Accadde oggi: 23 giugno 1999 

L’associazione Rinascita Guardiese continua la pubblicazione di  documenti  inerenti la nostra storia per coltivare la memoria e … progettare il futuro partendo dal passato

L’ottimismo della volontà deve prevalere sul pessimismo

della ragione

Sala convegni-Castello di Guardia Il sindaco Ceniccola  pronuncia il discorso programmatico in occasione dell’insediamento del Consiglio Comunale .

Ringrazia tutti i cittadini guardiesi ed annuncia: 

“Noi faremo parlare i fatti”.

E’ ben consapevole  di guidare un’amministrazione che si deve muovere tra mille difficoltà ma invita alla fiducia: 

“ Al termine di questo mandato consiliare non ci saranno né vincitori né vinti: solo Guardia trarrà vantaggio dal lavoro di ciascuno di noi”. 


Fono-registrazione del discorso pronunciato nel Consiglio Comunale del 23 giugno 1999

    Signori Consiglieri,

chiedo scusa ma non riesco a nascondere un pizzico di emozione che mi toglie la parola, mi asciuga la gola, anche perché oggi, per me è la prima volta, la prima volta che entro nell’aula del consiglio comunale in veste di sindaco della nostra comunità. E per tale motivo desidero, innanzitutto, ringraziare i cittadini guardiesi per l’ampio consenso che hanno voluto tributare alla lista “RINASCITA GUARDIESE” e per avermi voluto affidare la rappresentanza degli interessi, delle inquietudini e delle speranze di questa comunità.

   Un grazie di vero cuore per avermi voluto impegnare in un ruolo di servizio per la collettività e per cercare di organizzare la vita di questa comunità in questo straordinario passaggio della storia; nel contempo, voglio assicurare la massima collaborazione e il massimo rispetto verso quei cittadini che hanno inteso operare una scelta diversa e verso i loro rappresentanti qui presenti. E, in particolare, a quei concittadini che non hanno ritenuto di poter, oggi, esprimere il loro voto, la loro fiducia sul mio nome dico grazie lo stesso e prometto pubblicamente, soprattutto a questi concittadini, che moltiplicherò il mio impegno a servizio di questa comunità per poter avere in un prossimo futuro anche il loro consenso e il loro voto.  Un impegno assoluto e totale per lo sviluppo e il progresso economico sociale e civile di questa comunità che sembra abbandonata a se stessa come un organismo stremato, privo di futuro, nonostante, la straordinaria intraprendenza e laboriosità che caratterizza i cittadini guardiesi.  Sono convinto che questa assemblea al di là delle legittime differenziazioni politiche saprà operare negli interessi della popolazione guardiese e saprà essere un qualificato luogo politico, culturale ed ideale per la rinascita della nostra comunità. A voi tutti, signori Consiglieri, l’augurio sincero di buon lavoro unito ad una certezza e cioè, al termine di questa consiliatura non ci saranno né vincitori né vinti. Solo Guardia Sanframondiinfatti trarrà vantaggio dal lavoro di ciascuno di voi per il contributo che darà alla battaglia per la rinascita di  questa nostra straordinaria comunità che sicuramente merita di più e di meglio. In altre parole, signori Consiglieri, sono convinto che al di là delle differenti posizioni di maggioranza e di minoranza, sono convinto che tutti lavoreremo con tenacia e passione a servizio esclusivo di questa comunità.  In sintesi, oggi, una sola cosa voglio promettere a Guardia e a tutti i guardiesi: Noi faremo parlare i fatti!

 La cultura del “fare” caratterizzerà la nuova amministrazione che stasera incomincia a mettersi in cammino e cercheremo, innanzitutto, di dare una risposta ad una domanda di vivibilità che viene dai cittadini avviando un grande processo di riqualificazione urbana che dalla periferia arriverà nel centro antico del paese, puntando decisamente sulle forze giovanili presenti a Guardia e ipotizzando una forma di sviluppo endogeno auto-propulsivo fondato non solo su un’agricoltura rinnovata, assistita nella ricerca di nuovi mercati e per certi versi riconvertita ma, incardinato, nel contempo, sul recupero e sulla valorizzazione del nostro passato, un passato ricco e nobile che ha subìto in questi anni scempi inenarrabili ed è stato ridotto ad un cumulo di macerie e che, invece, va assolutamente recuperato e valorizzato per farlo diventare un autentico volano per lo sviluppo economico, sociale e civile di questa comunità. In conclusione, lasciatemi dire una cosa che nasce dal profondo del cuore: io non ho grande esperienza amministrativa, e lo dico; so fare alcune cose, altre no! Ma di una cosa sono certo: è uno dei miei principi, un principio fondamentale che mi ha ispirato nella vita, nel bene e nel male. Io ritengo che nell’agire politico-amministrativo bisogna mettere sempre al primo posto l’interesse generale, non dei singoli o dei partiti; i singoli e i partiti vengono dopo. I singoli interessi devono trarre una giusta valorizzazione purché la loro valorizzazione sia compatibile con l’interesse generale. Concludo con un considerazione: portare avanti il nostro progetto significa prima di tutto, cogliere il senso della democrazia che si trasforma, nonostante il tentativo da qualche parte di salvataggio di antiche logiche di prevalenza partitica. Quindi, non cieca distruzione del vecchio a tutti i costi, ma pacata e decisa costruzione del nuovo. Grazie a voi tutti e buon lavoro.

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