Una denuncia di ”Altra Benevento è possibile”

Scavi archeologici in piazza Santa Maria, trovate alcune tombe e grossi blocchi di tufo, forse di epoca sannita. Tacciono il Soprintendente, il sindaco, gli assessori alla Cultura e al Turismo, il presidente di Sannio Europa, gli intellettuali e gli storici locali.

In piazza Cardinal Pacca, meglio conosciuta come piazza Santa Maria, dopo i reperti medioevali e romani (pavimenti, vasche termali, condotti per l’afflusso di acqua) sono stati trovati ieri a circa due metri di profondità, due tombe e alcune strutture in tufo danneggiate simili a quelle risalenti al 3° secolo avanti Cristo rivenute a Cellarulo e recentemente in piazza San Donato.

Alcuni anni fa furono trovate altre tombe in piazza Santa Maria, proprio nell’area del cantiere aperto il mese scorso per la realizzazione del Front Office e Terminal Bus Turistici del Comune di Benevento e quindi non si comprende perché la Soprintendenza ha autorizzato gli scavi con mezzi meccanici della ditta che si è aggiudicata l’appalto del Comune. 

Il Soprintendente, Gennaro Leva, funzionario pubblico incaricato di tutelare i beni storici, deve dare qualche spiegazione e deve chiarire se i grossi blocchi di tufo sono stati danneggiati e tranciati proprio dalle ruspe. 

Sicuramente si pronunceranno il vice sindaco De Pierro e il consigliere Picariello, già intervenuti per minimizzare il valore dei reperti, ma sarebbe interessante sapere perché continuano a tacere gli assessori alla Cultura e al Turismo del Comune di Benevento, Antonella Tartaglia Polcini e Attilio Cappa, i presidenti di Lions, Rotary ed Archeoclub e il presidente di Sannio Europa che gestisce la rete museale.

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”   

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