite in anteprima.
Ben presto si affermò e consolidò il suo gusto musicale essenzialmente legato alla tradizione, nel conservatorio di Lipsia, da lui fondato. In ciò si distinse da molti dei suoi contemporanei musicali, che erano, in realtà, più aperti all’innovazioni. La sua produzione musicale fu ricchissima.Troviamo, infatti, concerti, oratori, ouverture, musiche di scena, musica per pianoforte, musica per organo e musica da camera.
La critica così si esprime :”Le sue opere più note sono l’ouverture e le musiche di scena composta a soli 17 anni per Sogno di una notte di mezza estate , la Sinfonia Riforma , la Sinfonia Italiana, la Sinfonia Lobgesang (sinfonia-cantata per soli, coro, organo e orchestra), la Sinfonia Scozzese, gli oratori Paulus ed Elias, l’ouverture Le Ebridi, il Concerto per violino e orchestra e i due concerti per pianoforte e orchestra. Le Romanze senza parole sono le sue più celebri composizioni per solo pianoforte”.
“Dopo un lungo periodo di relativa disistima a causa dei cambiamenti nei gusti musicali e dell’antisemitismo che si ebbero tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX, la sua originalità creativa è oggi riconosciuta e rivalutata, ed è annoverato tra i compositori più rappresentativi del periodo romantico”.
Abbiamo avuto il piacere di ascoltare sia Le Ebridi, sia la Sinfonia detta Scozzese, eseguita magistralmente da questa nostra orchestra.
Al centro del concerto, fra i due pezzi di Mendelssohn è stato eseguito, di Carl Reinecke, il “Concerto per flauto e orchestra in re maggiore, op. 283.
Lo strumento è stato suonato dalla bravissima cagliaritana Silvia Careddu, elegantissima nel suono abito da sera a sirena, la cui bellezza ha eguagliato la sua bravura.
“Dopo aver intrapreso gli studi nella sua città natale, presso il Conservatorio di Cagliari, la Careddu ha proseguito proficuamente al Conservatoire national supérieur de Paris, dove si è perfezionata con Aurele Nicolet.”
Di questo maestro, nato in Svizzera e scomparso all’età di novant’anni, in Germania, ricordiamo che nel 1947, all’età di 21 anni, vinse il Primo Premio per il flauto dal Conservatorio di Parigi. L’anno dopo vinse il primo premio al Concorso Internazionale di Musica di Ginevra.
Per questa sua grande professionalità era considerato, a ragion veduta, uno dei migliori flautisti del mondo della fine del XX secolo. Si è esibito in vari concerti internazionali ed un certo numero di compositori scrissero musica appositamente per lui.
Il Maestro ha trasmesso le sue qualità alla nostra Carreddu che ha ottenuto il Primo premio all’unanimità e Premio del Pubblico al 56° Concorso internazionale d’esecutivo musicale di Ginevra nel 2001, è stata la prima donna italiana ad entrare a far parte della Filarmonica di Vienna. Inoltre è stata primo flauto della Konzerthausorchester di Berlino e dei Wiener Symphoniker, riscuotendo sempre un grosso successo di pubblico, così come è avvenuto presso il Teatro di Benevento. La magica atmosfera, creata dalle sue note, ha spinto il pubblico a chiedere insistentemente il bis ed, inquesto, è stato subito accontentato dalla superba flautista.
Ricordiamo il prossimo appuntamento con la OFB, che insieme al M° Filippo Gorini, al pianoforte, il 18 febbraio si esibiranno nel concerto dal titolo “L’Imperatore”, in cui le musiche celeberrime del M° L.V. Beethoven saranno dirette dal M° Michele Gamba.
Un appuntamento, questo, al quale non possiamo mancare.
L’acquisto dei biglietti, come sempre può essere effettuato online dal sito www.ofbn.it e presso i punti vendita I-Ticket.
Maria Varricchio