Il Matese si prepara al Parco nazionale 

  Apprendiamo dalla stampa che nei giorni scorsi si è svolto nella sala consiliare di Guardia Sanframondi il primo degli incontri promossi dal presidente del Parco regionale, Vincenzo Girfatti, in vista della costituzione del Parco Nazionale del Matese e, in tale occasione, il sindaco Di Lonardo ha assicurato “la massima collaborazione per giungere alla nascita del Parco Nazionale nel più breve tempo possibile”.

  Nell’esprimere il nostro compiacimento per l’iniziativa assunta dal presidente Girfatti, per conservare la memoria e … dare a ciascuno il suo non possiamo non ricordare che se quest’incontro si è potuto svolgere nel nostro comune lo si deve, in primo luogo, al … Sindaco Amedeo Ceniccola che, 23 anni orsono, nonostante la feroce opposizione degli attuali amministratori e oppositori (due facce della stessa medaglia che da circa 40 anni governa la comunità guardiese) volle, fortissimamente volle l’adesione anche di Guardia Sanframondi al Parco Regionale del Matese. E per averne conferma basta andare a leggere la fonoregistrazione del discorso pronunciato dal sindaco Ceniccola in data  8novembre 2000 nella Sala Comunale quando si doveva approvare la delibera n.27 avente ad oggetto: “Richiesta di adesione al Parco Regionale del Matese e dopo l’abbandono dell’aula consiliare, in segno di protesta, da parte dei Consiglieri: Falato Carlo, Panza Floriano, Mancino Alfredo e Garofano Umberto:

“Cari Consiglieri, a questo punto tralascio tutti i preliminari e mi limito a leggervi un atto che è stato già firmato. Come voi sapete, allo stato attuale il Parco del Matese è rappresentato da 11 Comuni della provincia di Caserta e 5 Comuni che rientrano nella comunità Montana del Titerno, rappresentati da Cerreto Sannita, Cusano Mutri, Faicchio, Pietraroja e San Lorenzello. In effetti voi avete ben chiaro, a differenza dei nostri oppositori, che cosa può significare l’adesione al Parco del Matese. Già poch’anzi si faceva riferimento ad una delibera approvata dalla Giunta Regionale, in data 19 ottobre u.s., una delibera di indirizzo laddove si immagina in via prioritaria di allocare risorse per quanto attiene il recupero, tra le altre cose, dei centri storici in via prioritaria nelle comunità ricadenti nell’Ente Parco. Tra le altre cose, in un incontro avuto il giorno 31 ottobre u.s. con l’Assessore regionale Ruggero, delegato  per il Parco, si metteva in evidenza la necessità di una riperimetrazione definitiva del Parco e l’intento di attivare quanto prima le procedure per l’insediamento degli organi gestionali del Parco del Matese. Per farla breve, permettetemi di ricordare che le caratteristiche geo-morfologiche del nostro territorio, che nell’analisi storica di Salmon, hanno rappresentato una barriera per gli scambi culturali e sociali, chiudendo il Sannio nell’isolamento, oggi nella moderna società della comunicazione sono la vera ricchezza per farlo uscire dall’arretratezza. I nostri monti in una moderna concezione dei parchi, come luoghi di valorizzazione delle risorse ambientali e paesaggistiche, non saranno più da ostacolo allo sviluppo e alla comunicazione ma possono diventare il vero volano di un nuovo sviluppo: quello basato su una comunicazione equilibrata tra l’uomo e l’uomo e tra esso e l’ambiente che lo circonda. Occorre, però, organizzare l’architettura del paesaggio chiamando al confronto anche i nostri cosiddetti “architetti del territorio”. Tanto nuovo lavorosi può creare. Per non parlare del turismo eno-gastronomico che di riflesso ne potrebbe nascere. Guardiamolo dall’alto il nostro Sannio non solo per cristallizzarlo bensì per coglierne tutte le potenzialità e le ricchezze che per essere valorizzatenecessitano di una classe dirigente illuminata che sappiaguardare più lontano della prossima campagna elettorale e sappia far valere a Napoli e a Roma le cento buone ragioni di questa nostra terra che ha tutte le carte in regola per ritagliarsi uno spazio, un ruolo in un mercato dove la domanda qualitativa è crescente ed  è sempre più esigente. Per tutte queste ragioni vi chiedo di approvare senza alcuna remora questa deliberazione di adesione al Parco del Matese, senza dare ascolto alle argomentazioni dei nostri oppositori che si sono dati alla fuga per non essere coinvolti in questa che, a loro parere, è una “sciagurata” decisone che porterà solamente danni alla nostra comunità”.

                                                           RINASCITA GUARDIESE

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