Il CUT Unisannio porta in scena Pirandello
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Gli attori e le attrici del CUT Centro Universitario Teatrale dell’Università del Sannio sono tornati in scena con un adattamento di “Questa sera si recita a soggetto” di Luigi Pirandello. A confrontarsi con l’opera che indaga sull’autoritarismo del regista e sui rapporti tra lui e gli attori quindici studenti e studentesse che hanno frequentato quest’anno il corso di teatro tenuto all’Università del Sannio. Drammaturgia e regia di Francesco Teselli e Gilda Ciccarelli della compagnia La Fermata.
Lo spettacolo presso l’Auditorium di Sant’Agostino ha proposto una riflessione sul rapporto, sempre di confine, tra la verità e la finzione, non solo per quanto riguarda strettamente la figura dell’attore, ma anche in senso più ampio, filosofico: quando siamo realmente noi stessi e quando invece interpretiamo un ruolo (magari affidatoci dalla società in cui viviamo)?
Il gioco della regia approfitta dell’annosa diatriba, all’epoca di Pirandello molto accesa, che da sempre divide gli attori (immedesimazione o straniamento?), per dire altro, per interrogarsi sul concetto stesso di recitazione, troppo spesso svilito a mero esercizio mnemonico; non è così: recitare vuol dire costruire e rielaborare una verità.
Ha introdotto lo spettacolo Alessandra Fiorenza, presidente del CUT. Si sono esibiti sul palco e in sala, nel gioco metateatrale: Ada Rosa, Alessandro Caporaso, Antonio Guercio, Benito Pastore, Carmine Grasso, Denisa Maria Bindileu, Giulia Salerno, Ilaria De Pietro, Jacopo Inglese, Jessica Vetrone, Luigi Nuzzolo, Melina Meola, Martina Verdicchio, Matteo Cutecchia e Pia Nave.
Il CUT nasce nel 2004 con lo scopo di portare il teatro in ateneo. Il progetto artistico si articola in un laboratorio teatrale permanente a cui gli studenti interessati possono partecipare. Periodicamente vengono organizzate delle messe in scena. Il CUT partecipa a festival internazionali e in città ha contribuito all’organizzazione di Universo Teatro, oltre ad aver vantato la presidenza onoraria del maestro Ugo Gregoretti.