Nel derby contro la Juve Stabia, deludente prestazione del Benevento, decisivo il gol di Bellich
Juve Stabia-Benevento 1 a 0.
Un risultato che, sicuramente, poteva essere diverso, dopo aver visto questa gara. La squadra di casa, non trascendentale, con tanta voglia di correre, contro un Benevento tecnicamente meglio attrezzato, ma tatticamente quasi inesistente.
Andreoletti si è intestardito a mettere in campo quei quattordici – quindici giocatori e non ci sono versi che possa mutare le proprie scelte. Con Pastina non convocato, la scelta tecnica sarebbe stata Terranova , ma il giocatore è rimasto tremendamente attaccato alla sedia della panchina. E questo è un primo esempio.
Poi, lo schieramento con un cinque in mediana, dove i due esterni non riescono ad allargare le maglie avversarie e dare sfogo ad un gioco di penetrazione. L’allenatore giallorosso deve convincersi che né Mastrangelo e né Improta possono svolgere quel compito. Poi la scelta di fare enrare Marotta non dal primo minuto.
E infine la pecca maggiore di questo incontro di non aver detto ai giocatori di non fare cross e pallonetti, poiché la squadra avversaria aveva, in porta, un giocatore di due metri e due centimetri. Thiam, alla fine, si è dimostato in buon giocatore di basket, Impegnato solo una volta, per una super parata, su tiro di Karic al 75′ ma a mezza altezza.
Agli avversari l’onore di aver corso per tutta la gara, di aver inseguito i sanniti come zecche, di non aver permesso a Ferrante e compagni di arrivare entro l’area di rigore.
Un gara in cui la cronaca ha inizio, e quasi fine al 13′ del primo tempo. Con una punizione battuta dalla tre quarti da Leone, palla che rimbalza sulla testa di Buglio e finisce su quella di Bellich , che beffa Paleari. Dopo pochi minuti al 23′ ottimo intervento di Thiam, su una punizione, da fuori area, di Ferrante. Unico e solo brivido nel primo tempo.
Nel secondo tempo al 58’ ottimo colpo di reni di Paleari, che devia in angolo un pallone scagliato da fuori area da Andreoni. Al 60′ un tiro di Mignanelli, che si stampa all’incrocio dei pali e al 65′ i tifosi stabiesi gridano al gol, ma il pallone, scagliato da fuori area da Candelloni, sbatte sotto la traversa e cade proprio sulla linea di porta.
Poi il Benevento sembra voler accelerare il ritmo e, soprattutto con la presenza di Marotta, qualche cosa in più si vede, con un paio di interventi di Thiam, comunque di normale amministrazione.
Alla fine proprio sul fischio finale, l’occasionissima capitata a Pinato.
La squadra ha solo un merito quello di non essere stata travolta dagli avvenimenti esterni di questi ultimi giorni.
Avvenimenti, che, hanno rinverdito ricordi strani di partite mai giocate, di campionati (il penultimo in B) terminato con quattro sconfitte ed un sola vittoria a Pordenone con squadra già retrocessa da mesi. Per non ricordare tutto quello accaduto nello scorso campionato, dove, la squadra messa in campo e gli allenatori cambiati, non hanno potuto fare nulla contro la non voglia, messa in campo spudoratamente dai giocatori.
Da questa vicenda poco onorevole, per quanto sta venendo fuori, ma ancora tutta da verificare, ancora una volta si è ritorta contro la società ed il pubblico. Il Presidente Vigorito e la tifoseria sicuramente beffati.
Ora bisogna pensare solo a domenica prossima quando, al Vigorito alle 16 ,30 , scenderà in campo l’Avellino.
Unica speranza è quella che , dalla lezione di Castellammare, Andreoletti tragga soluzioni alternative e modulo diverso.