“Altra Benevento”: “Non si trova nei negozi il panettone della signora Sandra”
La città aspetta Natale e in questa atmosfera particolare il sindaco Mastella, che dedica alla propaganda una attenzione maniacale, non perde occasione per legare il suo nome e la sua immagine agli eventi più belli.
Naturalmente non dice nulla dell’acqua al tetracloroetilene e neppure della puzza nauseabonda che ancora arriva da Ponte Valentino o di Concorsopoli, argomenti imbarazzanti, ma accompagnato da gaudenti assessori, consiglieri e dirigenti del suo partito, inaugura di tutto: eventi organizzati dal Comune, come l’albero cantante, ma anche la ruota panoramica di un privato (che però risparmia l’80% della tassa occupazione suolo pubblico), la nuova paninoteca americana e la pista sul ghiaccio con ingenti incassi pubblicitari.
Ma quest’anno manca qualcosa al cliché delle feste mastelliane, il panettone della signora Sandra. Infatti, non si trova nei negozi beneventani tra le decine di marche del famoso dolce natalizio.
Nel 2017 lady Mastella raccontava alla stampa locale e nazionale, soprattutto all’inviato speciale mandato da La7, televisione tra le più utilizzate per la propaganda dell’ex ministro della Giustizia, che la politica è amarezza e quindi preferiva fare panettoni e promuovere il territorio. Poi, dopo pochi mesi, si ritrovò senatrice della Repubblica per Forza Italia.
Alle ultime politiche non è stata eletta, qualcuno prevede che si candiderà alle europee, forse con Renzi, ma è un bluff: i mastella sanno che sono in piena crisi e dopo l’inevitabile flop delle prossime elezioni per la Provincia, i NoidiCentro si squaglieranno.
Certo Mastella farà di tutto per resistere, ma teme di dover assaggiare ancora una volta l’amarezza della sconfitta e perciò i panettoni di Sandra potevano essere utili, anche per addolcire l’attuale campagna elettorale.
Ed invece Pan Benevento e gli altri prodotti nati con il marchio Wich&Wine e ora targati Meraviglie Sannite, nei negozi beneventani non si vedono.
Eppure, la produzione e la commercializzazione risultano attive anche dal bilancio, approvato a giugno di quest’anno, della società Ceppaloni Events, proprietaria del marchio Meraviglie Sannite, amministrata da Sandra Mastella che è socia al 90%.
Ancora adesso la produzione continua con la grande cucina industriale regalata da Clemente ed è possibile acquistare online i prodotti sul sito appositamente creato.
Peraltro, dopo l’ultima sortita delle IENE, Sandra Lonardo ha pagato la TARI arretrata per alcune migliaia di euro, per la superfice della villa di Ceppaloni utilizzata per “civile abitazione”, ma ha pure regolarizzato la “dichiarazione” per la tassazione sulla parte destinata alle Meraviglie Sannite.
Insomma, tutto in regola, eppure qua i panettoni di Alessandrina non si vedono e neppure ne parlano gli osannanti giornalisti sanniti.
Invece a Loano, ridente località ligure dove risiede uno dei figli dei coniugi, titolare di quattro ristoranti di cucina sannita e napoletana nel nordest della penisola, è stato da poco aperto un bar che si chiama proprio Meraviglie Sannite.
Una semplice coincidenza oppure il tentativo di smerciare altrove le dolcezze del partito famiglia che nel Sannio sono sempre meno apprezzate?
Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”