Rete Sannita NO all’Autonomia Differenziata: Lettera aperta alle autonomie locali


Le Organizzazioni facenti parte della “Rete Sannita NO all’Autonomia Differenziata” – ACLI, ANPI, ARCI, AUSER, CGIL, Comitato Sannita Acqua Bene Comune, Italia Nostra MAT, Laboratorio per la Felicità Pubblica, Legambiente e Libera contro le mafie – sono fortemente impegnate nel contrastare il progetto governativo dell’autonomia differenziata delle regioni. La maggioranza di destra, indifferente alle forti preoccupazioni e contrarietà espresse anche da organismi e personalità qualificati, sta accelerando il percorso per l’approvazione del disegno di legge governativo da parte del Parlamento.
Il progetto dell’autonomia differenziata è pericoloso in quanto, se realizzato, spaccherebbe l’Italia, spezzettandola in tanti staterelli, in controtendenza rispetto alle esigenze della società contemporanea, e aggraverà i già attuali insopportabili divari e diseguaglianze, mettendo a rischio i diritti di cittadinanza, indebolendo l’intero Paese.
Riteniamo che le azioni politiche – manifestazioni, convegni, iniziative pubbliche, firme per proposta di legge, petizioni – vadano accompagnate da forti prese di posizioni istituzionali. È importante che le Autonomie locali contrastino il progetto delle destre nelle forme ritenute più opportune (documenti, dichiarazioni, odg delle assemblee, …).
Difronte ad una riforma di tale portata, che può stravolgere i rapporti tra Stato e singole Regioni, con la condanna delle aree del Paese più povere, come quelle del Mezzogiorno, a restare indietro per sempre; con il Sannio che rischierà di vedere accantonata definitivamente la possibilità di emancipazione; con l’istituzionalizzazione e la legittimazione delle attuali disuguaglianze; è un dovere, per chi è a capo dell’amministrazione comunale, esprimersi e chiarire i propri intendimenti alla sua popolazione.

Invitiamo esplicitamente i Sindaci, espressione delle comunità locali, e tutti i rappresentanti delle autonomie locali del Sannio, ad esprimersi pubblicamente sul progetto governativo, nella convinzione che massicce posizioni di contrarietà possano contribuire a mettere in crisi l’iter di approvazione.

Il 7 ottobre a Roma è stata indetta, dalla CGIL e da più di cento associazioni democratiche, una manifestazione nazionale in difesa dei diritti costituzionali e contro l’autonomia differenziata. È un importante passaggio nella battaglia contro il progetto governativo.
L’adesione delle istituzioni locali e della politica rafforzerebbe questo momento.

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