Questione 118 : in via di risoluzione la demedicalizzazione del 118 di San Bartolomeo In Galdo
Ora bisogna potenziare la continuità assistenziale e garantire Ginestra degli Schiavoni
Si stanno trovando le prime soluzioni politiche e dirigenziali alla questione della demedicalizzazione delle due postazioni del 118 nella Val Fortore. A coprire i turni senza medico nella postazione 118 di San Bartolomeo in Galdo – si legge nella nota stampa del Coordinamento Fratelli d’Italia del Fortore – arriveranno i dirigenti medici che operano nelle unità operative del 118 nelle postazioni di Benevento. È questo – continua il medico Cormano Andrea, a nome del Coordinamento – un primo segnale di rassicurazione per i cittadini fortorini, per cui si ringrazia per l’impegno nel risolvere in tempi rapidi il problema, sia il direttore generale Volpe che tutti i sindaci che si sono e si stanno impegnando in prima persona, rispondendo al nostro appello.
Non si poteva lasciare un territorio vasto 500 kmq e con 30.000 abitanti circa senza un servizio 118 con medico a bordo. Ecco perché il coordinamento Fratelli d’Italia del Fortore, aveva lanciato per prima a livello politico il grido di allarme e presentato delle proposte per la risoluzione della problematica invitando i sindaci, massime autorità sanitarie locali, a fare fronte comune, prendere in mano la situazione e convocare una conferenza dei sindaci al fine di trattare tutte le questioni nelle sedi opportune.
Il Fortore però non può essere penalizzato – prosegue l’avvocato Pino Fusco, presidente del Circolo Fratelli d’Italia di San Giorgio la Molara – perché la postazione 118 di Ginestra degli Schiavoni è necessaria per far fronte a tutte le problematiche di emergenza dei paesi del Fortore e del Miscano che si affacciano sul versante della 90bis. È necessario quindi trovare un accordo che deve essere formalizzato tra gli organi politici regionali, la direzione dell’ASL e le organizzazioni sindacali, per affrontare la carenza del personale: oltre al bando di concorso per l’assunzione di nuovi medici, si deve prevedere in questi mesi di emergenza anche il lavoro straordinario con prestazioni aggiuntive su base volontaria per tutti quei dirigenti medici del servizio di emergenza ed urgenza della rete ospedaliera regionale in servizio presso le altre Unità operative e inquadrati in discipline equipollenti e affini a quelle di medicina e chirurgia d’accettazione e urgenza.
È necessario – concludono i Consiglieri Comunali Costantino, Longo, Finelli, Panaggio – potenziare il servizio delle continuità assistenziali su più livelli tramite corsi di formazione per abilitazione al 118 al personale medico e fornendo apparecchiature di telemedicina, elettrocardiografo per l’invio telematico del tracciato, defibrillatori semiautomatici e tutta la strumentazione necessaria per velocizzare e accorciare i tempi di intervento e infine per migliorare la gestione e l’operativa del 118 sul territorio, evitando interventi che potrebbe essere risolti dal personale della “guardia medica” se in possesso delle dovute strumentazioni.
Dott. Andrea Cormano – Consigliere Comunale di Baselice