Il Monito del Presidente Mattarella :  “Troppi giovani all’estero” 

    Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo venerdì scorso all’assemblea degli industriali ha lanciato un monito forse un allarme per spronare il Governo e le forze politiche a porre un argine alla cosiddetta fuga dei cervelli dall’Italia: 

“Troppi giovani all’estero”.

    Un vero e proprio grido di dolore che ci fa ricordare che negli ultimi anni l’Italia ha perso quasi 500 mila italiani e tra loro quasi 250 mila giovani altamente professionalizzati (vedi Rapporto sull’economia dell’immigrazione della Fondazione Leone Moressa). Un’emorragia iniziata anni fa e ignorata dalle Istituzioni con una perdita di circa 3,8 miliardi di euro all’anno per l’Italia (studio della Fondazione Nord Est)  per questa “fuga” di capitale umano. Tra le cause di questo esodo certamente la mancanza di lavoro ma anche… il basso livello degli stipendi rispetto ad altri Paesi europei ed extraeuropei. Il Presidente Mattarella non ha indicato la soluzioneper fermare questa “fuga” dall’Italia per non interferire nell’azione politica del Governo e nel ringraziarlo dal profondo del cuore per aver messo sul tavolo il problema che investe migliaia e migliaia di giovani che hanno deciso di andare e/o conseguire all’estero un diploma di laurea per allargare i propri orizzonti sono qui per sottoporre all’attenzione della Presidente Meloni (e dei partiti politici) due proposte che non hanno bisogno di copertura finanziaria per essere inserite nella prossima legge di bilancio, basta volerlo, basta avere la volontà politica di farlo:– Semplificazione della procedura per il riconoscimento del titolo di laurea conseguito all’estero che -così com’è- scoraggia tanti  laureati a ritornare a casa, con grave danno per il nostro Paese.Per farla breve, la procedura di riconoscimento dei certificati accademici conseguiti all’estero (anche nei paesi dell’Unione europea) é un procedimento lungo e complesso che richiede tempo, pazienza e disponibilità economiche. Quindi, appare fin troppo chiaro che è urgente “rivoluzionare” anche questo settore se vogliamo che l’Italia torni ad essere un Paese per giovani, anche per quei giovani che sono volati all’estero (con grandi sacrifici personali e familiari) per conseguire una laurea ed oggi provano un senso di “scoramento” per far riconoscere il titolo di studio in Italia (chi scrive, all’età di 17 anni, è andata a Cambridge per frequentare un corso annuale di lingua inglese funzionale per iscriversi all’Università di Sussex dove si è  laureata in Diritto e Relazioni Internazionali e poi conseguire  anche  un master biennale in Diritto Commerciale  presso  “The University of Law” a Londra);– Un “Piano Giovani” caratterizzato da un ….“azzeramento delle imposte per almeno tre anni  alle aziende che assumono a tempo indeterminato giovani laureati e/o altamente professionalizzati”. Lo Stato non ci guadagna un euro e neppure lo spende, ma intanto per tre anni apre le porte del futuro ai giovani che rappresentano  il capitale umano su cui investire.

Benevento 18/09/ 2023                  

                                                    Fiorenza Ceniccola

                     Consigliere Comunale Forza Italia – Guardia Sanframondi

                 Coordinatrice Forza Italia Giovani – Benevento

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