In ’InCanto di Natale’, la maestra Carmen Castiello ha presentato la favola di Natale: Lo Schiaccianoci
Anche quest’anno la M° Carmen Castiello ci ha tenuti compagnia con un suo lavoro natalizio: ”Lo schiaccianoci”, con le musiche di Tchaicovsky, nell’ambito della rassegna “ InCanto di Natale”, diretta da Renato Giordano, iniziata il primo dicembre e che si concluderà il 06 gennaio 2024, con il “Concerto dell’Epifania” eseguito dall’OFB Juni.
La straordinaria bellezza dei costumi ha esaltato la bravura dei ballerini, che hanno dimostrato una grande preparazione artistica, come da sempre ci ha abituati il Centro Studi Carmen Castiello, la Scuola di Danza sita a Benevento in Via Piermarini.
La favola natalizia è stata raccontata dal commento del bravissimo Maurizio Tomaciello e dalla leggiadra bellezza della coreografia.
A giusto merito la Dott.ssa Antonella Tartaglia Polcini, assessore alla cultura di Benevento, che suo malgrado non ha potuto assistere allo spettacolo, ha inviato un messaggio di ringraziamento alla Maestra Castiello, “Perché anche quest’anno è riuscita a portare in scena uno spettacolo importante e a trovare le condizioni per trasformare i sogni in realtà”.
Anche l’impianto scenico è stato curato con la riproduzione, volta per volta, delle stanze del palazzo, degli esterni, sul quale si sono mossi magistralmente tutti i ballerini, mentre la performance di Arlecchino e Colombina, ha raccolto forti applausi fuori scena.
Il sogno di Clara è stato ben rappresentato, il suo schiaccianoci che si trasforma in capitano delle guardie, che a loro volta si trovano ad avere a che fare con i topi. Ci si domanda: ”Come finirà questa battaglia? Chi salverà Clara?”, da quei topi guidati dal loro re che arriva dal proscenio sul palcoscenico, mentre sullo schermo l’albero di Natale cresce a dismisura….
Bellissimo il duello, il corpo a corpo tra i topi e i soldati del re.
Non poteva mancare la simulazione della nevicata, che in sé è semplicemente affascinante: infatti le danzatrici entrano con candidi vestiti di tulle… Al volteggiare della neve che cade si associa quello delle otto ballerine, in un tripudio di suoni ..
Uno spettacolo veramente incantevole, con un crescendo di note, su cui danzano i nostri ragazzi. La neve scende silenziosa, così come è silenzioso il sole che brilla nel cielo…
Non poteva mancare in una favola di tutto rispetto, l’arrivo della fata, in questo caso la Fata Confetto con i suoi dolci regali: il cioccolato caldo di Spagna, il caffè d’Arabia, il thè cinese, i bastoncini di zucchero canditi, i dolci di marzapane, le ghirlande dei fiori e le gocce di rugiada, ognuno dei quali ha dato al pubblico una propria performance. Per ogni regalo vi è una presentazione a sé, con la sottolineatura delle singole qualità del dono, che si comprende dalle note e dalle movenze della coreografia.
Dal sogno Clara si ridesta, ma è bastato il dono di uno schiaccianoci per creare bellezza e poesia. Superfluo è sottolineare le emozioni che la musica del grande maestro suscita in noi ogni volta, come se fosse la prima volta. Per la scuola di Carmen, un successo che si rinnova ogni volta.
Nasce dunque così un messaggio d’amore e di speranza, che anche questa volta la danza riesce a darci, nel colloquio tra i corpi che si danno sostegno, dei ballerini che hanno bisogno di reciproca fiducia e rispetto, altrimenti l’esercizio della danza non è possibile. E dalla danza che tutti dovremmo prendere esempio, dalle regole che la stessa impone a ciascun ballerino, per la realizzazione dello spettacolo. E’ su questo rispetto e sull’ amore per le regole, che il mondo dovrebbe prendere esempio…
Questo è in fondo il messaggio della danza, che se fosse applicato in tutti i momenti della nostra vita, soprattutto al giorno d’oggi, quando, tra guerre ed omicidi, dimentichiamo la bellezza del vivere, ci permetterebbe di vivere molto meglio.
Dal 1891 è questo il messaggio che Tchaicovsky ci lascia ed è per questo che è sempre attuale.
Non resta che augurarci: ”Buon Natale”.
Maria Varricchio