Fiorenza Ceniccola: Dedicata a te … che la mattina vai nei campi a lavorare
Per la vendemmia 2023 è suonata la campana e nella prossima settimana si incominciano a portare le preziose uve nelle cantine sociali e/o private per la vinificazione. Una buona vendemmia la definiscono gli enologi. E questo fa aumentare ancor di più la rabbia dei nostri viticoltori che, ormai, non riescono a recuperare nemmeno le spese sopportate per coltivare i nostri preziosi vitigni DOC e IGT. Le uve prodotte dai pregiati vitigni autoctoni lo scorso anno sono state pagate ai vignaioli circa 30-40 centesimi di Euro/Kg. E le previsioni per questa nuova vendemmia si preannunciano ancor più angoscianti.
Da giovane amministratrice di un piccolo borgo che possiamo, senza alcun dubbio, definire la “capitale del vino della regione Campania” di fronte a questo scenario di crisi che interessa migliaia e migliaia di famiglie sono qui per dire a voce alta al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che la Politica non può stare a guardare, bensì ha l’obbligo di assumere un’iniziativa forte per fronteggiare una situazione che diventa sempre più insostenibile.
La Regione a cui è stata demandata la politica agricola e che programma e gestisce le iniziative per lo sviluppo e la tutela del mondo produttivo rurale non può rimanere inerte e deve intervenire con immediatezza per definire un accordo di filiera che funzioni come un vero e proprio “contratto di trasparenza” sul modello francese. A tal fine, è necessario interessare anche il Governo Meloni (che i giovani berlusconiani ringraziano per aver pensato alla social card dedicata alle persone con redditi più bassi) per insediare, al più presto, un vero e proprio comitato di sorveglianza al fine di rilevare eventuali anomalie e distorsioni nell’andamento dei prezzi e dar vita anche in Campania ad un’agricoltura “contrattualizzata” al fine di garantire un reddito accettabile ai nostri vignaioli e a tutti i nostri agricoltori che rappresentano il passato, il presente ed il futuro di questo nostro Belpaese.
Per farla breve, l’aumento del carburante, dei costi energetici, dei concimi e degli antiparassitari ha ulteriormente eroso la redditività per i nostri vitivinicoltori e, in genere, per tutti gli addetti nel settore agroalimentare e, per questo motivo, a nostro avviso, ci vuole un provvedimento “ad hoc” che potremmo chiamare “Reddito di contadinanza”: un assegno mensile tra 600 e 1000 euro al mese per fermare la fuga dalle campagne e l’espianto dei nostri preziosi vigneti che quest’anno sono stati devastati dalla peronospora. Un “reddito di contadinanza” erogato dalle Regioni e in qualche misura con la copertura finanziaria dello Stato.
Cara Presidente Meloni, caro ministro Lollobrigida, aspettiamo fiduciosi …
Benevento 29 agosto 2023
Fiorenza Ceniccola
Consigliere Comunale Forza Italia – Guardia Sanframondi
Coordinatrice Forza Italia Giovani – Benevento