I consiglieri di “Alternativa per Benevento” denunciano la mancanza di una programmazione dell’amministrazione comunale e il mancato confronto con l’opposizione, verso cui la maggioranza è ostile. Ma c’è chi pensa al culto della personalità
“Quattro mosse per il rilancio della vocazione culturale e dello sviluppo turistico della Città”, è stato il tema della conferenza stampa, tenuta dai consiglieri di Alternativa per Benevento a palazzo Mosti il 26 settembre e aperta dall’intervento di Luigi Diego Perifano, portavoce di Alternativa per Benevento in Consiglio comunale. Perifano non ha mancato di fare rilievi pesanti agli organi di informazione che, secondo lui, ma anche secondo noi, non danno una informazione corretta e imparziale. Secondo noi, addirittura ci sono degli organi che si sono ridotti ad essere dei bollettini al servizio di Mastella.
Ma sentite cosa ha detto Perifano.
“Sapete che io parto sempre dal ringraziamento per gli operatori dell’informazione. Non è un ringraziamento di rito, perché noi siamo ben consapevoli di come soltanto una informazione corretta ed imparziale consente anche a noi di far sentire la nostra voce. E vi confesso che questo lavoro, nel corso del tempo, sta diventando sempre più difficile perché non sempre rinveniamo questa attitudine alla correttezza e alla imparzialità. Però, non è il momento del lamento greco. Volevo semplicemente dirvi che, da qualche ora, credo, il sindaco ha emesso una diffida, noi lo abbiamo appreso dalla stampa, nei confronti di 3 impianti (due industrie e il depuratore consortile), situati nell’area industriale di Ponte Valentino”.
“Ovviamente”, ha precisato Perifano, “prendiamo atto di questo primo passo, che arriva con un certo ritardo, ma giustamente si aspettavano le risultanze delle analisi condotte dall’ARPAC. Il problema, però, è sempre lo stesso e riguarda la trasparenza e la completezza dell’informazione. Noi, cioè, dobbiamo sapere esattamente che cosa è stato rilevato dall’ARPAC. Sappiamo che ci sono problemi per questi tre impianti, però vorremmo sapere esattamente di che cosa si tratta. Quali sono state le origini di queste emissioni odorigene. Insomma, vorremmo sapere se c’è un problema di compatibilità fra queste emissioni e le autorizzazioni uniche ambientali. Cioè, parliamo chiaro: c’è un problema di trasparenza dell’informazione, che deve arrivare alla cittadinanza nel modo più puntale e dettagliato possibile”.
“Credo, quindi, che nelle prossime ore”, ha aggiunto Perifano,“formalizzeremo una richiesta di convocazione del Consiglio comunale, affinché tutto sia reso, come in una casa di vetro, chiaro e conoscibile ai beneventani, perché, se c’è qualche motivo di allarme, dobbiamo capire qual è l’origine del problema e che cosa si fa per risolverlo. Se invece le notizie sono tranquillizzanti, è giusto anche che la cittadinanza tiri un respiro di sollievo, non inquesto momento, ma nei prossimi giorni, quando l’aria saràauspicabilmente migliore”.
“ Detto questo”, ha proseguito il portavoce di Alternativa per Benevento, “vado velocemente a introdurre i lavori della conferenza stampa, perché, come sempre, cercheremo di mantenere i tempi compatibili con i vostri impegni. Faccio solo qualche considerazione introduttiva. Siamo alla vigilia dei due anni di consiliatura del Mastella-bis, ma, ormai, questa sindacatura dura da sette anni. Per la verità, noi abbiamo sempre rilevato lo stesso problema, che è un problema facilmente riconducibile al tema della mancanza della programmazione, che non è un vizio, che non è una defaillance degli ultimi due anni. E’ una questione atavica, quasi strutturale”.
“Voi sapete che noi abbiamo sempre insistito nel chiedere che la pianificazione nell’utilizzo dei fondi del PNRR nella scelta degli interventi”, ha ricordato Perifano, “avesse un ampio respiro strategico. Avevamo chiesto che si redigesse un apposito masterplan per non disperdere le occasioni e fare in modo che vi potessero essere ricadute importanti sul tessuto economico e produttivo della città. C’è stata una polemica vivace. Il nostro suggerimento non è stato raccolto. Come sapete, ci si è affidati, in un primo momento, a una cabina di regia, che però è morta prima del tempo, e che, comunque, è stata velocemente dismessa. Solo dopo due anni, l’amministrazione ha deciso di conferire ad una società privata della provincia di Latina l’incarico di redigere un masterplan per il PNRR”.
“Ecco, questo è un fatto emblematico per rimarcare come il problema fondamentale risieda proprio in questa carenza di visione e di programmazione”, ha aggiunto Perifano, “che ritroviamo ovviamente nell’enorme ritardo accumulato anche per gli altri strumenti di programmazione e pianificazione. Si discute, ormai, da più di due anni, della adozione di un nuovo piano urbanistico comunale, ma noi siamo fermi a una letterina di intenti che è stata letta in Consiglio comunale. Non c’è traccia di un piano traffico”.
“E sono anni che se ne discute” ha ricordato ancora Perifano. “E sono anni che il traffico è particolarmente congestionato. Non c’è verso di concludere l’iter che riguarda il piano della grande distribuzione commerciale. Sono cose che noi andiamo ripetendo da tempo, ma queste lacune non si sanano, questi ritardi non vengono superati da una effettiva e concreta azione amministrativa, perché, poi, e qui veniamo al succo delle considerazioni che mi appresto a concludere, il luogo della programmazione, il luogo della visione, il luogo della costruzione strategica dei percorsi amministrativi, noi registriamo quotidianamente che è quello della rincorsa alla strategia della comunicazione”.
“Questa è la verità”, ha affermato Perifano. “Il vuoto di programmazione lo si vuole colmare con un racconto che molto spesso non coincide con la realtà, per cui, ormai da mesi, ascoltiamo la narrazione di questo immaginario modello Benevento. Così si dice. Un immaginario modello nel quale, a fianco a sforzi anche encomiabili per fare andare avanti le cose, poi ci sono dei fantasmagorici salti di fantasia. E’ il modello Benevento con mille nuovi posti di lavoro. E’ stato annunciato questo: Mille nuovi posti di lavoro. Poi, la logica dei numeri, che è sempre fredda, ci riporta alla realtà e con i piedi per terra. Se andate a vedere le statistiche sugli investimenti che hanno interessato le Zes della Campania, si ha che, a fronte di un investimento di un miliardo e trecento milioni (dichiarazioni del commissario Zes, Giosi Romano), gli investimenti che sono stati attratti nella provincia di Benevento assommano, se tutto va bene, a 50 milioni di euro, cioè al 3,8% degli investimenti realizzati. Sempre in questo immaginario modello Benevento, si esalta il dato relativo ai record nella raccolta dei finanziamenti PNRR e si butta nel calderone l’investimento di 520 milioni per la diga di Campolattaro, un intervento che è gestito dalla Regione e le cui ricadute, molto probabilmente per non dire certamente, non interesseranno solo il territorio beneventano, ma anche i territori di altre province”.
“Il modello Benevento è anche quello in cui si pensava di piantare 300.000 nuovi alberi”, ha ricordato inoltre Perifano, “che sono rimasti una visione univoca di chi ha proclamato questo annuncio. E’ la città in cui si vanta la presenza, in una sola sera di Città Spettacolo, di 50.000 presenze, per poi scoprire che probabilmente il drone aveva bevuto. Insomma, vorrei dire: molto fumo e poco arrosto. Ora aggiungo: io sono convinto che Mastella voglia fare qualche cosa di buono. Non lo dico in termini polemici, né con ironia, perché penso che chiunque faccia il sindaco della città abbia poi il desiderio di lasciare un segno, una traccia importante del proprio operato”.
“Quindi, io, personalmente, ritengo che Mastella, in assoluta buona fede, abbia intenzione di fare qualche cosa di buono”, ha riconosciuto Perificano, “altrimenti, se continua con questo trend, bisogna convenire sul fatto che, in sette anni, l’unica cosa che abbiamo visto è stata la riapertura del Teatro Comunale (peraltro utilizzando il milione di euro che Umberto Del Basso De Caro, quando era sottosegretario al MIT, aveva fatto erogare dal predetto Ministero al MIBACT – ndr). Sul piano delle opere pubbliche, questo è il bilancio. E’ un bottino effettivamente un po’ magro. Quindi, io sono veramente convinto che ci sia il desiderio di lasciare qualcosa di visibile, di tangibile, di memorabile. Però, bisogna passare dai proclami, dalla politica degli annunci, dalle visioni mirabolanti, alla necessità di tenere i piedi per terra”.
“Ecco perché oggi noi fermiamo l’attenzione su quattro questioni puntuali”, ha precisato Perifano, avviandosi alla conclusione. “Noi non parliamo dello scibile amministrativo di tutte le questioni che possono riguardare o interessare l’attività amministrativa. Fermeremo l’attenzione su una serie di interventi, secondo noi strettamente connessi, che rappresentano un pacchetto organico di soluzioni per rilanciare la vocazione culturale della città e anche per avviare una politica di incremento dei flussi turistici. Mi accompagnano, in questo incontro, i consiglieri dell’opposizione”.
“Chi parte, dopo di me? Parte Floriana Fioretti. La capogruppo del Pd Consiglio comunale e componente la direzione nazionale del Partito Democratico, ci intratterrà sulle questioni di Piazza Cardinal Pacca”.
“Allora, saluto la stampa e la ringrazio per essere, questo pomeriggio, insieme a noi. Su Piazza Cardinal Pacca”, ha esordito Floriana Fioretti,“abbiamo un’occasione imperdibile di rilancio della vocazione turistico culturale della città di Benevento che non va sprecata. L’amministrazione comunale purtroppo ha gestito sin dall’inizio questa opportunità con la stessa approssimazione e superficialità con la quale ha gestito e sta gestendo i numerosi progetti che coinvolgono la città, salvo poi aggiustare il tiro in corso d’opera grazie alla contrarietà generale dell’opinione pubblica e alla tenace mobilitazione di questa opposizione consiliare”.
“Il progetto iniziale di trasformazione di p.zza Cardinal Pacca da parcheggio di autovetture a parcheggio di bus turistici è stato fermato”.
“Sin da subito”, ha ricordato Fioretti, “abbiamo contestato la scelta di realizzare nel centro storico della città un terminal dedicato ai bus turistici. Perché? Perché una struttura simile esiste già, in piazza Venanzio Vari”.
“L’amministrazione si è intestardita su un progetto perdente, capace di portare uno svantaggio certo – ovvero l’ulteriore congestionamento di una zona già altamente trafficata, nonché disagi ai residenti e ai commercianti”.
“Iniziati i lavori” ha ricordato ancora la capogruppo del Pd, “ci si è scontrati subito con la presenza – emersa dagli scavi – di reperti archeologici. Ho ricordato nella commissione Pics convocata lo scorso maggio, che già nel 2005 fu bandito dall’amministrazione targata D’Alessandro un concorso di idee nazionale per la risistemazione dell’area. Sia nella relazione storica che nei rilievi allegati al concorso, era chiaramente scritto che sotto Piazza Cardinal Pacca si trovava un tesoro che abitava il sottosuolo. D’altronde, ed è un dato da sottolineare, negli ultimi quarant’anni tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute al governo della Città hanno avuto l’aspirazione a trovare risorse economiche utili a investire in quella piazza”.
“Ma andiamo avanti con la cronistoria degli eventi, Ha aggiunto Fioretti. “L’Amministrazione comunale concorda con la Soprintendenza una soluzione rivisitata che prevede la realizzazione di un front office di “ridotte dimensioni”. Stiamo parlando di una mini struttura di 40 mq circa, tutto qui. In aggiunta, il progetto prevede un via vai di pullman che faranno sopra e sotto per le vie del centro storico, prima per accompagnare i turisti a piazza Pacca, poi per andare a parcheggiare i mezzi a piazza Catullo, infine per ritornare a piazza Pacca a riprendere i turisti a fine gita”.
“Ne valeva la pena, chiedevamo qualche mese fa?”, ha ricordato Fioretti. “Ne vale la pena? Chiediamo oggi. Quanto agli scavi, c’è poco da discutere. Dinanzi al ritrovamento di reperti che – con ogni probabilità – presentano una rilevanza notevole dal punto di vista archeologico, un’amministrazione che ha a cuore il futuro della Città fa una cosa: dà priorità assoluta agli scavi e alla definizione di un piano utile a valorizzare l’intera area. I tempi con i quali la Soprintendenza renderà nota la relazione sul valore di tali reperti e indicherà la soluzione per la esposizione e conservazione degli stessi saranno sicuramente lunghi, vista anche la prossima riapertura del cantiere e la prosecuzione degli scavi per un altro metro e mezzo”.
“Si parla della realizzazione di un Parco archeologico. Bene. Siamo tutti d’accordo nel cambiare il volto della città e in meglio. Ma con quali soldi?”
“E allora l’idea l’abbiamo messa noi sul tavolo: cominciamo col destinare agli scavi e alla creazione di un parco archeologico i quattro milioni di finanziamento Pics aggiuntivi, corrisposti dalla Regione Campania. Proposta che ha formulato il consigliere Perifano nella commissione Pics,che è stata votata all’unanimità da tutti i consiglieri di maggioranza e di opposizione”.
“Invece di frammentare questo importo così importante in tanti piccoli interventi spot”, ha denunciato Fioretti concludendo, “destiniamo l’intera somma per il completamento degli scavi e per la realizzazione del Parco archeologico. E’ questa la volta buona per cambiare il volto della nostra città e contribuire tutti nell’azione di rilancio del patrimonio culturale e turistico della città, con conseguenti sviluppi economici e sociali per la nostra comunità”.
Angelo Miceli, consigliere di Città Aperta si è occupato del modo come si pensa di utilizzare i fondi sulla riqualificazione delle periferie. Un intervento tutto incentrato su piazza Risorgimento e sull’attuale Terminal bus, utilizzando solo i fondi pubblici, senza che ci sia stato un confronto con le opposizioni, verso cui la maggioranza mastelliana è sempre stata ostile. Secondo Miceli viene scompaginata l’idea di Città pensata da Piccinato, nella misura in cui piazza Risorgimento, da area destinata a verde con al centro un fontana prevista dal noto urbanista, verrebbe circondata da un porticato che scherma, copre, gli edifici esistenti ai lati della piazza. Sempre secondo Miceli, non era necessario prevedere in piazza Cardinal Pacca un parcheggio di pullman turistici, con annesso info point, poiché è molto più funzionale l’attuale Terminal bus, che si trova vicino ai monumenti da visitare e che è già dotato di un punto informativo.
Giovanna Megna, consigliera comunale di Civico 22, si è occupata, invece dell’utilizzo dei fondi del Pics (piano integrato città sostenibile). Secondo lei “il progetto che interessa l’Arco di Traiano è, oltre che modesto e superfluo, anche difficile da gestire”. Poi ha aggiunto: “Prima ancora va detto che la decisione di intervenire sul monumento simbolo della città, andava, da un lato, partecipata e, dall’altro, quanto meno, andavano investite le migliori progettualità possibili a livello nazionale o internazionale. Non c’è stato nulla di tutto questo. Che tipo di incremento turistico ci si attende da una nuova pavimentazione, tra l’altro di pietra lavica, più napoletana che sannita? Cosa ospiterà questa teca che, dopo secoli, rompe il processo di isolamento dell’Arco e si regge, al momento, solo su un surplus di tecnologia?”
“Oltre, infatti, ai video sugli schermi e le immagini messe a disposizione da parte di un privato”, ha aggiunto ancora l’avvocato Megna, “non c’è ancora nulla di certo sui reperti. Il niet dellaSovrintendenza, anticipato alla stampa rispetto al trasferimento di importanti reperti, oggi collocati presso il Museo del Sannio e il Teatro Romano tra tutte le statue acefale di Traiano e Plotina, dimostra ciò che diciamo da tempo. Manca un progetto iniziale condiviso e di senso. Lo abbiamo detto e lo ribadiamo, l’intervento sul monumento simbolo della città è inutile, assolutamente privo di quella necessaria condivisione e partecipazione pubblica e rischia di fare danno. E’ evidente che la teca andrà mantenuta e tirata a lucido quotidianamente, protetta da atti vandalici, e soprattutto riempita”.
Infine è intervenuto Vincenzo Sguera, consigliere comunale e segretario provinciale di “Azione”,
Quando ci sono comuni punti di vista, si va avanti uniti, ha esordito l’esponente della forza politica fondata da Carlo Calenda.
Infatti, Sguera si è soffermato sul recupero dell’ex Monopolio di Stato in via XXV luglio, l’argomento trainante del programma elettorale di Luigi Diego Perifano, candidato sindaco di Alternativa per Benevento nelle elezioni del 3 e de 4 ottobre 2021. Secondo lui, è necessaria una rigenerazione urbana di quel complesso, poiché non è più pensabile che si possano fare congressi di un certo livello sotto una tenda montata in piazza IV novembre. I problemi importanti da risolvere, come la realizzazione del depuratore che nel 2023 manca ancora a Benevento, devono unirci, se c’è la volontà dell’amministrazione di valersi del contributo delle opposizioni. “A me, per esempio”, ha sostenuto Sguera”, non piace quello che è stato fatto in piazza Piano di Corte”. Questo perché l’amministrazione non ha raccolto, a suo giudizio, i rilievi delle opposizioni. Anche secondo lui, va redatto un master plan per panificare le iniziative più utili per i cittadini. “E’ necessaria una rigenerazione ed un efficientamento urbano. Per esempio”, ha aggiunto, “per quanto riguarda l’intervento notevole sugli immobili dell’ex Iacp di via Nuzzolo, è importante intervenire anche all’interno delle abitazioni, laddove queste sono fatiscenti”.
Sul fronte delle risposte alle domande dei giornalisti, l’avvocato Perifano, rispondendo a chi ha fatto notare che Città Spettacolo non va confusa con il festival pensato da Mastella e diretto da Renato Giordano. Città Spettacolo, come gli organizzatori stessi hanno affermato, equivale a “Quattro notti e più di luna piena”, ha ricordato Perifano. Benevento Città Spettacolo, nacque 44 anni fa, “per valorizzare la vocazione culturale della nostra città”, ha precisato Perifano, “e per favorire l’insediamento del Conservatorio”. Quella di oggi non è più la Città Spettacolo pensata da Gregoretti.
Tuttavia, “c’è un mondo culturale”, ha affermato Perifano, che vive anche senza Città Spettacolo. Secondo il portavoce di Alternativa per Benevento, “bisogna fare crescere questo mondo anche attraverso l’intervento di imprenditori privati”. Poi, alludendo a Mastella, Perifano ha fatto rilevare che a Benevento c’è chi “coltiva il culto del personalità”. Infatti, Mastella interviene in tutte le manifestazioni pubbliche, soprattutto in quelle del festival che lui chiama ancora di Città Spettacolo. Ma ha avuto il benservito da un nutrito gruppo di partecipanti allo spettacolo di Geolier.
Giuseppe Di Gioia