“Altra Benevento”: Tregua del misterioso inquinatore ASI
Da due giorni, in coincidenza con la riunione tecnica di ieri con l’ARPAC e l’arrivo degli Ispettori del Ministero della Cultura, si sente molto meno la puzza che arriva dalla zona ASI di Ponte Valentino. E’ un miracolo di San Gennaro oppure l’inquinatore ha dato una tregua che durerà fino a venerdì?
Ieri a conclusione della riunione tra Comune, Arpac, Asl, Consorzio ASI per le esalazioni puzzolenti, il sindaco Mastella ha precisato che ancora non sono pronti gli esami eseguiti ultimamente ma hanno già stabilito che non sono nocive le emissioni insopportabili segnalate da molti cittadini.
E’ la stessa storia dell’acqua contaminata da tetracloroetilene: un bicchiere non ti avvelena, ma cosa succede dopo anni? Anche in questo caso se respiri per qualche ora l’aria puzzolente che crea fastidio ai polmoni e fa venire il senso di vomito, non rimani stecchito, ma cosa succede se la respiri per varie settimane?
E comunque, non si deve aspettare che l’inquinamento crei problemi molto gravi alla salute della popolazione per intervenire, perché i cittadini hanno il diritto di vivere all’aperto e respirare senza il fastidio della puzza persistente e la preoccupazione di ammalarsi.
Lo stesso sindaco ha poi rivolto un sorprendente appello agli inquinatori: “smettetela altrimenti sarò costretto a prendere provvedimenti”.
Quindi ci sono gli inquinatori malandrini ma finora non sono stati individuati.
Il Consorzio ASI dopo le segnalazioni di Marcello Palladino, consigliere di maggioranza (quelli di opposizione si sono decisi pochi giorni fa a chiedere solo la riunione inutile della costosa Commissione Consiliare) ha fatto fare gli esami ad un laboratorio privato, la Tecnobios, che ha accertato il superamento della soglia di attenzione solo per alcuni inquinanti nella zona industriale di Ponte Valentino.
Si annunciano altri esami ma sarebbe il caso che li facesse un altro laboratorio, per motivi di opportunità, considerato che il titolare della Tecnobios, Pietro Porcaro è anche membro del Consiglio dello stesso Consorzio ASI.
Anche l’ARPAC con i suoi complessi esami non è riuscita a capire chi è l’inquinatore.
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I miasmi puzzolenti si sentono da anni vicino la SANAV, società che tratta liquami e rifiuti (foto 1),recentemente anche nelle vasche (foto 2) tra il centro vaccinale e il burrificio Bo Industries e stamattina pure nel depuratore consortile ASI che confina con il Ponte Valentino lunga l’Appia Traianea.
Eppure, nonostante siano note le aree delle emissioni della puzza insopportabile, il misterioso inquinatore non è stato identificato.
E però, da ieri mattina in coincidenza con la riunione tecnica Comune-ARPAC-ASL-Consorzio ASI il fetore si sente molto meno.
Anche oggi, in coincidenza con i sopralluoghi degli Ispettori del Ministero della Cultura sul tracciato dell’Appia Antica (chissà se vanno a Ponte Valentino?) la puzza si sente poco.
E c’è da scommettere che per alcuni altri giorni non si sentirà perché sono attesi in citta alcuni politici, giornalisti ed esperti che parleranno di economia, imprese e ambiente ma non saranno accompagnati a ponte Valentino per vedere la zona industriale sporca, con vasche maleodoranti e tonnellate di rifiuti abbandonati nei cassoni di un centro di stoccaggio chiuso da tempo (foto 3).
Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”