Con la partecipazione di esperti della comunicazione, l’ordine dei giornalisti della Campania ha tenuto un importante convegno a San Marco dei Cavoti

 “Comunicare per valorizzare le risorse territoriali: Governance, sensibilizzazione e Marketing”.

  È iniziato con il saluto del sindaco, Angelo Marino, ai partecipanti, il convegno nelle zone interne del Fortore per la valorizzazione del territorio, organizzato dall’ Ordine dei Giornalisti della Campania, con il Patrocinio del Comune di San Marco dei Cavoti, lo scorso 11 dicembre, nell’aula consiliare.

 I lavori sono stati moderato dalla Dott.ssa Maria Gabriella Fuccio, direttrice di Realtà Sannita, la quale ha presentato anche i vari relatori.

 Il sindaco si è detto molto felice per aver ospitato il convegno dei giornalisti, sottolineando che S. Marco dei Cavoti, ormai è distante da Benevento solo 20 minuti di strada e quindi è diventato facilmente raggiungibile, contrariamente a quanto accadeva anni fa, prima della costruzione della Fortorina, che, per il momento arriva solo a S.Marco. Si capisce dunque l’importanza di una buona viabilità, che avvicina sempre di più le varie comunità.

 A questo proposito ha presentato anche l’associazione texana presente al Convegno e si è parlato così della possibilità di creare occasioni, dunque, per iniziare a riavvicinare quelli che tra gli oltre 80 milioni di figli di italiani, residenti all’estero, sono desiderosi, come Daniel, esponente appunto della comunità texana, di conoscere il paese d’origine della propria famiglia.

  Ha fatto poi seguito l’intervento dell’attuale Presidente della Comunità Montana del Fortore, Dott. Zaccaria Spina, che ha espresso grande soddisfazione nei confronti dell’ordine dei Giornalisti, per aver subito accettato questa richiesta, con un particolare ringraziamento alla Dott.ssa Maria Gabriella Fuccio, figlia del mai non troppo compianto padre Giovanni, che ha organizzato il convegno. In particolar modo ha sottolineato la partecipazione del Dott. Donato Madaro, amministratore Unico dell’Asia spa, che in questi giorni è al centro della cronaca per il raggiungimento, nella città di cui ha la cura dell’igiene, Benevento, città, del 68 % della raccolta differenziata, in continuità con l’ attività già iniziata dal Dott. Lucio Lonardo, il precedente presidente dell’Asia.  Madaro ha sottolineato l’importanza che la comunicazione riveste nel veicolare atteggiamenti da evitare e quelli da attuare, sia all’interno verso i soci, sia all’esterno, verso gli utenti. Per questo abbiamo fatto rete con l’Università, in particolar modo la Facoltà di Ingegneria, punta di diamante dell’Unisannio.  Abbiamo fatto rete e per questo abbiamo raggiunto il brillante risultato di essere il primo comune in Campania, nella raccolta differenziata,

 Il tema della comunicazione è molto caro anche agli amministratori dei vari comuni: infatti, già alla metà degli anni ’80 iniziò la sagra del Caciocavallo di Castelfranco in Miscano, paese di cui è originario il M° Pappano, bravo e famoso direttore d’orchestra, che ogni anno, d’estate, regala al suo paese di origine, un bellissimo concerto.

 Una sagra che, essendo conosciutissima, ha richiamato l’attenzione di Rai3. Ugualmente famoso è San Marco dei Cavoti, con la sua cassata ed i suoi torroncini, mentre a San Giorgio La Molara ha preso piede la sagra della Marchigiana. Di queste sagre ne beneficia ovviamente tutta la cittadinanza, per l’afflusso di visitatori, che si innamorano di questi borghi. 

 Noi aggiungiamo quello che sta accadendo nel Comune di Circello, che, con i suoi tanti agriturismi, attrae ogni anno tantissimi napoletani e casertani. Alcuni di questi, innamoratisi della zona, per trascorrervi sempre più tempo, hanno pensato di comprare una piccola casa. Una speranza per il futuro ripopolamento delle nostre zone interne.

 Quindi, ha continuato Spina,. è necessario che la comunicazione si inserisca tra la tradizione e la rinnovazione. Un monito dunque ai colleghi, affinché continuino sempre di più sulla strada della comunicazione. Non poteva mancare, da parte del dott. Spina, il saluto e la presentazione di un grosso esponente della politica italiana, della prima repubblica, l’On. Roberto Costanzo, intervenuto quale giornalista, definito ”un punto di riferimento della comunità locale“.

 Il Presidente, Ottavio Lucarelli ha ringraziato tutti ed in particolar modo Maria Gabriella Fuccio, ricordando che la propria nonna materna, Fusco, era di S. Giorgio La Molara e suo zio durante la Prima guerra mondiale fu ucciso. Di qui, è nato il suo personale impegno e desiderio a mantenere i contatti con il territorio, anche perché ha affermato che: ”L’ Ordine dei giornalisti è un ordine regionale, non napoletano. Un vero e proprio circolo ben organizzato si trova ad Avellino”. Ha salutato e ringraziato il Prof. Pedicini, che è iscritto all’ordine da ben 53 anni. Pedicini, infatti,ed è sempre presente e, insieme agli altri, ha contribuito a tenere unito il gruppo.

 Ha presentato poi le altre due relatrici: la Prof.ssa Vittoria Marino e la Dott.ssa Elena Salzano, che ha ampiamente presentato il progetto realizzato su ”Le Madonie”, in Sicilia. 

 L’intervento di Lorenzo Gambatesa si è aperto con il saluto all’On. Roberto Costanzo, che si è autodefinito “Figlio di S. Marco”. e col porre l’attenzione sulla particolare bellezza paesaggistica delle aree interne, definendole: “Una zona vocata al verde. Sono zone da difendere e da valorizzare. Oggi i collegamenti viari e ferroviari sono migliorati moltissimo. Ha parlato di un’identità da difendere gelosamente, il vivere in comunità ci dà l’opportunità, anche perché Napoli, non ci dà le risorse economiche, bisogna pretenderle”.

 Utilissimo è stato anche l’intervento del Dott. Vincenzo Luciano, Presidente dell’Uncem Campania, l’associazione nazionale che da oltre 60 anni raggruppa e rappresenta i comuni interamente e parzialmente montani, le Comunità Montane e le Unioni di Comuni Montani. Il presidente ha ribadito l’impegno per lanciare ed attuare proposte per lo sviluppo delle nostre aree interne e montane, con il coinvolgimento delle Comunità Montane e dei tanti comuni interni e montani. Le Comunità montane sono necessarie per le politiche di sviluppo da sostenere con i finanziamenti per l’adeguamento degli immobili pubblici, finalizzati all’attivazione di servizi per il turismo, in particolar modo per i cammini religiosi, la promozione e la realizzazione di eventi che aiutino il commercio ed il turismo delle zone interne.

 Vincenzo Luciano ha ricordato che il convegno si è tenuto il giorno 11 dicembre, nella “Giornata internazionale della Montagna”,  così come era stato stabilito dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, durante “l’anno Mondiale delle Montagne”, nel 2002. Luciano così si è espresso: “Curiamo poco la comunicazione, i nostri paesi possono rivestire un ruolo importante. Ci vogliono le politiche giuste, non siamo residuali rispetto agli altri, siamo la parte più significativa. Qui albergano i sentimenti fondanti della futura società, la green community, mentre tra crisi climatiche e crisi demografica, secondo gli ultimi dati dell’Istat, i nostri Comuni si vanno desertificando”. Ha esortato i sindaci “a continuare nel senso di responsabilità, che si manifesta non solo nel momento ludico, ma bisogna sviluppare una politica di alleanza con le aree urbane, differenziare la fiscalità. Difatti, chiediamo di darci una mano, e bisogna dunque essere competitivi anche nella comunicazione”. 

 Molto interessante è stato l’intervento della Dott.ssa Vittoria Marino, Prof. Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese da tre anni, presso l’Università degli Studi del Sannio, mentre nei precedenti vent’anni ha insegnato a quella di Salerno.  La prof.ssa Marino ha sottolineato l’importanza della presenza sul territorio e della necessità di curare la comunicazione. 

 Infine, la Dott.ssa Elena Salzano, esperta in comunicazione, ci ha illustrato il progetto realizzato in Sicilia, presso la Comunità Montana de “Le Madonie”, in provincia di Palermo, con ben undici comuni distanti l’uno dall’altro non meno di un’ora. Il progetto verteva sulla necessità di scoprire il proprio patrimonio materiale e immateriale, creare una destinazione turistica, in questo caso quello de Le Madonie, già note per il cosiddetto “volo dell’angelo”, valorizzando le tradizioni enogastronomiche, quelle del trekking, con la visita delle gole, a cui aggiungere altre attività ed aumentare la presenza dei turisti anche nei mesi di aprile, maggio, ottobre, novembre, mesi in cui, con il dovuto permesso meteorologico, si possono fare ancora escursioni all’aperto.

 Il progetto è stato realizzato con tre moduli formativi, in una scuola. All’inizio ogni ragazzo raccontava come si trovasse in quel luogo:, se vi era nato, se si era trasferito lì con la famiglia e così via, ognuno raccontava la sua esperienza, il perché viveva in quel territorio.

 Il prodotto finale è stata una Raccolta, un album di fotografie, dal titolo “I volti de Le Madonie”. È stata un’esperienza molto valida ed è stata ripetuta in Sardegna dove ci siamo mosse con le biciclette; partendo  con un ben preciso progetto: quello culinario, perché non è più tempo di improvvisazioni.

 La conclusione dei lavori è stata fatta dell’On. Roberto Costanzo, in quanto decano dei giornalisti, il quale ha ricordato il suo primo incarico, 70 anni prima, quale corrispondente da San Marco dei Cavoti de “Il Mattino”. Ci ha riportati indietro: “nella primavera del 1959, quando il fondatore e Presidente della Coltivatori Diretti, Paolo Bonomi si era recato nella parte alta de ”Le Madonie” per sostenere il candidato di quella zona. Bisognava dimostrare però che si era andati lì anche per ascoltare. Negli stessi anni, insieme a Giovanni Fuccio, abbiamo cominciato a lavorare per la creazione di una coscienza di territorio. Ora, a distanza di 50 anni, parliamo delle stesse cose… Ci dobbiamo mettere tutti insieme per la creazione di una coscienza di territorio”.

 Con i suoi ben portati 94 anni, l’Onorevole Costanzo ci ha esortati a non considerare ”il passato come un’ipoteca- Tuttavia,non può essere dimenticato, il tempo attuale è come un albero, il presente ha le radici nel passato. “Nella zona montana”, ha proseguito Costanzo, “noi ritroviamo i tre elementi necessari per la sopravvivenza dell’uomo: l’acqua, che sgorga dalle sorgenti, l’energia rinnovabile e i boschi. Infatti, a Dubai, è stato siglato un patto che prevede sul nostro pianeta la piantagione di 1000 miliardi di piante, entro il 2050, necessarie per la nostra vita. Il verde è primario, il bosco è una delle risorse essenziali. Questa risorsa ha bisogno di manutenzione Infine, e qui interviene  non ultimo il lavoro dell’operaio forestale, che deve essere adeguatamente retribuito, con il rispetto delle varie scadenze e non,  come accade oggi, dopo un anno e a volte di più. L’operaio forestale”, ha continuato l’On. Costanzo, “è importante quanto quello che produce acciaio“.

 “Il terzo elemento. che troviamo in montagna. utile all’uomo. è la possibilità di sfruttare il vento per la creazione di energia rinnovabile. Sarebbe interessante sapere quante tesi di laurea sono state scritte presso l’Unisannio di Benevento sulle pale eoliche”, ha continuato l’Onorevole che ha concluso dicendo: ”La stampa deve assumere l’onere di sostenere le aree interne, altrimenti rischiamo che riaccada quanto avvenuto negli ‘60, in cui solo Nick Fabbrocino venne dal Canada per conoscere la storia di S. Marco dei Cavoti”. 

Maria Varricchio

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