Sannio Consorzio Tutela Vini al Merano Wine Festival
Anche Sannio Consorzio Tutela Vini sarà al Merano Wine Festival, dal 4 al 6 novembre, per raccontare il Sannio, i suoi vini e i prodotti tipici. ‘Casa Sannio’ (ingresso del Kurhaus di Merano) sarà uno dei motivi per accedere al Festival che ogni anno accende le luci sulla qualità, l’origine, l’eccellenza e il futuro del vino italiano. Il Sannio Consorzio Tutela Vini sarà presente con la sua vetrina e con la proposta di assaggio delle aziende che hanno aderito e poi non mancheranno momenti di incontro, Masterclass, talks, attività legate al mondo del vino e al racconto collegato alle Denominazioni. Poi ci sarà lo spazio degustazione in collaborazione con l’AIS Campania-Benevento con un programma che prevede da sabato 4 a lunedì 6 novembre dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle 15.00 alle ore 17.00 la degustazione di vini Aglianico del Taburno DOCG, Falanghina del Sannio Doc e Sannio Doc; mentre sabato 4 novembre alle ore 12.30 ci sarà la degustazione con Sandro Camilli, presidente AIS Nazionale.
“Per il Sannio Consorzio Tutela Vini essere presente alla kermesse di Merano rappresenta una nuova occasione di promozione a livello nazionale e internazionale – afferma il Presidente Libero Rillo -. I nostri vini a denominazione hanno successo sui mercati di tutto il mondo e, come Consorzio di tutela, continueremo sempre ad investire nelle attività promozionali e nella partecipazione ai grandi eventi in Italia e all’estero. Il Wine Festival di Merano – continua Libero Rillo – non è solo una vetrina, ma è un’occasione di incontro con specialisti del settore con la possibilità per Casa Sannio di presentare le etichette di un territorio vitivinicolo che è tra i più importanti d’Italia. E’ certamente un appuntamento rilevante che rientra nel programma di iniziative che vedono protagonista il Consorzio – conclude Rillo – e che ci vedranno ancor di più impegnati nei prossimi mesi in una serie di momenti volti alla promozione e alla divulgazione non solo dei nostri vini ma anche e soprattutto di un modo nuovo di raccontare il vino e il territorio”-