“Altra Benevento”: Ancora nessun commento dei consiglieri di opposizione del Comune di Benevento al blitz del Consiglio di distretto sannita dell’EIC
Ancora nessun commento dei consiglieri di opposizione del Comune di Benevento dopo un mese dal blitz del Consiglio di distretto sannita dell’EIC che ha approvato in pochi minutiPiano d’Ambito, PEF, Statuto e Patti parasociali per Sannio Acque.
Venerdì scorso, nel corso della Assemblea “A difesa dell’acqua pubblica, contro Sannio Acque, società a controllo privato” organizzata dal Comitato Sannita Acqua Bene Comune e dal movimento “Altra Benevento è possibile”, padre Alex Zanotelli ha ricordato la drammatica crisi ambientale che produce ulteriore scarsità di risorse idriche.
Per questo motivo diventa ancora più grave e preoccupante il tentativo di grandi società private di gestire l’acqua, bene pubblico per eccellenza, indispensabile per la vita.
Il Governo di destra ha deciso di costituire la società Acqua per il Sud con la partecipazione di agguerrite società private che vogliono mettere le mani sulle gradi risorse idriche dell’Italia meridionale.
La Regione Campania, a guida centro sinistra, vuole privatizzare le grandi sorgenti e gli acquedotti regionali mentre cinque ambiti territoriali hanno deciso forme di gestione pubblica del servizio idrico locale. Solo due distretti, tra i quali quello beneventano, vogliono costituire società a capitale misto, pubblico privato.
Il Consiglio di Distretto Sannita dell’Ente Idrico Campano ha deciso ad ottobre 2022 che la fornitura di acqua e il servizio di depurazione per tutti i 78 comuni deve essere gestito dalla costituenda società Sannio Acque. Gli atti di adesione sono stati approvati solo da 35 consigli comunali che a seguito del parere negativo della Corte dei Conti si sono ridotti a 19 tra i quali quello di Benevento.
I giudici contabili hanno valutato negativamente anche il Piano d’Ambito provinciale e il Piano Economico Finanziario di gennaio 2023, ma la Regione vuole comunque bandire la Gara per individuare la società privata che formalmente dovrebbe avere solo il 45% delle quote di Sannio Acque ma di fatto avrà il controllo della società pubblico-privata grazie allo schema di Statuto e i Patti parasociali, approvati il 20 dicembre scorso dal Consiglio di Distretto Sannita
La decisione è stata assunta in meno di trenta minuti da 15 componenti di quel consiglio,amministratori mastelliani con alcuni PD, che rappresentano una esigua minoranza della popolazione sannita, ma finora non ci sono state proteste da parte delle forze politiche.
Tacciono il PD, anche la componente della sinistra sociale, e Civico22, nato come movimento civico ma ora appiattito sul PD e le sue contorte contraddizioni. Rimangono in silenzio anche i Verdi, la Sinistra, Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e le associazioni ambientaliste.
Anche i consiglieri di opposizione del Comune di Benevento che hanno firmato la mozione per l’acqua pubblica, non si esprimono sui documenti approvati il 20 dicembre scorso dal Consiglio di Distretto Sannita dell’EIC, contestati invece da“Altra Benevento è possibile”, il Comitato Acqua Bene Comune, il Movimento Cinque Stelle, diversi amministratori locali sanniti e dal Comune di Baselice, il solo ad aver presentato finora ricorso al TAR.
Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”