Ogni anno , ”Una voce per Padre Pio” offre emozioni
La Piazza della S. S. Annunziata in Pietrelcina, ancora una volta si è riempita per la raccolta fondi in nome di P. Pio. L’associazione no profit, “Una voce per P. Pio”, ha come slogan quello di dare una voce ai bisogni dei poveri, di chi non ha voce, chiedendo l’aiuto ed il sostegno di questo grande Santo, che dal nulla seppe creare un Ospedale, La Casa Sollievo della Sofferenza, realizzando così un miracolo, che ha dell’incredibile. Pensiamo ai fondi di cui oggi noi tutti disponiamo e del modo in cui li utilizziamo o meglio ancora, molti di essi, non li utilizziamo.
Dallo statuto dell’associazione si leggono i fini che sono : ”Sostegno economico e sociale alle famiglie in povertà assoluta in Italia e potenziamento del corridoio medico-sanitario per i bambini cardiopatici di Camerun, Costa d’Avorio, Senegal e Kossovo.
Sono alcuni obiettivi della campagna solidale ‘Padre Pio Social Aide’, lanciata dall’organizzazione no profit, una voce per P. Pio.
I fondi raccolti consentiranno infatti di offrire aiuti alimentari ed economici alle famiglie in condizione di disagio, sostegno all’istruzione, accompagnamento di persone anziane sole, così come assistenza e interventi chirurgici salvavita per bambini di Camerun, Costa d’Avorio, Senegal e Kossovo.
L’iniziativa solidale è sostenuta dalla storica trasmissione televisiva di Rai Uno ‘Una Voce per Padre Pio’, che è andata in onda venerdì 9 giugno in prima serata con replica pomeridiana il 2 luglio 2023.
Con i fondi raccolti saranno finanziate le iniziative dell’organizzazione Una Voce per Padre Pio sul territorio italiano a sostegno del tessuto sociale più debole e quelle di Paesi in via di sviluppo in Africa.
Nel nostro Paese, l’organizzazione è attiva con ‘Obiettivo Italia’, in particolare a Napoli, dove durante la pandemia le richieste d’aiuto sono aumentate del 40%.
Oltre 8 mila famiglie sono state raggiunte dagli aiuti alimentari distribuiti.
I progetti sono vari: ‘Fratello Studio Sorella Scuola’ prevede sostegno a bambine e bambini della scuola primaria, per contrastare la dispersione scolastica.
Un bellissimo risultato al riguardo è stato raggiunto a S. Giovanni a Teduccio dove è nato un presidio di legalità. 250 famiglie hanno potuto ricevere generi alimentari, in maniera stabile, mentre altre 100 famiglie in maniera saltuaria, grazie alla istituzione di un Emporio solidale realizzato in un edificio, confiscato alla mafia.
Durante la pandemia sono stati serviti ben 5000 pasti nel progetto ‘Aggiungi un posto a tavola’, che affronta gli effetti della crisi economico-sociale legata anche alla guerra in Ucraina, sostenendo concretamente le famiglie in situazioni d’emergenza; ‘Tendere la mano’ prevede contributi economici alle famiglie per pagare utenze, spese mediche e altre necessità fondamentali.
Con ‘Obiettivo Africa’, l’organizzazione interviene in Africa, dove negli ultimi anni il numero di persone che vivono in condizioni di deprivazione è aumentato di 9 milioni. In Costa d’Avorio sono attivi orfanotrofi e strutture residenziali per minori e ragazzi disabili, dove vivono oltre 120 bambini
Inoltre, è attivo il ‘Corridoio umanitario cuori ribelli’, programma medico-sanitario grazie al quale minori con cardiomiopatie congenite di Costa d’Avorio e Camerun sono trasferiti in Italia per essere sottoposti a interventi chirurgici salvavita.
A questo proposito sono intervenuti i Dottori Guido Oppido dell’Ospedale Monaldi di Napoli, che ha partecipato al progetto Cuori Ribelli e Giulio Basoccu, per quello in Costa D’ Avorio. Testimonial è stata la piccola Jasmine, operata dall’equipe italiana, un mese fa e dimessa dopo 10 giorni.
Dal 2022 a oggi sono stati curati in questo modo oltre 60 bambini. A Yaoundé, in Camerun, inoltre, è prevista l’apertura di una nuova casa-famiglia, in cui saranno ospitati bambini orfani o abbandonati. Inoltre, grazie alla collaborazione con la Missione KFOR Multinational SpecializedUnit – Pristina MSU, il Corridoio umanitario sanitario è attivo anche con il Kossovo. Con la raccolta fondi del 2023, si potranno dare riscontro ed esito alle numerose richieste provenienti dal Venezuela, Benin, Gabon, Repubblica Centrafricana.
E’ questo, di massima, il programma che leggiamo di questa Onlus, che con il numero 45531 intende raccogliere i fondi per la realizzazione dei suoi obiettivi.
La serata è stata condotta, per il terzo anno consecutivo, da Mara Venier, mentre il M° AlterisoPaoletti, presente nella trasmissione orma da quindici anni ha diretto “I suoni del Sud”, l’ orchestra che, da ben 22 anni, accompagna gli artisti nelle loro esibizioni. Un mix di suoni, cultura e solidarietà, che anche quest’anno ha trovato tanti artisti, pronti a spendere la propria voce.
Primo fra tutti, il grande Michele Placido, il quale ha letto e recitato alcuni scritti di P. Pio, quali “Le candele”, e ”Preghiera a Maria”, che il frate aveva definito ”Mamma bella”. L’attore ci ha parlato del suo pellegrinaggio a S. Giovanni Rotondo e della spiritualità che ne aveva tratto. Quando ha ricevuto la Prima comunione, egli, che apparteneva ad una famiglia di otto figli, si è detto beato, nel ricordare il momento della imposizione della mano del Santo sulla sua testa.
Padre Pio ci ha messi anche quest’anno tutti insieme, Quando si viene in questo paese, avvertiamo beneficio, perché si viene a respirare un poco di aria buona e santa, perché i residenti hanno raccolto l’invito lanciato a suo tempo da P. Pio: ”Custoditeli, questi luoghi, e rendeteli degni di venirci”.
La serata è iniziata con un omaggio al grande Domenico Modugno, con il suo “Volare”, cantato da Clementino ed Arisa. Albano, immancabile come sempre, ha ricordato la sua prima comunione, avvenuta a S. Giovanni Rotondi nel 1953, quando fece così quella che lui ha definito: ”La mia prima tourné”.
Nell’anno appena trascorso sono stati operati e curati, ben 82 bambini, affetti da cardiopatie e come ha sottolineato Enzo Palumbo, presidente dell’associazione: ”Avete alimentato la macchina dell’amore e della vita”. A proposito di vita, Albano ci ha fatto ascoltare: ”E’ la mia vita”, “Nostalgia canaglia” mentre la figlia Jasmine, nata da Loredana Lecciso, ha cantato “Nessuno mai” .
Non poteva mancare Nino D’Angelo, che ha eseguito la sua “Voglio parla’ solo d’ammore”, desiderio che dovrebbe prendere tutti i cuori.
Egli rivolgendosi ai giovani ha sottolineato che ”lo studio è un diritto, non un dovere”, come soleva ricordarci quotidianamente, anche il nostro professore di filosofia, al Liceo.
Ha continuato a cantare i suoi successi: ”Nù jeans e ‘na maglietta” , ”Tu 15 anni” e non poteva mancare il tanto meritato omaggio al trionfo del Napoli, con il canto ”Napoli, Napoli”, diventato quest’anno l’inno ufficiale della squadra, dopo la conquista del suo terzo scudetto, sottolineata dallo sventolio di bandiere dei tifosi. Una vera e propria ripresa del Sud, di cui tutti noi dobbiamo essere fieri.
Dopo la musica sono passate le immagini del filmato su “Les Anges de P. Pio”, in Costa D’Avorio, dove abbiamo potuto constatare l’utilizzo sociale dei fondi versati in beneficenza.
Un ulteriore omaggio a P. Pio è stato dato da Albano ed Arisa che hanno eseguito insieme la canzone preferita di P. Pio, “Mamma”, mentre Arisa ha poi cantato la sua “La notte”.
Al concerto ha partecipato anche la grandissima ed elegante Patty Bravo, con la sua “La bambola”, “ Il Paradiso”, “Se perdo te”, “ E dimmi, che non vuoi morire”.
Con il rapper Clementino vi è stato un vero e proprio tripudio dei giovani, che sono accorsi numerosissimi, e sono andati letteralmente in visibilio, quando si è recato tra il pubblico. Ha ricordato le sue origini beneventane. Infatti, sua madre é nata nella nostra città ed ha eseguito la sua “Guardando la luna”.
Immancabili sono stati i Ricchi e Poveri, che ci hanno deliziato con alcune delle canzoni più note: “Che sarà” “Sarà perché ti amo”.
Molto toccante è stato l’intervento di Fra Daniele, vice parroco di Pietrelcina, che ha ricordato P. Pio dicendo: ”E’ stato un contadino, un pastorello, è stato il popolo. Per questo parla al popolo, alla gente. Pietrelcina è un luogo di spiritualità”.
Ed infatti a Pietrelcina, un altro grande evento, “Le lacrime di Maria a Pietrelcina, nella terra di P. Pio” è in programma per i giorni 24, 25 e 26 giugno, che ricorderà a tutti noi la forte devozione che aveva P. Pio per la Madonna.
Questo evento consisterà nel pellegrinaggio del reliquario di Siracusa, che sarà accompagnato da Don Aurelio Russo, rettore dello stesso Santuario, e dal seminarista Vincenzo Maria Rio.
Le funzioni inizieranno, il primo giorno, alle ore 16,30 e si protrarranno, per chi vorrà, per tutta la notte, con l’adorazione Eucaristica. Nei due giorni successivi, inizieranno alle ore 8,00. Finiranno alle 19,30 il giorno 25 giugno, domenica, mentre lunedì le funzioni termineranno dopo la Messa delle ore undici e la supplica conclusiva alla Madonna, a cui seguirà la partenza del reliquiario.
Ricordiamo che P. Pio, 65 anni fa, quando un quadro della Madonna appeso al capezzale dei coniugi Iannuso, cominciò a lacrimare disse: “Andate a Siracusa, se la Mamma piange ha qualcosa di importante da dirci”. In una teca posta nella Cripta del Santuario, è tutt’oggi custodito un pezzetto di panno, con il quale San Pio astergeva la piaga del costato, insieme ad una immaginetta della Madonna delle Lacrime, su cui è riportata la frase “Maria non ritiri mai da te il suo sguardo materno”, scritta di proprio pugno dal Santo con le Stigmate, datata 10 luglio 1961. In Santuario viene anche custodito un fazzoletto, appartenuto alla signora Antonietta Iannuso, donato dal figlio Mariano, dove sono visibili le tracce delle stigmate di Padre Pio.
Pietrelcina, con la sua storia e la sua fede, ci regala sempre momenti indimenticabili.
Maria Varricchio