“La Fine del Cristianesimo” e l’Autorivelazione del Male
All’inizio di questo anno 2023 sono stati pubblicati due Saggi che illuminano questo tempo difficile, incupito, complesso, carico di tempeste e di tenebre, attraversato da colpevole indifferenza. ma ancora dalla speranza, dall’attesa, dai richiami della profezia e dalla preghiera.− “Che cos’è il Cristianesimo” di Benedetto XVI,− “La fine del Cristianesimo” di Diego Fusaro.
Il volume di Papa Ratzinger raccoglie gli scritti composti nel Monastero Mater Ecclesiae, da pubblicare dopo la morte.
Questi ci fanno “percepire in modo vivo la stupenda realtà della Chiesa Cattolica”, e ci pongono di fronte alle “domande fondamentali della Fede e di che cosa sia l’uomo”.
Vi si auspica l’incontro più grande tra le Religioni nell’incessante movimento storico di popoli e di culture che “le porti alla pienezza dell’incontro” con Gesù Cristo, attraverso un processo reciproco di “purificazione e maturazione”. Papa Benedetto rileva, con tristezza, che, nei paesi della sua grande storia, “il Cristianesimo, vivo per tanti versi, è diventato stanco”.
“La Religione, scrive Benedetto, non è un fenomeno unitario. Da un lato c’è la grandezza del protendersi verso l’Eterno di Dio; ma dall’altro, si trovano in essa elementi scaturiti dalla storia degli uomini e dalla loro pratica della Religione, in cui possono ritrovarsi cose belle e nobili, ma anche basse e distruttive”: per questo nella Religione il positivo e il negativo sono mescolati.
Negli anni giovanili Joseph Ratzinger aveva appreso, dalla lezione antica del grande teologo Tigonio, la natura bipartita, permixta, del Cristianesimo.
Scrive Benedetto: “Va da sé che la Fede cristiana deve sempre di nuovo sviluppare la forza critica anche rispetto alla propria storia religiosa”, per denunciare distorsioni e insufficienze, chiusure e debolezze, confusioni ed ipocrisie che allontanano dal Vangelo e dalla vera vita in Dio.
Infine, Papa Benedetto affronta il nodo filosofico, storico e teologico della pretesa, orgogliosa e dissennata, del pensiero contemporaneo di aver mostrato l’evidenza del superamento della Religione: “… con il pensiero positivistico la ragione in tutta la sua purezza abbia definitivamente acquisito il dominio”. Su questa linea, ricostruita nella “Spe Salvi”, il Pontefice, concordando con Emmanuele Kant, indicava la fine perversa di tutte le cose come risultato del progressismo continuo della Ragione senza Fede: “la ragione positivistica con i grandi campi di azione della tecnica e dell’economia, non esaurisce tutto l’umano”.
In questo “Testamento spirituale” il grande Benedetto, in lotta fino alla fine contro “i lupi”, ci affida il convincimento che a noi che crediamo spetta il compito urgente e necessario, di spalancare le porte, “oltre la mera tecnica e il puro pragmatismo”, all’incontro con il Dio Vivente per vivere e comunicare, con tutta la grandezza della nostra esistenza, l’esperienza della Verità, dell’Amore e della Pace”.
Il poderoso lavoro di Diego Fusaro propone la narrazione-rappresentazione di una storia “in pieno contrasto con ciò che appare buono. ovvio, logico con lo spirito del mondo”.
Con “Evaporazione del Cristianesimo” viene introdotto il nucleo-motore cognitivo, centrale nella ricerca e nel giudizio storico-filosofico della scristianizzazione del mondo, che “accompagna il destino dell’uomo al tempo del capitalismo assoluto”.
E’ infatti la Civiltà del capitalismo assoluto-totalitario a costituirsi come “Nuovo Ordine Mondiale”e a mostrare, con evidenza spettacolare, la sua visione “atea sul piano religioso, nichilista e relativista sul piano metafisico, individualista sul piano antropologico, liberista sul piano economico, edonista e trasgressivo sul piano morale, liberale sul piano politico e atlantista sul piano geopolitico”.
Diventa incompatibile con “l’irreligione del mercato”, innalzata sullo spirito materialistico assoluto, la “Religiosità della Trascendenza” con la triplice tensione del sigillo teologale verso la Divinità dell’Amore, con l’uomo “Imago Dei”, con la prospettiva escatologica dell’eternità e infine con la “Divinizzazione” delle creature umane, nell’ultima fase della Storia, dopo quella della Creazione della Redenzione.
In questo ordine empio, assoluto e totalitario, non c’è spazio né tempo , per la “Ricerca della Verità”, per il “Cammino di Libertà”, per la “Testimonianza d’Amore”: “Tutto deve essere merce, nulla può restare sacro”.
IL Cristianesimo, che ha dato “luce e forma” alla cultura moderna e a cui gli Stati d’Europa, insultando la storia, non vollero dare riconoscimento statutario di essere alle radici della civiltà dell’Occidente e umiliarono così Papa Giovanni Paolo II che insistentemente lo implorava anche dalla “finestra vaticana”.
Ed ora il Cristianesimo viene oltraggiato, ridicolizzato, espulso dalle Istituzioni, dal processo educativo, dalla comunicazione culturale e mediatica. E’ stata rinnegata l’identità dell’Europa che, ora, purtroppo, prende congedo dalla Storia.
Lo studio di Fusaro è una lezione convincente, mostra l’intelligente, accurata ed articolata capacità di leggere, analizzare e comprendere i processi storico-filosofici della Modernità fino alla fase ultima del disfacimento e della inevitabile catastrofe.
Il Mistero dell’Iniquità è, in misura sconfinata, in atto nel cuore della Chiesa: molti si sono consegnati alla Menzogna della Massoneria e del Marxismo e son divenuti maestri di inganno, lupi vestiti da agnello, violenti ed astuti per l’ultima impresa demoniaca: sostituire dall’interno l’impianto bi-millenario della Chiesa di Cristo con la programmazione anti Cristica.
C’è una sapienza teologale nel collegare l’ideologia totalitaria dell’arroganza culturale, politica ed economica della ragione assoluta alla crisi del Cristianesimo e al crollo della Chiesa.
Lo strappo doloroso della Ragione dalla Religione, per escluderla dalle Istituzioni, per ridurla alla sola esperienza individuale e privata e per estirparla anche dal cuore e infine per condannarla e perseguitarla, replica la condanna a morte, di duemila anni fa del Dio Uomo, Cristo Gesù. Ma alla Crocifissione della Chiesa una, vera, santa – del piccolo resto fedele – seguirà la sua Resurrezione con il Trionfo della Vergine Madre e il Ritorno glorioso di Gesù che gli Eletti vedranno faccia a faccia, nei Cieli nuovi e Terra nuova.
Allora, che pensare, che dire, che fare?
E’ urgente, perché è già tardi, svegliarsi dalla sonnolenza pastorale ed ecclesiale, raccogliere l’energia umana e divina, eucaristica e mariana per resistere, senza paura, all’estrema aggressione del Male. E’ necessario convertirsi, liberarsi dall’orgoglio del sapere, dalle suggestioni del potere, dalle seduzioni del denaro e gridare con questa Umanità straziata e imprigionata dalla Bestia nel labirinto-caverna della storia: MARANATHA’, VIENI SIGNORE GESU’!
Davide Nava